Un tribunale di Mosca ha emesso un mandato di arresto per Yulia Navalnaya – moglie di Alexei Navalny – accusandola di essere esponente dell’opposizione esiliata e di far parte di un’organizzazione estremista. I giudici hanno deciso di applicare una misura preventiva sotto forma di detenzione per due mesi. L’attivista russa ha promesso di continuare l’opera del marito, dopo la sua morte nella colonia penale artica lo scorso 16 febbraio in una colonia penale in Russia.

Arrestata in contumacia la moglie di Navalny

Secondo quanto si legge dal rapporto del tribunale russo, Navalnaya sarebbe colpevole di appoggiare l’opposizione esiliata e di aver preso parte ad un’organizzazione estremista. La moglie del defunto Alexei Navalny rischierebbe dai 2 ai 6 anni di reclusione. La corte ha anche chiarito che Navalnaya è inserita nella lista internazionale dei ricercati perché si è nascosta dalle autorità russe.

Qualche giorno dopo la morte del marito, Yulia Navalnaya si è recata al Parlamento europeo di Strasburgo per parlare della situazione in Russia.

La risposta su X di Navalnaya

L’attivista russa che si è promessa di portare avanti l’opera del marito contro il regime di Putin ha risposto su X alla notizia sul mandato di arresto emanato dal tribunale di Mosca. Nel lungo post chiede quali siano le accuse nei suoi confronti ed il reale motivo di questa decisione. Successivamente accusa il presidente russo Putin di essere un assassino:

“Oh, non c’è una procedura normale? Un agente straniero, poi un caso penale, poi un arresto?!”, ha scritto in un post sul social X la vedova dell’oppositore russo Alexei dopo la notizia del mandato di arresto emesso nei suoi confronti da un tribunale di Mosca. “Quando scrivete di questo, per favore non dimenticate di scrivere la cosa principale. Vladimir Putin è un assassino e un criminale di guerra. Il suo posto è in prigione, e non da qualche parte all’Aia, in una cella accogliente con una tv, ma in Russia, nella stessa colonia e nella stessa cella di 2 metri per 3 in cui ha ucciso Alexei”