I leader della Nato si riuniranno a Washington per celebrare il 75esimo anniversario della fondazione dell’alleanza militare. Il summit si terrà dal 9 all’11 luglio e affronterà diversi temi, tra cui il sostegno all’Ucraina e la sicurezza in Asia.

Il summit del 75esimo anniversario della Nato

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ospiterà i leader dell’Alleanza Atlantica in occasione del 75esimo anniversario. L’appuntamento di questa settimana sarà molto più di una celebrazione dei progressi compiuti nel corso degli anni. I leader della Nato dovranno discutere il sostegno a Kiev e le sfide che l’alleanza affronta nel Pacifico.

La Nato che è stata fondata durante la guerra fredda nel 1949, non è mai stata così numerosa. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ha guadagnato due nuovi membri ed è ora formata da 32 paesi con l’adesione della Svezia lo scorso febbraio.

L’incontro a Washington segnerà la prima apparizione internazionale del nuovo primo ministro britannico Keir Starmer, vincitore delle elezioni generali del 4 luglio. Tra i partecipanti ci sarà anche Emmanuel Macron, attualmente alle prese con l’incertezza derivante dai risultati delle elezioni legislative del 7 luglio in Francia. È atteso anche il primo ministro ungherese, Viktor Orban, che ha completato negli ultimi giorni una visita diplomatica a Mosca. Il presidente del Consiglio Georgia Meloni, che è atterrato in Maryland ieri sera.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è già arrivato a Washington. Tra gli altri partecipanti ci saranno il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, il primo ministro australiano, Anthony Albanese, il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, il primo ministro della Nuova Zelanda, Christopher Luxon, e i leader dell’Unione Europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen.

Il sostegno all’Ucraina

L’argomento principale del summit sarà il sostegno all’Ucraina. Gli alleati stanno preparando un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev, comprensivo di un finanziamento aggiuntivo di 40 miliardi di euro entro il 2025, oltre agli aiuti bilaterali promessi dai singoli paesi.

Le ambizioni dell’Ucraina di aderire all’alleanza rimangono cruciali ma sono frenate dalle riforme interne e dalle preoccupazioni della Nato riguardo ad un’escalation delle tensioni con la Russia.

La sicurezza nel Pacifico

L’Alleanza considera la sicurezza nell’Indo-Pacifico una questione di sicurezza globale. La crescente assertività della Cina sarà parte dell’ordine del giorno. La partecipazione dei leader non membri della Nato, come quelli del Giappone, della Corea del Sud, dell’Australia e della Nuova Zelanda, non è casuale.

La cooperazione con questa regione, sebbene attualmente limitata, rimane cruciale. I membri dell’Alleanza non sono direttamente coinvolti nella sicurezza della regione ma dipendono dal commercio che attraversa quella zona. Gli alleati hanno un interesse diretto nella stabilizzazione delle rotte commerciali e nella protezione di Taiwan, così come nel gestire le recenti tensioni che coinvolgono le Filippine.