Condanna per l’ex consulente sportivo della Fiorentina Giorgio Galanti, accusato di omicidio colposo per la morte di Astori – Era il 4 marzo del 2018, quando di Davide Astori è stato trovato senza vita nella sua stanza d’albergo mentre era in ritiro con la Fiorentina per la trasferta contro l’Udinese. Una triste notizia per il mondo del calcio e non solo.
Davide Astori per sempre con noi. pic.twitter.com/79TvigMPM6
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) March 4, 2021
Morte Astori, condanna a un anno di reclusione per Giorgio Galanti
La corte d’appello di Firenze ha condannato il vecchio consulente sportivo del club toscano a un anno di reclusione, con l’accusa di omicidio colposo. Come già detto, l’ex calciatore di Serie A fu trovato senza vita il 4 marzo del 2018, mentre la squadra era in ritiro per la trasferta per la partita con l’Udinese. La condanna per Giorgio Galanti ha confermato quella che gli fu inflitta in primo grado ad aprile 2021. Secondo l’accusa mossa nei suoi confronti, il decesso di Astori fu provocato da cardiomiopatia aritmogena ventricolare. Questa patologia non gli fu diagnosticata dal dottor Galanti, che rilasciò anzi due certificati di idoneità sportiva al giocatore.
Morte Astori, cosa successe quel 4 marzo
Era domenica 4 marzo 2018, e in programma in Friuli c’era la ventisettesima giornata di Serie A. La Fiorentina, guidata da Stefano Pioli, era pronta a scendere in campo per la partita di campionato contro l’Udinese. Sono le 11.49. Sul sito ufficiale del club viola compare il comunicato che nessuno avrebbe mai voluto leggere: “Fiorentina sconvolta per la scomparsa del suo capitano”. Davide Astori, 31 anni, una moglie e una figlia.
La notizia non ha impiegato troppo tempo a fare il giro del mondo, e molti sono stati i messaggi di cordoglio e le commemorazioni per la sua prematura scomparsa. In segno di lutto, furono rinviati tutte gli appuntamenti in programma di Serie A, B e C. In più, Cagliari e Fiorentina, squadre con cui ha collezionato il maggior numero di presenze, ritirarono la maglia col numero 13 che Astori aveva indossato sulle orme del suo idolo: Alessandro Nesta.
Diversi furono anche i messaggi dei tifosi, che appesero sciarpe, bandiere e maglie per ricordare il loro Capitano.
La carriera di Davide Astori
Difensore centrale, mancino, e dotato di un’ottima tecnica di base. Davide Astori ha iniziato a giocare a calcio nelle giovanili del San Pellegrino e del Ponte San Pietro (squadra satellite del Milan), per poi passare nel 2005 nel settore primavera proprio del club rossonero. Con il Milan non esordì mai, e subito dopo venne girato in prestito al Pizzighettone (per la stagione 2006-2007) e alla Cremonese (per la stagione 2007-2008).
Dopodiché, nel 2008, ha segnato il suo passaggio a Cagliari, squadra con cui ha trascorso 6 stagioni e collezionato 179 presenze. Successivamente, nel 2014, venne ufficializzato il suo prestito alla Roma, per poi passare l’anno dopo – nel 2015 – alla Fiorentina. L’attaccamento alla maglia viola fu evidente, tanto che divenne nel giro di poco capitano della squadra.