Con la realizzazione di un impianto agrivoltaico nel Vaticano, che genera energia rinnovabile e ottimizza l’uso del suolo, lo Stato Pontificio dimostra un forte impegno per la sostenibilità ambientale e l’uso responsabile delle risorse naturali.

La Santa Sede ha recentemente annunciato un ambizioso progetto, per alimentare l’intero Stato della Città del Vaticano con energia rinnovabile.

 Questa iniziativa, promossa da Papa Francesco attraverso una lettera motu proprio intitolata ‘Fratello Sole’, rappresenta un importante passo verso la sostenibilità ambientale e l’uso delle energie rinnovabili per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali e l’inquinamento ambientale.

Un impianto agrivoltaico nel Vaticano: lo spirito green della Santa Sede

Nella zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, una delle più importanti frazioni della città eterna, è stata scelta l’area per l’installazione dell’impianto agrivoltaico nel Vaticano.

Nel 1951, questa zona fu assegnata per la costruzione del Centro Trasmittente per la Radio Vaticana, evidenziando una lunga tradizione della Santa Sede nell’utilizzo del territorio per scopi tecnologici e comunicativi.

Il progetto prevede di coprire l’intero fabbisogno energetico del Vaticano utilizzando energia elettrica green generata dall’impianto agrivoltaico.

Questo tipo d’impianto crea un connubio perfetto tra la produzione di energia rinnovabile con le attività agricole, ottimizzando l’uso del suolo e contribuendo alla sicurezza energetica e alimentare dello Stato Pontificio.

L’iniziativa mira non solo a ridurre la dipendenza del Vaticano dai combustibili fossili, ma anche a promuovere un modello di sviluppo sostenibile che rispetti l’ambiente e le risorse naturali.

Papa Francesco ha spesso posto l’accento sull‘importanza di proteggere l’ambiente nella sua enciclica ‘Laudato si’ del 2015.

Il Santo Padre, nella lettera motu proprio, ha affermato l’importanza di rendere lo stile di vita più sostenibile per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, che si manifestano con il riscaldamento globale, causato principalmente dall’uso eccessivo dei combustibili fossili.

Con il progetto che permette di realizzare l’impianto agrivoltaico nel Vaticano, fondamentale per generare energia elettrica green nel pieno rispetto delle risorse naturali e della biodiversità, le istituzioni religiose dimostrano com’è possibile ambire in un futuro efficiente e sostenibile.

I vantaggi della tecnologia sostenibile

L’impianto agrivoltaico, rispetto ai tradizionali impianti fotovoltaici, offre diversi vantaggi.

Innanzitutto, utilizza lo spazio in modo più efficiente, combinando la produzione di energia solare con l’agricoltura, che può includere colture come ortaggi, frutta o erbe aromatiche.

Quest’approccio oltre a generare energia pulita, contribuisce anche alla produzione alimentare locale.

Il fotovoltaico, utilizzando pannelli solari composti di celle fotovoltaiche, è una tecnologia che converte direttamente la luce solare in energia elettrica.

Queste celle sono generalmente realizzate in silicio cristallino o in materiali semiconduttori avanzati, e la loro efficienza continua a migliorare con gli avanzamenti tecnologici.

L’energia solare è una fonte inesauribile e pulita di energia, senza emissioni di gas serra durante la produzione, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.

Lo spirito green del Vaticano

Oltre alla realizzazione dell’impianto agrivoltaico nel Vaticano, la Santa Sede ha avviato altre iniziative per promuovere la sostenibilità energetica e ambientale, tra cui la creazione di una rete di teleriscaldamento e l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche all’interno dello Stato Pontificio.

Queste iniziative non solo riducono l’impatto ambientale del Vaticano, ma fungono anche da esempio per altre istituzioni e comunità che desiderano adottare pratiche eco-sostenibili.

Inoltre, il Vaticano ha ambiziosi piani per il futuro che prevedono un continuo impegno verso l’adozione delle tecnologie rinnovabili, necessarie per favorire la decarbonizzazione e promuovere l’uso responsabile delle risorse energetiche e naturali.

Il programma “Conversione Ecologica 2030”, che prevede la graduale sostituzione dei veicoli di proprietà del Vaticano con veicoli elettrici in collaborazione con il Gruppo Volkswagen, è un esempio tangibile di come lo Stato Pontifici intenda ridurre le sue emissioni di gas serra e adottare pratiche di mobilità sostenibile.

L’innovazione per plasmare un futuro sostenibile

L’impianto agrivoltaico nel Vaticano rappresenta un passo efficace verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale.

Attraverso questa iniziativa, il Vaticano non solo s’impegna a proteggere l’ambiente per le future generazioni, ma dimostra anche un forte interesse verso l’utilizzo delle tecnologie innovative e sostenibili.

Questo progetto oltre ad avere un impatto locale positivo, invia un potente messaggio globale sull’importanza di promuovere pratiche di sviluppo energetico sostenibile per garantire il rispetto della natura e della vita in tutte le sue forme.

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