La molto criticata legge sugli agenti stranieri mina le speranze della Georgia di entrare a far parte dell’Ue. Nonostante il paese abbia sempre adottato una visione occidentale, la nuova legge, che introduce una maggiore supervisione sui media e sulle Ong finanziate dall’estero, ha suscitato crescenti preoccupazioni sui diritti e sulle libertà. A seguito delle condanne espresse, Bruxelles ha deciso il 9 luglio di sospendere il processo di adesione della Georgia al blocco.
L’Ue ha sospeso il processo di adesione della Georgia
Per settimane, milioni di georgiani si sono riversati nelle strade della capitale, Tbilisi, per chiedere la sospensione della legge sugli agenti stranieri. Questa norma, fortemente voluta dal governo del partito di sinistra al potere, Sogno Georgiano, è stata approvata dalla maggioranza alla terza lettura nonostante ciò provocasse preoccupazioni sull’adesione all’Ue. La legge è entrata in vigore lo scorso 2 giugno. Bruxelles e diversi paesi occidentali hanno criticato più volte la Georgia per gli aspetti antidemocratici della norma.
Questa prevede che i media e le Ong che ricevono più del 20 per cento dei finanziamenti dall’estero devono registrarsi come “agenti di influenza straniera”. Questa legge, chiamata la “legge russa” per le somiglianze con una norma adottata da Mosca nel 2017, riconosce i media che ricevono finanziamenti o proprietà stranieri come “agenti stranieri”. Nella pratica, però, viene utilizzata per reprimere il dissenso. I funzionari europei hanno più volte denunciato la versione georgiana della legge, affermando che ostacolerebbe il percorso del paese verso l’adesione.
Un momento difficile nelle relazioni Ue-Georgia
L’Unione Europea ha concesso alla Georgia lo status di candidato nel dicembre 2023. Sogno Georgiano è stato il principale promotore di questo percorso. Allo stesso tempo, sembra che lo stesso partito sia riuscito a minare il percorso europeo del paese, almeno per ora.
All’inizio di maggio, un gruppo di 31 europarlamentari di vari schieramenti ha inviato una lettera all’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri, Josep Borrell, chiedendo la sospensione del processo di adesione della Georgia.
Nell’ultimo vertice del Consiglio europeo, i leader hanno deciso di interrompere il percorso di adesione della Georgia. L’ambasciatore dell’UE in Georgia, Pawel Herczynski, ha annunciato che sono stati congelati anche un totale di 30 milioni di euro di sostegno finanziario, destinato al Ministero della Difesa nell’anno in corso. Mentre le relazioni della Georgia con Bruxelles entrano in un momento particolarmente difficile, Herczynski ha avvertito che questi non saranno gli unici provvedimenti del blocco:
Questo è solo il primo passo, ce ne saranno altri. Il nostro supporto diretto al governo della Georgia sarà limitato e cercheremo di reindirizzare il supporto dal governo della Georgia alla società civile e ai media. È triste vedere le relazioni UE-Georgia ad un punto così basso, quando avrebbero potuto essere al massimo storico.