È importante sapere come capire se è tachicardia da ansia oppure no. Lo è anche capire quando preoccuparsi e a chi rivolgersi.

Consigli su come capire se è tachicardia da ansia

La tachicardia è una condizione in cui il cuore batte a una velocità superiore alla norma. Questa può essere causata da vari fattori, tra cui l’ansia. Ma come si può distinguere tra una tachicardia fisiologica e come capire se è tachicardia da ansia?

Differenza tra tachicardia e tachicardia da ansia

La tachicardia si verifica quando il cuore batte più velocemente del normale, solitamente sopra i 100 battiti al minuto. Questa può essere fisiologica, ovvero legata a sforzi fisici, emozioni intense o altre condizioni mediche, oppure può essere patologica, indicando problemi cardiaci.

La tachicardia da ansia, invece, è una forma di tachicardia psicogena. È innescata da fattori emotivi piuttosto che da cause fisiche. Anche se il cuore batte più velocemente, questa condizione non è generalmente pericolosa, ma può essere molto fastidiosa e allarmante.

Sintomi della tachicardia da ansia

I sintomi della tachicardia da ansia possono essere simili a quelli di altre forme di tachicardia, ma spesso si accompagnano ad altri segnali tipici dell’ansia. I sintomi più comuni includono:

  • Battito cardiaco accelerato (oltre i 100 battiti al minuto)
  • Sensazione di cuore in gola
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremori o brividi
  • Sensazione di mancanza di respiro
  • Dolore o fastidio al petto
  • Vertigini o senso di stordimento
  • Sensazione di svenimento
  • Sensazione di panico o paura intensa

Questi sintomi possono comparire improvvisamente e variare in intensità. Spesso sono accompagnati da altri segni di ansia come nervosismo, preoccupazione e paura immotivata.

Cause della tachicardia da ansia

La tachicardia da ansia è principalmente causata dall’attivazione del sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo alla “fuga o lotta” di fronte a una minaccia percepita. Le principali cause di questa risposta includono:

  • Stress eccessivo: Situazioni di stress acuto o cronico possono attivare la risposta di “fuga o lotta”.
  • Attacchi di panico: Episodi di intensa paura o disagio che innescano una forte risposta fisica.
  • Preoccupazioni eccessive: Ansie riguardanti la salute, il lavoro, le relazioni o altri aspetti della vita quotidiana.
  • Caffeina e stimolanti: Il consumo eccessivo di caffè, tè, bevande energetiche o altri stimolanti può esacerbare i sintomi dell’ansia.
  • Disturbi d’ansia: Condizioni come il disturbo d’ansia generalizzata o il disturbo di panico possono causare episodi ricorrenti di tachicardia.

Tachicardia da ansia come campanello d’allarme?

È importante considerarla come un segnale di allarme per il proprio benessere mentale ed emotivo. Anche se non è pericolosa di per sé, può indicare che il corpo e la mente sono sotto eccessivo stress. Ignorare questi segnali può portare a problemi di salute a lungo termine, sia fisici che psicologici.

Quando si avverte un episodio è importante adottare alcune strategie per calmare il corpo e la mente:

  • Respirazione profonda: Inspirare lentamente attraverso il naso, trattenere il respiro per alcuni secondi, e poi espirare lentamente attraverso la bocca può aiutare a ridurre il battito cardiaco.
  • Rilassamento muscolare: Contrarre e poi rilasciare lentamente i muscoli del corpo, iniziando dai piedi fino alla testa.
  • Distrazione: Focalizzarsi su un’attività diversa, come leggere un libro, ascoltare musica o fare una passeggiata.
  • Parlare con qualcuno: Condividere ciò che si sta vivendo con un amico o un familiare può aiutare a ridurre l’ansia.
  • Evitare stimolanti: Ridurre o eliminare il consumo di caffeina e altri stimolanti.

A chi rivolgersi?

Se la tachicardia da ansia diventa un problema ricorrente, è consigliabile consultare un professionista della salute. Ecco a chi rivolgersi:

  • Medico di base: Può fornire una valutazione iniziale e consigliare ulteriori esami o specialisti se necessario.
  • Cardiologo: Se c’è preoccupazione per problemi cardiaci, un cardiologo può eseguire esami specifici per escludere patologie cardiache.
  • Psicologo o psicoterapeuta: Specializzati nella gestione dell’ansia e possono offrire terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT).
  • Psichiatra: In alcuni casi, può essere necessario un intervento farmacologico, e uno psichiatra può prescrivere farmaci ansiolitici o antidepressivi.

Le informazioni qui presenti sono da considerarsi generiche. Ovviamente ogni persona è diversa, per questo motivo vi consigliamo di chiedere al vostro medico di fiducia per una valutazione personalizzata e attenta.