Gli italiani hanno un grande rapporto d’amore con lo spazio e l’Asi è una delle agenzie più apprezzate al mondo, per questo non poteva che essere il suo Auditorium a Roma la sede della speciale anteprima di “Fly me to the Moon” nuovo film distribuito da Sony Pictures dal prossimo 11 luglio con protagonisti Scarlett Johansson e Channing Tatum. Una commedia romantica sullo sfondo della storica missione Apollo 11 che nel 1969 portò il primo uomo sulla Luna e che qui racconta le vicende di chi ha permesso che quel lancio avvenisse. Noi di TAG24 abbiamo partecipato a questa speciale produzione ed intervistato Umberto Guidoni, astronauta italiano protagonista nella Stazione Spazione Internazionale nel 2001.

“Fly me to the Moon” il film all’Asi, la video intervista all’astronauta Umberto Guidoni

Umberto Guidoni partecipa sempre volentieri all’attività dell’Asi, lo stesso per questa proiezione speciale di “Fly me to the Moon”. Prima dell’inizio del film ai microfoni di TAG24 in esclusiva parla dell’amore per i film di fantascienza: “Il cinema sicuramente ci ha fatto conoscere lo spazio ancora prima  che fossimo in grado di arrivarci. Io ricordo quando ero ragazzo “2001 Odissea nello spazio” che appunto un anno prima dello sbarco sulla Luna ci ha fatto davvero vedere in maniera molto realistica come fosse, tantè vero che è ancora attuale. Ero appassionato di film di fantascienza lo sono ancora, credo che in qualche modo i film abbiano anche dato a a molti astronauti lo spunto per poi scegliere questa carriera”.

L’astronauta poi sottolinea come l’esplorazione spaziale stia vivendo una nuova epoca d’oro, come dimostra anche l’arrivo di Space X con Elon Musk:Si sta esaurendo un pochino la spinta dei finanziamenti delle agenzie governative e continuano a ridursi i fondi per la NASA,  ma in compenso c’è una nuova fonte di finanziamento che viene dai privati. Lo  spazio sta diventando molto più accessibile, almeno lo spazio vicino alla Terra con le cosiddette  orbite basse e quindi questo ha ha dato slancio a nuove tecnologie come per l’appunto Space X che ha perso messo di recuperare il primo stadio. Questo sta dando una prospettiva verso il futuro,  lo spazio  ha riguadagnato interesse e anche dal punto di vista economico è  la prima volta che si parla di investimenti privati con imprenditori che pensano di avere un ritorno rapido rispetto al passato. Questo vuol dire che la tecnologia è matura e che ci saranno sicuramente dei nuovi lpassi avanti nell’esplorazione a cominciare dalla luna nei prossimi anni”.

Guidoni sorride quando gli ricordiamo del suo passato all’Europarlamento dopo la fine della sua carriera  nello spazio: “Posso dire che l’addestramento d’ astronauta mi ha aiutato ad affrontare anche le difficoltà diciamo parlamentari”, poi tornando più serio sottolinea a proposito delle ultime elezioni europee La politica che si fa nella in Europa è un pochino diversa e gli schieramenti sono meno legati alla politica e più alle cose concrete. Io mi sono occupato prevalentemente di spazio di tecnologie e da questo punto di vista per esempio sono stato relatore del programma quadro per la ricerca europea e questa è sicuramente stata un’esperienza interessante. Mi sento di dire però che la politica di oggi è in una fase abbastanza delicata per l’Europa, purtroppo c’è una visione meno condivisa di quando c’ero io 20 anni fa e e questo sicuramente non fa bene all’idea stessa d’Europa”.

La serata evento tra risate e cinema

L’astronauta Umberto Guidoni poi nel breve speech prima dell’avvio della proiezione ha anche scherzato sull’eterno dibattito dell’arrivo o meno degli astronauti sulla Luna: “Posso dirvi di aver conosciuto Armstrong, se fosse stato un viaggio falso non avrebbe potuto dare così tante informazioni precise. Abbiamo riportato 400kg di reperti dalla Luna, ma soprattutto mi sento di dire che  i russi ci avrebbero immediatamente smascherati”, poi lancia un monito sull’intelligenza artificiale “Siamo arrivati al rischio che la tecnologia vada più veloce della fantascienza lasciando indietro anche il cinema”. La serata prosegue con il film vero e proprio che regala sorrisi, ma anche spunti di riflessione su cosa abbia voluto dire davvero il programma Apollo con vite umane perse per raggiungere un sogno tra le stelle. Lo stesso che ora vuole portare l’uomo magari a colonizzare Marte come già visto nella fantascienza, perché a volte è proprio il cinema con la sua potenza ad anticipare il futuro.