C’è una svolta nel caso di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa lo scorso maggio da San Sperate, in provincia di Cagliari: stando a quanto riporta l’Agi, negli scorsi giorni i carabinieri hanno tratto in arresto il marito Igor Sollai. È accusato di averla uccisa e di averne occultato il cadavere, che ancora non è stato ritrovato. Dopo la convalida del fermo da parte del gip, è stato trasferito nel carcere di Uta.

Chi è Francesca Deidda, scomparsa da San Sperate lo scorso maggio e perché il marito è stato arrestato

La scomparsa della 42enne era stata denunciata lo scorso fine maggio dal fratello. Della donna, residente a San Sperate, in provincia di Cagliari, sembrava infatti essersi persa ogni traccia. La svolta è arrivata dopo mesi di serrate indagini: nella giornata di venerdì, 5 luglio 2024, i carabinieri hanno tratto in arresto con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere il marito 43enne Igor Sollai, suo coetaneo.

Benché il cadavere della donna non sia stato ancora ritrovato, a carico dell’uomo ci sarebbero, in effetti, diversi e gravi indizi di colpevolezza: non da ultimo, il fatto che – dopo la scomparsa della moglie – abbia utilizzato il suo telefono per sostituirsi a lei, facendo credere ad amici e parenti che fosse ancora viva e che si fosse allontanata volontariamente per un periodo di “riflessione” in previsione di una separazione.

Non è tutto: avrebbe anche inviato al datore di lavoro della donna una mail in cui lei, impiegata nel call center di una società finanziaria, annunciava di volersi licenziare. Dopo la convalida del fermo da parte del gip, Sollai è stato trasferito nel carcere di Uta. Sono in corso, intanto, accertamenti per capire dove possa aver nascosto il corpo della 42enne, che ancora non è stato ritrovato.

A San Sperate vivevano dal 2012, quando si erano trasferiti dal vicino paese di Assemini: stavano insieme da molto tempo ma, secondo l’Ansa, l’uomo, di professione autotrasportatore, aveva avviato rapporti con un’altra donna. Ascoltato, finora avrebbe fornito versioni contrastanti sulla sparizione della moglie.

Parlerà la prossima settimana col magistrato e chiarirà tutte le incongruenze,

hanno detto i difensori Carlo Demurtas e Laura Pirarba al Corriere della Sera. La casa in cui viveva e la sua auto sono state sequestrate.

Ennesimo femminicidio?

Se i sospetti degli inquirenti dovessero essere confermati, saremmo davanti all’ennesimo femminicidio. Dall’inizio dell’anno, solo in Italia, se ne sono registrati già 25. Il primo è stato quello di Rosa D’Ascenzo, la 70enne che a Capodanno era stata portata senza vita in ospedale a Sant’Oreste, in provincia di Viterbo: il marito aveva parlato di una brutta caduta in casa. Secondo le ricostruzioni, l’avrebbe invece uccisa a padellate almeno tre ore prima dell’arrivo al nosocomio, dove i medici non avevano potuto far altro che constatarne il decesso.

L’ultimo caso, il più recente, è stato quello di Manuela Petrangeli, la fisioterapista di 43 anni che lo scorso 4 luglio è stata uccisa a colpi di fucile in strada dall’ex Gianluca Molinaro. Stanto a quanto emerso finora, l’uomo, di 53, l’avrebbe raggiunta a bordo di una Smart mentre con i colleghi si trovava in via degli Orseolo, a pochi passi dalla clinica in cui lavorava sulla Portuense e, dopo averla presa di mira, le avrebbe sparato. Il motivo? La gelosia. Nonostante si fossero lasciati da ormai tre anni. È accusato di omicidio volontario aggravato e porto abusivo di armi. Si trova nel carcere di Regina Coeli.