E’ arrivato un momento memorabile per il mondo della cultura. L’icona della Madonna Odigitria del Patheon restaurata è stata presentata a Roma oggi, 8 luglio 2024.

Realizzato dal Ministero della Cultura e dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, questo restauro ha visto la collaborazione del Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres.

Non sono mancati al grande evento il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Direttore generale Musei Massimo Osanna.

La Direttrice del Pantheon, Gabriella Musto, ha spiegato tutto sui lavori, mentre la restauratrice Susanna Sarmati ha voluto approfondire illustrando gli aspetti tecnici di questo grande intervento.

Madonna Odigitria del Pantheon a Roma restaurata: il lavoro

L’icona, risalente agli anni della consacrazione della Basilica nel 609 d.C., dopo ben 63 anni è stata restaurata.

Per il lavoro sono stati necessari 8 mesi e si è attivata una squadra interdisciplinare di professionisti che hanno usato nuove grandi tecnologie.

A curare l’operazione, la direttrice Musto e il professore emerito Antonio Sgamellotti, con la collaborazione di esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e altri addetti del settore. Nuova vita, bellezza, visione di un’opera preziosa a cui si è mantenuta fede con un lavoro certosino, meticoloso.

Cos’è la Madonna Odigitria? La leggenda

L’icona della Madonna Odigitria, realizza a tempera su legno d’ olmo, non può non essere legata alla tradizione cristiana. Da quanto racconta la leggenda, durante la consacrazione del Pantheon, Imperatore bizantino Foca l’ha donata a Papa Bonifacio IV

La madonna Odigitria è considerata “colei che conduce” ed è rappresentata con la mano destra posizionata verso il Bambin. Indica sia una via di salvezza, sia di verità. Alla fine del restauro del 1961, l’opera è stata conservata nella Cappellina d’inverno per ragioni di sicurezza, mentre una sua copia del 1959 è possibile vederla nell’abside del Pantheon.

Gennaro Sangiuliano: “Una tappa per il patrimonio culturale”

Adesso il lavoro è stato completato e l’icona sarà finalmente esposta di nuovo nella Cappellina d’inverno e i visitatori potranno vederla con guidate dal personale addetto.

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non ha potuto non esprimere il suo entusiasmo per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lavori di questo tipo:

[…] E’ uno dei monumenti più visitati della nostra Nazione. Com’è noto, un anno fa abbiamo previsto che l’ingresso in questo sito fosse a pagamento e questa misura sta generando incassi per circa un milione di euro al mese. Queste importanti risorse saranno utilizzate per portare avanti altri interventi significativi tra cui la riqualificazione degli spazi posteriori a ridosso della Basilica di Nettuno, denominati lapidarium, ampliando l’offerta con nuovi percorsi di visita