A Milano è ufficialmente iniziato il nuovo ciclo targato Paulo Fonseca. L’allenatore portoghese è sbarcato in città qualche giorno fa e questa mattina si è presentato in conferenza stampa, accompagnato da Zlatan Ibrahimovic. E’ stata l’occasione per fare anche il punto sul mercato, visto che i rossoneri sonogli unici a non aver chiuso, tra i top club, alcun colpo in entrata. L’ambiente continua ad essere ostile e ad avere seri dubbi sul nuovo porgetto, tanto è vero che la tifoseria organizzata ha già annunciato contestazione. Per commentare il momento del Milan e la presentazione di Fonseca, Stefano Eranio, che in rossonero ha vissuto prima da calciatore e poi da allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan, Fonseca si presenta: Eranio a Tag24

All’inizio della nuova stagione manca sempre meno e ora per le squadre è tempo di ritrovarsi. A Milanello è arrivato Paulo Fonseca che ha radunato la squadra e conosciuto lo spogliatoio, ad eccezione dei calciatori impegnati con l’Europeo o la Copa America, e si è presentato alla stampa. Intorno a lui e soprattutto al club rossonero però, la contestazione non si arresta. “Ai tifosi dico che saremo una squadra che giocherà per vincere, coraggiosa, dominante, offensiva” ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. La proccupazione principale però riguarda il mercato. “La priorità è l’attaccante” ha ammesso il portoghese, “ma la fretta è nemica della perfezione”. Per commentare il momento del Milan e la presentazione di Fonseca, Stefano Eranio, che in rossonero ha vissuto prima da calciatore e poi da allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

D: Oggi Paulo Fonseca si è presentato in conferenza stampa. Come lo ha visto? E’ un profilo che può essere giusto per il Milan?

R: Lui ha già avuto un’esperienza in Italia e questo è un vantaggio. E’ uno che fa giocare bene la squadra, questa cosa mi piace. E’ chiaro che per far bene serve un mix di tutto, a partire dalla qualità tecnica. Questo è compito della società, che dovrà mettere a disposizione del mister giocatori validi. Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere come andrà, ma sono fiducioso. Fonseca dovrà essere bravo a mettere tutti nelle condizioni di far bene. Ora abbiamo tutti negli occhi la Naizonale italiana, ci auguriamo che si possa fare meglio, a partire dalla Serie A, per un futuro migliore.

D: I tifosi rossoneri sono preoccupati perchè dal mercato non è arrivato nessuno, anche se Ibra predica calma. Il Milan è in ritardo?

R: Ibrahimovic è sotto alla società e dipende da loro la strategia. Lui è uno capace, che sa e vede la qualità dei giocatori, ma per prenderli c’è concorrenza e di solito la spunta il miglior offerente. Diventa difficile per questo, perchè servono soldi da spendere. Spesso e volentieri i più bravi vogliono andare in club che gli garantiscono di primeggiare. Credo che il Milan parta leggermente indietro. E’ vero che è arrivato secondo, ma ci sono tante squadre che si vogliono rifare, come Juventus, Napoli e Roma.

D: Il Milan dovrebbe muoversi molto sul mercato?

R: In realtà partiamo già da una base ottima. Siamo arrivati secondi e non è male, anche se i milanisti sono abituati ad avere sempre di più. Credo che prima di tutto vadano sistemate le situazioni contrattuali in bilico e che si debba ripartire dalle certezze. Per quel che mi riguarda sono Maignan, Theo Hernandez, Leao, Reijnders e Tomori, che anche se non ha fatto benissimo, ma può dare una mano. Questi vanno trattenuti e poi serve qualche innesto importante.

D: Il ruolo più delicato ed importante è quello dell’attaccante. Ibra ha archiviato Zirkzee e Lukaku sembra promesso sposo del Napoli. Morata le piace? Arriverà un grande attaccante?

R: Tanti grandi profili, in giro, non ce ne sono. Morata lo prenderei, anche se il suo ingaggio è molto alto, ma c’è possibilità di fare un buon affare sul cartellino. E’ un giocatore di qualità ed esperienza, che conosce già bene l’Italia ed è un grande profilo. Andrebbe benissimo per il Milan. E poi aggiungerei il mister X che ha detto Ibra, perchè serve obbligatoriamente un’alternativa. Da fuori, da tifoso, è troppo semplice però. Bisogna capire quale sarà la startegia del club. A meno che non vogliano sacrificare un giocatore per poi rifare la squadra.

D: Quale deve essere l’obiettivo del Milan? Ha scalato posizioni veros il basso?

R: Il Milan parte sempre tra mille dubbi, ma il target deve essere sempre quello di provare a vincere il campionato. Ci sono le altre squadre che possono competere ovviamente. Io mi preoccupo anche della Roma, visto che De Rssi ha fatto tanto da quando è arrivato. E sarà super competitiva anche l’Atalanta. Il Milan sta andando a rilento sul mercato, ma ora c’è un nuovo allenatore che avrà dato delle indicazioni. Questa è una suqadra che èarte sempre tra le prime 4. Poi è chiaro che serve anche fortuna sugli infortuni. Ci sono tante componenti che vanno al di là della qualità della squadra”.