E pensare che solo fino a un paio di giorni fa si immaginava nuovo premier della Francia, il più giovane della storia con i suoi 28 anni. Il momento della gloria, invece, per Jordan Bardella, dopo la scoppola elettorale patita ieri, 7 luglio 2024, dal Rassemblement National in occasione del secondo turno delle legislative francesi, è quantomeno da rimandare. Così, a sollevare il morale dell’astro nascente della destra estrema transalpina ha dovuto pensarci Viktor Orban. Il premier ungherese, laeder politico assieme all’austriaco Herbert Kickl e al ceco Andrej Babiš, dei Patrioti per l’Europa, ha spinto affinché fosse lui il presidente del nuovo gruppo all’europarlamento. Ma non è tutto: dopo aver raggiunto i numeri per costituire un gruppo nelle aule di Bruxelles e Strasburgo (secondo le regole del Parlamento bisogna avere almeno 23 deputati di 7 Paesi diversi), a rappresentare i Patrioti nelle vesti di uno dei suoi sei vicepresidenti, sarà anche il nostro Roberto Vannacci. Evidentemente, era scritto che l’adesione della Lega ai Patrioti doveva essere sancita dalla nomina ai vertici del gruppo parlamentare dell’uomo su cui Matteo Salvini sta puntando tutto il suo futuro politico.
Patrioti per l’Europa, Bardella presidente, Vannacci vice. Le mosse di Orban
Il giorno dopo la sconfitta dell’estrema destra francese, le mosse decise da Orban per mettere in moto i motori del nuovo gruppo che è riuscito a costituire all’europarlamento (con l’adesione della Lega conta già su 54 deputati), sono di forte impatto mediatico. Il frontman del gruppo sarà il francese Jordan Bardella. L’ungherese Kinga Gál (Fidesz) è stata eletta primo vicepresidente. Gli altri vicepresidenti, oltre a Vannacci, sono Klára Dostálová (Ano, Repubblica Ceca), Sebastiaan Stöteler (Pvv, Paesi Bassi), António Tânger Corrêa (Chega, Portogallo), Hermann Tertsch (Vox, Spagna) e Harald Vilimsky (Fpo, Austria). Infine, Anders Vistisen (Partito popolare danese, Danimarca) è stato eletto segretario d’aula e Gerolf Annemans (Vlaams Belang) tesoriere.
Ma quali sono le tessere del puzzle sovranista che Orban è riuscito a mettere assieme per costituire il gruppo nell’europarlamento?
I Patrioti sono formati dal Rassemblement National (Francia, con 30 deputati); Fidesz e Partito popolare cristiano-democratico (Ungheria, 11 deputati); Lega (Italia, 8 deputati); Ano (Repubblica Ceca, 7 europarlamenteri); Giuramento e automobilisti (Repubblica Ceca, 2); Fpo (Austria, 6); Pvv (Paesi Bassi, 6); Vox (Spagna, 6); Vlaams Belang (Fiandre Belgio, 3); Chega (Portogallo, 2); Partito Popolare Danese (Danimarca, 1); La Voce della Ragione (Grecia, 1) e Lettonia First (Lettonia, 1).
Bardella: “Siamo la speranza per decine di milioni di persone”
Così, Jordan Bardella, in meno di ventiquattro ore, si è trovato prima a commentare la sconfitta elettorale più cocente che finora ha dovuto subire (“Abbiamo perso contro l’alleanza del disonore”) poi, intascata la presidenza del gruppo, a sottoscrivere questa nota:
“I Patrioti per l’Europa rappresentano la speranza per le decine di milioni di cittadini delle nazioni europee che apprezzano la loro identità, la loro sovranità e la loro libertà. Come forze patriottiche, lavoreremo insieme per riprendere le nostre istituzioni e riorientare le politiche per servire le nostre nazioni e i nostri popoli”
La reazione in Italia. Salvini, dopo la sconfitta di Le Pen, corre di nuovo sui social
Dopo la sconfitta di ieri di Marine Le Pen, il segretario della Lega Matteo Salvini si è chiuso in un silenzio davvero insolito per un politico social come lui. Fatto sta che oggi, 8 luglio 2024, proprio la costituzione nell’europarlamento del gruppo dei Patrioti e l’elezione del Generale Vannacci a vicepresidente, gli hanno dato la forza di riprendere il telefono in mano e tornare a postare:
“I popoli europei hanno dimostrato di volere un cambiamento radicale a Bruxelles contro lo strapotere di burocrati e banchieri, superando definitivamente il disastroso modello degli ultimi cinque anni fondato su scelte filo-islamiche, filo-cinesi ed eco-estremiste con sinistre e socialisti. Oggi nasce finalmente un grande gruppo dei Patrioti per cambiare il futuro di questa Europa. La Leg c’è”
Poi, sempre con un ritrovata voglia di condividere col popolo dei social i suoi pensieri, il Capitano non poteva non esaltare il suo uomo: Roberto Vannacci, neo vicepresidente dei Patrioti:
Come dire: dopo la batosta subita dall’amica Marine Le Pen e una notte (social) in bianco, meglio voltare subito pagina. Almeno coi follower.