Si sta adoperando per fare un grande calcio mercato la Juventus women. E così dopo l’arrivo di Lhemann e il rientro di Beccari, il reparto offensivo bianconero che può ancora contare sul duo veterano Bonansea-Girelli si arricchisce ulteriormente. Per la nuova stagione calcistica che sta per iniziare ecco Amalie Vangsgaard, ma chi è?

Chi è Amalie Vangsgaard: età e nazionalità

Classe 1996, nata a Pandrup il 29 novembre di 28 anni fa la giocatrice danese ricopre il ruolo di attaccante.

Nasce nella scuola della sua città natale e nelle giovanili fino all’età di 12 anni gioca nelle squadre miste del Fortuna Hjorring.

Da allora in poi riesce a farsi largo nel settore femminile tant’è che sin dai tempi dall’Under 15 si dimostra “portata” per il pallone e le sue doti vengono notate tanto da meritarsi la promozione all’Under 18.

Nel giro di qualche mese passa poi a vestire la maglia della prima squadra per disputare il massimo campionato di calcio danese. Con quest’ultima vince i suoi primi trofei, quello dello scudetto e della coppa di lega, inoltre esordirà in Champions League nella stagione 2015/2016.

Nel 2019, si trasferisce all’FC Nordsjælland, l’anno dopo mentre in campionato si aggiudicherà il titolo di campocannoniere, farà in tempo ad alzare il suo terzo trofeo, vincendo la seconda competizione nazionale ovvero la Coppa di Danimarca.

Si fa notare eccome e il Linköping, squadra svedese, non se la lascia scappare nel mercato estivo del 2021. Due anni nell’Allsvenskan e poi l’approdo al Paris Saint Germain. Con la casacca parigina vince la Coppa di Francia.

Dopo l’annuncio nelle scorse ore è una nuova giocatrice della Juventus women del neo tecnico Canzi e giocjerà nella prossima serie A.

Caratteristiche tecniche

Giocatrice molto alta e dotata di ottimi fondamentali: Amalie Vangsgaard è una gran finalizzatrice ma non solo: è anche un’ottima assistwomen. Forte nei duelli aerei, predilige giocare per la squadra e riesce quando glielo si chiede a fare reparto da sola. Molto altruista non disdegna nemmeno di tornare qualche metro indietro per dar man forte nella fase di non possesso della sua squadra.