Il dibattito sui vaccini obbligatori è tornato al centro della scena politica italiana, sollevando preoccupazioni tra i pediatri e la comunità scientifica. Recenti proposte di eliminazione dell’obbligo vaccinale per i bambini hanno suscitato numerose critiche, sottolineando l’importanza di mantenere alti livelli di copertura per prevenire malattie gravi. Perché la Lega vuole togliere questi obblighi e qual è, più nello specifico, la posizione dei pediatri in merito?

Breve storia dell’obbligo vaccinale

L’obbligo vaccinale è stato introdotto circa cinquant’anni fa per combattere malattie ad alta mortalità infantile. Nel 2017, in risposta a un calo delle coperture vaccinali, il governo Gentiloni ha ampliato il numero di vaccinazioni obbligatorie per bambini e ragazzi fino a 16 anni.

Calo dei vaccini obbligatori e ritorno delle malattie

A partire dal 2013, la copertura vaccinale in Italia è scesa al di sotto del 95% raccomandato dall’OMS. Nel 2017, l’87,2% dei bambini non era immunizzato contro malattie come il morbillo, con un rischio elevato di epidemie. L’introduzione di nuove vaccinazioni obbligatorie ha portato la copertura al 94,46% nel 2019, ancora al di sotto della soglia minima raccomandata.

Quali sono i vaccini obbligatori oggi

I vaccini obbligatori in Italia includono:

  • Difterite;
  • Tetano;
  • Pertosse;
  • Poliomielite;
  • Epatite B;
  • Haemophilus influenzae tipo B;
  • Morbillo;
  • Parotite;
  • Rosolia (MPR);
  • Varicella;
  • Meningococco B;
  • Meningococco C.

Questi vaccini devono essere somministrati durante l’infanzia e l’adolescenza per garantire l’accesso a servizi per l’infanzia e scuole.

Procedure di somministrazione

Le vaccinazioni vengono somministrate in diverse dosi nei primi mesi di vita e prevedono richiami per mantenere l’immunità. Per esempio, i vaccini contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite vengono somministrati ai neonati in tre dosi al secondo, quarto e decimo mese di vita.

La proposta della Lega di eliminare l’obbligo vaccinale

Il senatore leghista Claudio Borghi ha recentemente proposto un emendamento per eliminare l’obbligo vaccinale, definendolo “inutile“. La proposta, che mira a lasciare le vaccinazioni solo raccomandate, ha suscitato immediate critiche da parte di pediatri e medici, che temono un calo delle coperture vaccinali e un ritorno delle malattie infettive.

Conseguenze della proposta

Se l’emendamento passasse, i bambini non immunizzati contro 12 malattie, tra cui il morbillo, potrebbero frequentare le scuole senza alcuna restrizione. Questo rischierebbe di abbassare ulteriormente la copertura vaccinale, esponendo la popolazione a focolai di malattie prevenibili.

Perché la copertura vaccinale è importante: i dati

Nel 2024, oltre cento bambini sono stati ricoverati per pertosse, con tre decessi. Questo dimostra l’importanza di mantenere alta la copertura vaccinale per proteggere i più vulnerabili.

Vaccini non obbligatori, ma raccomandati: quali sono

Oltre ai vaccini obbligatori, ci sono vaccini raccomandati che, pur non essendo obbligatori, sono fondamentali per la salute pubblica. Questi includono il vaccino anti-meningococco B e C, anti-pneumococco, anti-rotavirus, anti-HPV e il vaccino antinfluenzale.

La reazione dei pediatri e della comunità medica

I pediatri, rappresentati da Rocco Russo della Società Italiana di Pediatria, hanno lanciato una petizione contro l’eliminazione dell’obbligo vaccinale. Russo ha sottolineato come la legge dell’obbligo abbia aumentato la copertura del morbillo del 7%, dimostrando l’efficacia della normativa nel proteggere la salute dei bambini.

L’opinione dei politici

Anche Roberto Speranza, ex ministro della Salute, ha criticato l’emendamento Borghi, definendolo “antiscientifico“. Ha sottolineato la necessità di educare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni piuttosto che abolire l’obbligo.

La controreazione di Borghi

Borghi ha spiegato su X la sua proposta di abolizione della Legge Lorenzin, prendendosi con i giornali che “come al solito scrivono sciocchezze”. Rispedendo al mittente le accuse, il leghista ha affermato che la sua intenzione, non essendo un no vax, non è quella di abolire l’obbligo vaccinale. Tuttavia, “c’è un’ampia letteratura scientifica che dice che l’obbligo porta al rifiuto”, pertanto all’effetto opposto di quello che si vorrebbe creare con un’ampia copertura vaccinale. La soluzione? Tornare a quattro vaccini obbligatori per i minori, come già accadeva negli anni Novanta.

In sintesi

Il dibattito sui vaccini obbligatori è tornato al centro della scena politica italiana, con la proposta della Lega di eliminare l’obbligo vaccinale per i bambini. Questa iniziativa ha suscitato forti critiche da parte dei pediatri e della comunità scientifica, che sottolineano l’importanza di mantenere alte le coperture vaccinali per prevenire malattie gravi. La Lega considera l’obbligo “inutile” e “controproducente”, mentre i pediatri evidenziano i rischi di un ritorno delle malattie infettive.