A seguito delle elezioni in Francia hanno fatto da eco le reazioni di alcuni calciatori della Nazionale che hanno espresso il loro punto di vista, e in alcuni casi la soddisfazione, per il risultato conseguito e per quanto ne conseguirà.
Le reazioni della Nazionale alle elezioni in Francia
Numerose e di spessore le reazioni di alcuni giocatori della Nazionale a quanto emerso dalle elezioni che si sono svolte in Francia e che hanno decretato a sorpresa la vittoria della sinistra rispetto a quella della destra.
Una posizione su cui molti calciatori francesi hanno spinto e che sono stati orgogliosi di condividere non soltanto con i propri compagni ma anche con i propri tifosi attraverso una serie di post social. Su tutti Marcus Thuram:
“Congratulazioni a tutti coloro che hanno risposto al pericolo che incombe sul nostro bel Paese. Viva la diversità, viva la Repubblica, viva la Francia. La lotta continua”.
Messaggio che è stato seguito da altri connazionali come Jules Kounde, il difensore francese ha ribadito la sua posizione riguardo le elezioni e ha esplicato il suo sollievo dopo essere venuto a conoscenza dei risultati:
“Il sollievo è grande quanto l’ansia delle ultime settimane. Congratulazioni a tutti i francesi che si sono mobilitati per garantire che il bel Paese della Francia non sia governato dall’estrema destra“.
Anche giocatori del calibro di Aurélien Tchouameni o Ibrahima Konate, rispettivamente calciatori del Real Madrid e del Liverpool hanno voluto aggregarsi al movimento postando messaggi sintetici ma chiari ed inequivocabili.
Una posizione che parte da Thuram e Mbappé
Diverse settimane fa fu proprio Marcus Thuram a parlare per primo e ha prendere posizione contro la destra di Le Pen. L’attaccante della Francia ha parlato in conferenza stampa evidenziando il proprio pensiero e spingendo i tifosi a riflessioni politiche e ha raccontato dello shock da parte di tutti i componenti della Nazionale dopo l’apertura di Macron a nuove elezioni:
“Mio papà non mi chiede altro che essere educato. Essendo cresciuto con lui, sento però la responsabilità di far passare certi messaggi. La situazione mi mette tristezza, la cosa è molto seria. Nello spogliatoio, dopo l’amichevole con il Canada, abbiamo ricevuto la notizia e siamo rimasti scioccati. Questa è la triste realtà della nostra società. Come ha detto Ousmane Dembelé, dobbiamo votare e lottare come cittadini affinché il partito RN non vinca e non passi”.
Non sono mancate le pronte risposte da parte del partito RN e dei vari maggiori esponenti come Jacobelli – portavoce del partito – o la stessa Le Pen. Quest’ultima ai microfoni di CNN ha attaccato l’intromissione da parte dei calciatori considerandola fuori luogo e inappropriata:
“Non sono una grande appassionata di calcio, ma credo che i francesi siano stanchi di ricevere lezioni morali e istruzioni di voto da milionari o miliardari che hanno la fortuna di vivere in modo molto confortevole, di essere protette dall’insicurezza, dalla povertà, dalla disoccupazione e da tutto ciò che che colpisce e ferisce i nostri connazionali”.
Anche Kylian Mbappé ha voluto esprimere il suo pensiero e farsi leader di un pensiero che accomuna molti francesi e che ha ritenuto importante condividere da capitano della Nazionale francese dopo il primo turno di votazioni che avevano visto dominare la destra:
“Penso che più che mai sia necessario andare a votare, i risultati sono catastrofici. Non possiamo lasciare il nostro Paese nelle mani di queste persone, è veramente urgente andare a votare al secondo turno. Abbiamo visto i risultati del primo turno, e sono stati catastrofici. Ora non possiamo lasciare il paese in mano a certa gente. Quindi uscite di casa, e andate a votare facendo la scelta giusta. È un momento cruciale per la storia del nostro Paese“.
Precedentemente il neo attaccante del Real Madrid aveva sottolineato l’importanza del momento storico che la Francia sta vivendo e che il voto in questo può essere decisivo per un’intera generazione e per il suo futuro:
“Sappiamo che è un momento cruciale per la storia francese, un evento mai visto prima. Siamo una generazione che può fare la differenza, vediamo che gli estremismi stanno bussando alla porta del potere e abbiamo l’opportunità di plasmare il futuro del nostro Paese”.
Parole a cui il portavoce Jacobelli aveva prontamente risposto con una stoccata che però, al contrario, non ha fatto altro che dare ancora più potere alla voce di uno dei calciatori più forti nel panorama mondiale:
“Io non andrò certo su un terreno di gioco a dare consigli da allenatore, credo che ognuno dovrebbe rimanere al proprio posto. Il campo giusto per Kylian Mbappé, stasera, è la nazionale francese, indossa la maglia della Francia, la maglia di tutti i francesi, indipendentemente da quale sia il loro voto”.