Il 60% dei lavoratori italiani si sente stressato dalla propria professione, mentre il 51% ha considerato l’idea di cambiare lavoro per trovare un equilibrio migliore tra vita professionale e privata. Lo stress da lavoro è in aumento in Italia e 6 italiani su 10 sono sovraccaricati. Questi dati emergono da un sondaggio condotto da Michael Page, una società specializzata nel recruitment di manager e professionisti qualificati, che ha intervistato 3.854 persone.

Stress da lavoro: quali sono le cause principali

Secondo il sondaggio, le principali cause di stress sul lavoro sono:

  • Mancanza di riconoscimento (42%): molti lavoratori sentono che i loro sforzi non vengono adeguatamente apprezzati.
  • Carichi di lavoro eccessivi (31%): un terzo dei professionisti ritiene che le responsabilità assegnate siano troppo gravose.
  • Difficoltà a conciliare lavoro e vita privata (23%): molti trovano complicato gestire le esigenze professionali con quelle personali.

Il pendolarismo come fattore di stress aggiuntivo

PageGroup ha esaminato anche le abitudini dei pendolari in Europa, coinvolgendo 12.485 lavoratori. In Italia, il tragitto casa-lavoro è particolarmente stressante:

  • Trasporti pubblici: sebbene considerati meno costosi e più veloci rispetto all’uso dell’auto, sono comunque fonte di stress per il 68% dei lavoratori italiani, a causa di sovraffollamento, sporcizia e frequenti disservizi come scioperi e ritardi.
  • Trasporto privato: anche l’uso dell’auto è stressante per il 50% degli italiani, principalmente a causa del traffico intenso. Nonostante questo, il 71% dei professionisti sceglie di recarsi al lavoro in auto, dimostrando una forte dipendenza dai veicoli privati.

Gli italiani spendono in media 45 minuti per il tragitto casa-lavoro, uno dei tempi più lunghi in Europa. Questo significa che dedicano circa 30 ore al mese, pari a quasi 4 giorni lavorativi, solo agli spostamenti.

Le donne in posizioni impiegatizie tendono a subire maggiormente lo stress da pendolarismo, particolarmente a causa delle inefficienze del servizio e del sovraffollamento.

Stress da lavoro: il divario tra le esigenze dei dipendenti e l’offerta aziendale

Nonostante alcune aziende stiano già implementando programmi di assistenza e raccolta feedback, esiste ancora un divario significativo tra le esigenze dei dipendenti e ciò che le aziende offrono. Solo il 10% dei partecipanti al sondaggio ha ricevuto un supporto concreto per gestire lo stress lavorativo.

Riconoscere il lavoro delle persone

Il riconoscimento del lavoro dei dipendenti è fondamentale per ridurre lo stress e aumentare la soddisfazione lavorativa. Oltre alla gratificazione economica, è importante valorizzare il contributo umano dei lavoratori. Come detto, la mancanza di riconoscimento è una delle principali cause di stress, interessando un dipendente su quattro.

Alleviare il carico di lavoro

Un altro rimedio cruciale è l’alleggerimento del carico di lavoro. Le aziende devono identificare le aree in cui è possibile semplificare i processi, eliminare le riunioni inutili e fornire maggiore respiro alla forza lavoro. Ridurre il carico di lavoro può significativamente diminuire lo stress lavorativo. Inoltre, l’adozione di una settimana lavorativa di quattro giorni ha mostrato risultati promettenti in Europa, con una riduzione dello stress senza compromettere la produttività. Una tendenza a cui la Grecia è andata controcorrente, proponendo una settimana di sei giorni, con retribuzione più alta.

Equilibrio lavoro – vita privata

Il lavoro flessibile o da remoto può migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Secondo il sondaggio di Michael Page, il 60% dei dipendenti trova meno stressante lavorare in smart working. Questa modalità elimina i tempi di spostamento e offre maggiore flessibilità. Tuttavia, è fondamentale implementare procedure che evitino l’isolamento dei lavoratori, come meeting regolari e momenti di confronto.

Come prevenire il burnout dei lavoratori

Mantenere un dialogo aperto e costante con i dipendenti è essenziale per monitorare la loro salute emotiva e prevenire il burnout. Le aziende sono chiamate a creare un ambiente in cui si possa parlare apertamente dei carichi di lavoro, degli obiettivi e delle scadenze, e raccogliere feedback anonimi per migliorare continuamente.

Stress da lavoro e felicità in azienda: la ricerca infinita

La felicità sul posto di lavoro è fondamentale per il successo aziendale. Il rapporto “State of Global Workplace” di Gallup evidenzia che le aziende con un alto livello di benessere dei dipendenti registrano una produttività del 21% superiore e una redditività del 22% maggiore rispetto alle altre. Tuttavia, il 25% dei dipendenti in Italia si sente solo e triste sul lavoro. Le aziende stanno investendo sempre di più in programmi che promuovono un ambiente di lavoro positivo e coinvolgente, riconoscendo che il benessere dei dipendenti è un fattore chiave per attrarre e trattenere i talenti.

Secondo un’indagine di Wellable, il 64% delle aziende ha aumentato gli investimenti in iniziative per il benessere sul lavoro nel 2023. Tuttavia, i risultati spesso deludenti indicano che le aziende devono ascoltare più attentamente le esigenze dei dipendenti per sviluppare soluzioni più personalizzate. La tecnologia può essere un prezioso alleato in questo processo, semplificando l’operatività e liberando risorse per focalizzarsi su strategie basate sui bisogni individuali.

La salute mentale è una priorità crescente per i lavoratori. Un recente studio di Goodhabitz e Markteffect rileva che il 59% dei dipendenti a livello globale percepisce un aumento dello stress, con il 46% in Italia. Il 58% considera la salute mentale una priorità, ma il 55% si sente a disagio nel discuterne sul posto di lavoro.

Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro influenzano significativamente il benessere dei dipendenti. Uno spazio progettato secondo i bisogni dei lavoratori, che offra controllo, privacy, sicurezza e un alto grado di recupero delle forze, può ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.