Sembra di essere nuovamente in piena crisi missilistica del ’62, ma, stavolta, non sono gli americani ad attaccare Cuba, bensì il contrario: il governo de L’Avana ha puntato il dito contro gli Stati Uniti per lo sventato “piano terroristico” organizzato e finanziato proprio dagli Usa.
Sventato un piano terroristico degli Stati Uniti contro Cuba
I rapporti fra lo Stato insulare e quello dalla bandiera a stelle e strisce non sono mai stati particolarmente stretti o calorosi, eppure pareva che negli utlimi anni le relazioni si fossero strette. Oggi, 7 luglio 2024, però, L’Avana non ha esitato a scagliarsi contro gli Stati Uniti.
Infatti, secondo quanto annunciato dal ministero degli Interni, il Paese dell’America Centrale avrebbe sventato un piano terroristico orchestrato di tutto punto dagli Usa. Nel comunicato stampa, ripreso dal quortidiano locale Granma, si legge che:
Cuba ha smantellato un piano terroristico, organizzato e finanziato dagli Stati Uniti. L’indagine, condotta dagli organi specializzati del ministero degli Interni, ha portato all’arresto di un uomo identificato come Ardenys Garcia Alvarez, il principale esecutore di queste azioni, concepite in territorio statunitense
Secondo le indagini, García Alvarez sarebbe arrivato illegalemnte sull’isola portando con sé diverse armi da fuoco e munizioni. Gli inquirenti hanno dichiarato che l’uomo avrebbe avuto come obiettivo quello di reclutare militanti per future azioni violente contro il Paese.
Una fonte ha, inoltre, rivelato che l’accusato è emigrato illegalmente negli Stati Uniti nel 2014 e che le indagini svolte dal ministero “hanno impedito la realizzazione dei piani progettati, diretti e finanziati, ancora una volta, dagli Stati Uniti“.
Pubblicata la lista nazionale dei terroristi di Cuba
Pochi mesi fa, nello specifico lo scorso dicembre, Cuba ha pubblicato la propria “Lista nazionale dei terroristi“. Sulla lista sono scritti i nomi di diverse organizzazioni e singoli, accusati di perpretare “atti di terrorismo”.
Tuttavia, buona parte dei nomi scritti sull’elenco si trovano o operano proprio negli Stati Uniti. Fra questi, ci sarebbero anche gli autori di due terribili attentati a L’Avana. Si tratterebbe di quello in un hotel nel 1997 e di quelli contro Fidel Castro attuati fra il ’91 e il 2001.
A rendere ancora più difficili i rapporti fra i due Paesi anche l’inasprimento dell’embargo commerciale e finanziario imposto dalla presidenta Trump fra il 2017 e il 2021. Una situazione aspramente criticata e denunciata proprio dal governo cubano, che lede i flussi finanziari e gli investimenti sull’isola.