Ha approfittato di un unico momento, un buco nella vigilanza per poter fuggire, così un detenuto è evaso, oggi 7 luglio 2024, dall’ospedale Cardarelli di Napoli durante una visita medica. Aggredito l’agente incaricato di sorvegliarlo.
Detenuto evaso dal Cardarelli a Napoli, Capece (Sappe): “Speriamo di catturarlo”
Ennesimo e indignante caso che mette in evidenza le gravi lacune del sistema penitenziario italiano. Oggi, 7 luglio 2024, un detenuto è riuscito a evadere durante una visita medica presso l’ospedale Cardarelli di Napoli.
Con la scusa di problemi di salute, il ragazzo, un 30enne, si è fatto ricoverare presso la struttura. Approfittando di un momento di debolezza nella vigilanza, visto l’allontanamento di uno dei due agenti predisposti a piantonare la stanza d’ospedale.
Il detenuto, quindi, ha aggredito l’agente della polizia penitenziaria rimasto di guardia e si è dato rapidamente alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Sulla questione, le autorità hanno avviato le indagini, nel tentativo di rintracciare e arrestare il fuggiasco.
La denuncia del Sappe
Il fatto ha sconvolto notevolmente il Sindacato autonomo della polizia penitenziari, che è tornata a denunciare nuovamente le falle e la crisi del sistema carcerario, messe in luce anche dall’associazione Antigone e dall’Uilpa.
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, infatti, ha dichiarato con amarezza:
Grazie agli scienziati che hanno voluto sopprimere la sanità penitenziaria, ogni giorno sul territorio nazionale c’è un interminabile via vai di detenuti tra il carcere e le strutture ospedaliere. Spesso e volentieri, i delinquenti più incalliti si servono proprio di questo espediente per evadere dalla detenzione. Ed è proprio questo il caso del detenuto italiano, appena evaso dall’ospedale Cardarelli di Napoli che, approfittando della momentanea assenza di uno dei due uomini del piantonamento, ha aggredito il poliziotto penitenziario rimasto da solo e si è dato alla fuga.
Da quanto si apprende, proprio grazie alle parole del segretario, il detenuto proverrebbe dal carcere di Poggioreale, fra i più sovraffollati in Italia, con circa 2mila detenuti stipati nelle celle della casa circondariale:
Dove a volte sono ristretti più di duemila detenuti gestiti da un numero assolutamente insufficiente di poliziotti penitenziari sottoposti a un stress lavorativo inumano e insopportabile. E adesso ci sarà il solito dispiegamento di uomini e mezzi alla ricerca del fuggiasco che speriamo che come al solito porteranno alla sua cattura, come è già avvenuto l’altro ieri a Trapani grazie allo spirito di sacrificio e alla professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria.