In arrivo più soldi per ogni figlio nell’Assegno Unico. Le prospettive future per le famiglie sono molto incoraggianti. Il contributo per ogni singolo figlio, con molta probabilità, dovrebbe subire un significativo aumento a partire da gennaio 2025. Si prevede l’applicazione della rivalutazione per il nuovo anno, che dovrebbe portare a un nuovo aumento dell’importo dell’Assegno Unico per i figli a carico.
È importante notare che si tratta di un adeguamento annuale, che si ripete quindi ogni singolo anno, calcolato sull’inflazione accertata negli ultimi 12 mesi, per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie beneficiarie del contributo per i figli.
Come detto, a giocare sull’aumento è l’indice dell’inflazione ISTAT dei prezzi al consumo, che se più contenuto porta a una leggera, seppur non insignificante, variazione. Vediamo insieme di quanto potrebbe aumentare l’assegno unico nel 2025.
Più soldi per ogni figlio nell’Assegno Unico
Il governo italiano, attraverso l’Assegno Unico, promuove il sostegno alle famiglie con figli. Pertanto, questo strumento riveste un ruolo molto importante per il benessere della collettività. L’importo iniziale era pari a 175 euro per figlio.
Attualmente, a seguito di rivalutazioni e adeguamenti, ha raggiunto un valore di 199,40 euro. È importante sottolineare che il beneficio economico per i figli viene erogato anche in assenza dell’indicatore ISEE, seppur in misura minima.
Tuttavia, per ottenere l’importo massimo è necessario possedere un ISEE compreso tra 15.000 e 17.090,61 euro. Gli adeguamenti applicati all’Assegno Unico Universale derivano dall’alto indice di inflazione registrato nel biennio successivo alla pandemia.
Certamente, con un’inflazione contenuta al 2%, l’aumento dell’incentivo per i figli sarà meno significativo e più contenuto.
Di quanto aumenteranno gli importi nel 2025?
Secondo quanto riportato da money.it, nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso aprile, l’indice di inflazione per il 2024 si attesta all’1,6%. In sintesi, questo indice di variazione sarà applicato al valore dell‘Assegno Unico e alle soglie ISEE.
Precisamente, per la rivalutazione dell’Assegno Unico viene applicato il tasso di inflazione accertato dall’ISTAT per l’anno in corso.
Ad oggi, il limite ISEE per ottenere l’importo massimo dell’assegno unico è pari a 17.090,61 euro.
Applicando la stima dell’inflazione all‘1,6%, la soglia ISEE salirebbe a 17.364,05 euro, con un aumento di circa 273 euro.
Il valore dell’importo minimo del contributo per i figli passerebbe da 45.574,96 euro a 46.304,15 euro, con un aumento di circa 730 euro rispetto ai limiti attuali.
Più soldi per ogni figlio nell’Assegno Unico: quali importi?
Per il 2025, gli importi dell’Assegno Unico oscillano tra un massimo di 202,59 euro e un minimo di 57,91 euro.
In base alle stime, tali valori dovrebbero aumentare rispettivamente da 199,40 a 202,59 euro e da 57 a 57,91 euro.
A quanto ammontano le maggiorazioni per il 2025?
Buone notizie anche sul fronte delle maggiorazioni: è confermato il 50% di aumento (con un massimo di 303,88 euro) per i figli sotto l’anno di età, o fino a 3 anni per le famiglie con almeno 3 figli.
Le maggiorazioni previste per il 2025 con i valori attuali includono diverse situazioni, come i figli successivi al secondo, i genitori che percepiscono reddito, le mamme sotto i 21 anni, e le varie forme di disabilità. I valori futuri sono così articolati:
- per i figli successivi al secondo: attualmente variano da 96,90 a 17,10 euro, nel 2025 raggiungeranno un massimo di 97,53 euro e un minimo di 17,37 euro;
- per entrambi i genitori che percepiscono reddito: attualmente fino a 34,10 euro, salirebbe a 34,65 euro;
- per le mamme sotto i 21 anni: attualmente fissate a 22,80 euro, aumenterebbero a 23,16 euro;
- per disabilità con non autosufficienza: attualmente a 119,16 euro, salirebbero a 121,07 euro;
- per disabilità grave: passerebbe da 108,20 euro a 109,93 euro;
- per disabilità media: da 96,90 euro a 98,45 euro;
- per figli maggiorenni: il valore dell’assegno unico salirà leggermente, passando dagli attuali 96,90 e 28,50 euro a 98,45 e 28,96 euro.