Il mondo della musica saluta un grande artista. Pino D’Angiò è morto a 71 anni. La notizia, la causa della morte e la memoria del suo percorso da cantautore, lasciano un enorme vuoto per i colleghi dello spettacolo e per tutti i cari che non erano ancora pronti a dirgli addio. Il cantante di “Ma quale Idea”, durante la serata cover di Sanremo 2024 si era esibito sul palco dell’Ariston con i Bnkr44, e aveva riempito il cuore di milioni di italiani. Le lacrime adesso, formano un unico cuore spezzato.
Pino D’Angiò, causa morte e malattia
In molti, tra fan, amici cari e spettatori di tutta Italia, già sapevano che a lungo d’Angiò ha combattuto per le sue condizioni di salute.
I suoi familiari hanno fatto sapere la causa della morte del cantante a Pompei:
“Purtroppo oggi papà ci ha lasciati, colpito da un grave malore che lo ha portato via nel giro di qualche settimana.”
E’ stato operato per sei volte alla gola, ha avuto due tumori polmonari, un arresto cardiaco e una trombosi agli arti inferiori. In totale ha lottato contro sette tumori. La sua situazione, sebbene non avesse mai perso la forza o l’entusiasmo per la musica, era già molto difficile. Una trombosi agli arti inferiori, un infarto e un arresto cardiaco.
Moglie e figli
Nel 1979 si è sposato con la moglie Maria Teresa e insieme, nel 1991 i due hanno avuto un figlio, Francesco.
Biografia e carriera musicale
Pino D’Angiò, è il nome d’arte di Giuseppe Chierchia. L’artista è nato a Pompei, 14 agosto del 1952. Ed è considerato uno degli iniziatori del rap italiano. È diventato famoso per i suoi brani pop corso degli anni Ottanta, in particolare con la già citata Ma quale idea, con cui ha toccato grandi record sia in Italia, che all’estero, specie in Spagna, dove è stato in vetta alle classifiche per intere settimane. Ha lavorato anche come attore, doppiatore, conduttore e produttore musicale.
Insieme a tanti altri artisti come Andrea Mingardi, Riccardo Fogli, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Mogol, ha fondato la Nazionale Italiana Cantanti, che ha messo insieme più di 40 milioni di euro in beneficenza dal 1981.
E’ morto Pino D’Angiò: un percorso artistico poliedrico
Nel 1990 è stato conduttore in spagnolo di Miss Universo in Venezuela e nel 1996 è stato concorrente al Festival del Teatro d’Autore di Liegi e all’inaugurazione della tv in digitale a Parigi.
Nel 2001 ha ricevuto un importante premio in America: il Rhythm & Soul Music Awards ed è stato l’ unico italiano a riceverlo.
Sappiamo che ha composto delle canzoni per Mina (la più celebre Ma chi è quello lì) e ha lavorato per la Rai, ha condotto programmi radio e tv. Ha partecipato anche a commedie musicali, cinema e ha doppiato film di Woody Allen.
Nel 1990, con il contributo di Bruno Sanchioni, ha prodotto “The Age of Love,” considerata poi la prima traccia di musica trance a livello internazionale, con ben 73 versioni e più di 20 milioni di copie vendute.
Tra il 1998 e il 2003 è stato anche molto attivo a teatro. Tra il 1990 e il 2022, le musiche da lui composte sono iniziate a diventare colonna sonora di diversi spot, tra cui Amazon, Movistar e Chanel.