Potrebbe non esserci nulla di accidentale dietro la morte del 76enne, Tonino Pirastru, investito da un furgone lo scorso 3 luglio a Liscia di Vacca, una frazione di Arzachena, in Sardegna. Questo è quanto riferiscono le indagini per omicidio volontario a carico del conducente, il 38enne Mario Masala.

Tragedia in Sardegna, investito un 76enne: spunta l’ipotesi di omicidio volontario

Continuano ad indagare i carabinieri della questura di Sassari sul presunto incidente stradale, accaduto lo scorso 3 luglio in viale Giovanni Maria Orecchioni, a Liscia di Vacca, nel nord-est della Sardegna. Nel fascicolo delle indagini, però, spunta l’ipotesi di omicidio volontario.

Infatti, stando a quanto appurato dagli inquirenti, non ci sarebbe nulla di casuale nella morte del 76enne, Tonino Pirastru, ucciso dal vicino di casa, Mario Masala, di 38 anni, che lo ha travolto con il suo furgone. Ipotesi che troverebbero, pare, una traccia di conferma nei cattivi rapporti fra la vittima e il guidatore.

Le indagini

Al momento, Mario Masala risulta essere l’unico indagato per il decesso dell’anziano vicino di casa. A sostenere la sua difesa gli avvocati Domenica Gala, del foro di Tempio Pausania, e Giancarlo Frongia, del foro di Sassari.

Coordina le indagini la pm Milena Aucone, della Procura di Tempio, affidate agli agenti della polizia stradale. Dopo i rilievi del caso, infatti, il medico legale, Francesco Serra, si occuperà dell’autopsia, il pomeriggio prossimo 8 luglio 2024, per stabilire le cause esatte del decesso.

Nel frattempo, gli inquirenti hanno accompagnato in questura il fratello e la compagna di Pirastru per ascoltare la loro testimonianza circa i rapporti fra vittima e indagato. I famigliari del 76enne, però, si sono rivolti ai legali Ezia Orecchioni e Elias Vacca per farsi rappresentare nel procedimento penale a carico di Masala.

Per omicidio volontario si indaga anche per il caso della morte di Alex Marangon, il dj veneto morto la notte fra sabato 29 e domenica 30 giugno 2024 a Vidor. Il giovane 25enne è scomparso dopo una festa all’Abbazia di Santa Bona, ma oggi, 6 luglio, la terribile notizia: secondo l’autopsia il ragazzo sarebbe stato picchiato e gettato nelle acque del fiume Piave.