“Volevamo di più e meritavamo di più ma sono sicuro che questa eredità sarà onorata”, così Cristiano Ronaldo dice addio al Portogallo e chiude il suo ultimo Europeo tra le tante polemiche e alcuni record negativi.
L’addio di Cristiano Ronaldo al Portogallo
Un addio conciso e chiaro quello di Cristiano Ronaldo al Portogallo: il 5 volte Pallone d’Oro saluta la sua Nazionale chiudendo Euro 2024 con la sconfitta ai rigori contro la Francia e dicendo addio all’ultimo trofeo possibile per il campione portoghese.
Mai stato di troppe parole, CR7. A poche ore dall’uscita all’Europeo in Germania contro la Nazionale francese l’attaccante ha voluto rilasciare alcune parole sui suoi canali social facendo emergere tutta la delusione ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile:
“Volevamo di più. Ci meritiamo di più. Per noi. Per ognuno di voi. Per il Portogallo.
Siamo grati per tutto ciò che ci avete dato e per tutto ciò che abbiamo raggiunto finora.
In campo e fuori, sono sicuro che questa eredità sarà onorata e continuerà a essere costruita. Insieme“.
Un saluto che, seppur conciso, comunica tante cose. Che Ronaldo volesse di più non è mai stato un mistero: il portoghese ha sempre puntato in alto nella sua carriera, dimostrando una mentalità vincente sia nei momenti vittoriosi che in quelli fatti di sconfitte.
Lo stesso attaccante, però, conclude il suo messaggio con un accento di speranza sull’eredità che lascia dopo aver portato a casa due trofei storici con la Nazionale portoghese nell’arco di 3 anni: prima l’Europeo in Francia nel 2016, poi la Nations League nel 2019.
Due competizioni che in un ciclo breve hanno portato il Portogallo sul tetto d’Europa: anni d’oro partiti già dal 2012 quando la Seleção è arrivata in semifinale giocandosi la partita fino in fondo contro la Spagna e uscendo ai calci di rigore.
Un finale che si è ripetuto contro la Francia e che ha portato all’eliminazione ai quarti di finale e che ha dichiarato anche la fine della carriera europea dell’attaccante portoghese, alla sua ultima competizione come affermato da lui stesso alcuni giorni prima.
Un ultimo Europeo tra polemiche e record negativi
Un ultimo Europeo, quello in Germania, che è stato vissuto all’insegna delle tante polemiche e di alcuni record negativi che hanno segnato l’edizione della coppa per il Portogallo e per lo stesso Cristiano Ronaldo.
L’attaccante è stato utilizzato spesso dal Ct Roberto Martinez nonostante la sua età avanzata e l’evidente calo di forma fisica che, però, non è stato considerato fattore fondamentale tanto da privarsene fino alle fasi finali della manifestazione.
Una scelta che, però, non ha evitato al Commissario Tecnico portoghese, come lo stesso Ronaldo, una pioggia di critiche sulla scelte degli schieramenti tecnici e tattici e che hanno portato ad alcuni record negativi.
Su tutti pesano i 0 gol da parte di Cristiano nei gol su azione nel torneo, mai prima d’ora il 5 volte Pallone d’Oro era rimasto così a secco a questo punto delle edizioni passate dimostrando un arrancamento evidente.
Poca lucidità che si è vista anche nel rigore sbagliato nei tempi supplementari contro la Slovenia: un’opportunità per il Portogallo che Ronaldo non ha saputo cogliere facendosi ipnotizzare dagli 11 metri dal portiere Oblak e mantenendo il risultato sullo 0-0 temporaneo fino ai calci di rigore dove l’attaccante si è fatto poi perdonare.
A rimarcare una carriera verso una fine sempre più inevitabile anche la perdita di alcuni record o l’aggancio da parte di talenti che hanno dimostrato di avere una potenziale carriera da vere stelle del calcio come Arda Guler.
Il trequartista del Real Madrid, di Nazionale turca, fin qui ha siglato 1 gol e 1 assist a soli 19 anni raggiungendo dei del calcio come Ronaldo e Rooney, unici ad aver assicurato questi numeri ancora da teenager.