La morte di atroce e disumana di Satnam Singh continua a indignare e a fare rumore. Proprio in onore del bracciante indiano, la Cgil di Maurizio Landini ha organizzato per oggi, 6 luglio 2024, una manifestazione contro il caporalato alla quale ha preso parte anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

I due si sono scagliati contro quelle misure che hanno favorito un sistema produttivo che vede i lavoratori sempre più sacrificabili in nome del profitto, annunciando le loro proposte per contrastare una deriva che fa carne da macello dei diritti.

Bracciante morto, oggi, 6 luglio 2024, a Latina la manifestazione della Cgil, Landini: “Abolire la Bossi-Fini”

‘Fermiamo un sistema di fare impresa che sfrutta e uccide’.

Questo il titolo della manifestazione che la Cgil ha organizzato oggi a Latina. Un nuovo, ennesimo segnale di vicinanza alla comunità dopo la morte vergognosa del bracciante indiano Satnam Singh, avvenuta lo scorso 19 giugno.

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini.

Ma anche un rilancio della lotta contro lo sfruttamento e i diritti calpestati dei lavoratori, come lasciava intendere il programma implicito proprio nello slogan della protesta di oggi. Questioni che vedono Maurizio Landini da sempre in prima linea, con il segretario generale della Cgil che è passato all’attacco già dalle prime parole pronunciate al suo arrivo a Latina, annunciando che quella di oggi è solo l’inizio di una protesta più ampia:

“Noi vogliamo con oggi aprire una vera e propria vertenza per sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro. Significa aprire una vertenza permanente in ogni luogo, su ogni posto di lavoro per dire basta e produrre un cambiamento”.

Il segretario Cgil contro la legge Bossi-Fini: “Assurda, va cancellata”

Una battaglia, dunque, che non si esaurirà nel giro di qualche settimana e che si pone obiettivi a lungo termine di pressione sul sistema politico al fine di rivoluzionare radicalmente un sistema del lavoro che, evidentemente, non funziona.

A partire da quella legge Bossi-Fini del 2002 che Landini ha definito “assurda” e che “va cancellata“, perché crea proprio quella clandestinità che dice di voler contrastare. Il segretario Cgil ha spiegato, infatti, come solo il 20% dei lavoratori che arrivano in Italia per lavorare ottengono il permesso di soggiorno, venendo quindi relegati a una marginalità economica, sociale ed esistenziale che produce sfruttamento e degrado.

Abolizione su cui, tra l’altro, si è già creata una convergenza con il Partito democratico di Elly Schlein la quale, sempre a Latina, aveva annunciato nei giorni scorsi un’iniziativa parlamentare contro la Bossi-Fini. Al suo posto, ha dichiarato ancora Landini, si dovrebbe istituire un meccanismo che riconosca automaticamente il permesso di soggiorno a chi cerca lavoro e a chi denuncia condizioni di sfruttamento.

Bracciante morto, alla manifestazione a Latina di oggi Conte e Landini chiedono più ispettori: “Pochi a causa dei tagli”

Altro intervento necessario per il segretario della Cgil è quello sugli ispettori chiamati a controllare che le imprese siano in regola per quanto riguarda la lotta al lavoro nero e al caporalato. Troppo pochi, ha accusato Landini, a causa dei continui tagli che li hanno interessati. E, su questo, non ha risparmiato un attacco diretto all’esecutivo, responsabile con le sue politiche di alimentare quel sistema che penalizza i lavoratori a favore dei datori di lavoro:

“Se sei il governo che fa i condoni fiscali, che permette l’evasione fiscale e contributiva, è chiaro che stai dando un messaggio che ognuno può continuare a fare quello che gli pare“.

Per Giuseppe Conte l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro “non è più rinviabile”

Proprio il governo ha annunciato l’ingresso di 1500 nuovi ispettori. Un segnale, certo, ma che per Landini deve essere accompagnato da ben altro. Un pensiero condiviso anche da Giuseppe Conte, giunto anche lui a Latina quest’oggi, accompagnato da una delegazione del Movimento 5 Stelle.

Giuseppe Conte alla manifestazione di Latina contro il caporalato.

Al suo arrivo, Conte ha esordito con un’immediata provocazione al governo Meloni, accusandolo di non aver fatto nulla contro gli insediamenti abusivi nei campi, nonostante i 200 milioni stanziati dal Pnrr.

Poi il presidente dei Cinquestelle è tornato alla carica per quanto riguarda il reato di omicidio sul lavoro, che la morte di Satnam Singh, con il suo datore di lavoro che lo “ha lasciato morire, ha reso “non più rinviabile“.