Cosa succede se non si onora il canone del leasing immobiliare? Si tratta di un’agevolazione fiscale introdotta con la manovra di Bilancio del 2016 ed è destinata a tutti coloro che desiderano acquistare un immobile da utilizzare come prima casa.
Il Leasing immobiliare non è altro che una soluzione alternativa e più vantaggiosa rispetto all’istanza di finanziamento di medio-lungo termine. Questa soluzione prevede il pagamento di un canone per l’acquisto una casa, ma differisce dal mutuo ipotecario. Il contratto di leasing immobiliare si sottoscrive tra il proprietario del bene immobiliare e la società di leasing che richiede al proprietario il pagamento di un canone di locazione per un lasso di tempo previsto dal contratto. Alla fine del termine stabilito nel contratto di leasing, il proprietario può decidere se riscattare la proprietà pagando il prezzo o se rinunciare al riscatto.
Leasing immobiliare: cosa succede se non si paga il canone?
Se si sottoscrive un contratto di leasing immobiliare e non si riesce a pagare le rate in maniera puntuale, si rischia di essere sfrattati dal bene immobiliare come nel caso di contratti di affitto morosi. La società di leasing torna ad essere proprietaria del bene immobiliare e rimetterà in vendita la casa.
La società dovrà provvedere al pagamento delle rate condominiali non pagate. La società di leasing immobiliare di occuperà di controllare che sussistano tutti i requisiti per provvedere alla sottoscrizione del contratto e verificherà anche la situazione debitoria del soggetto istante.
Leasing immobiliare: quali sono i requisiti necessari?
Per beneficiare dei vantaggi derivanti dalla sottoscrizione del contratto di leasing immobiliare è necessario essere in possesso di determinati requisiti: non essere proprietari di alcuna abitazione principale, avere un reddito complessivo inferiore ai 55mila euro, l’immobile deve appartenere alle categorie catastali: A/1 – A/8 – A/9.
Leasing immobiliare: quali sono i vantaggi?
Il contratto di leasing immobiliare agevola tutti coloro che non vogliono stipulare un mutuo a medio-lungo termine. Chi sottoscrive un contratto di leasing stabilisce un lasso di tempo ed un prezzo di vendita del bene immobiliare e alla conclusione del contratto è libero di riscattare l’immobile o di non riscattare l’immobile. I canoni possono essere detratti. Il contratto di leasing può essere richiesto per una cifra superiore in modo tale da avere denaro a disposizione. A differenza dei mutui con gli intermediari bancari, che richiedono di un anticipo del dieci, venti e trenta percento, per accedere al contratto di leasing non è necessario alcun anticipo e viene erogato il finanziamento del 100% del valore del bene immobiliare.
In fase di contratto di leasing immobiliare vanno considerati i tassi dei canoni e l’ammontare da versare alla conclusione del contratto. Per gli under 35 anni il leasing immobiliare è un’agevolazione fiscale pensata per offrire vantaggi fiscali: detraibilità del 19 percento dei canoni di leasing fino ad un tetto massimo di 8mila euro all’anno, detraibilità del 19 percento pari al prezzo del riscatto fino ad un tetto massimo di 20mila euro all’anno, aliquota Iva ridotta pari al 4 percento se la società di leasing acquista l’immobile e imposta di registro pari all’1,5 percento del prezzo di acquisto. Chi ha a disposizione di poca liquidità ha la convenienza a sottoscrivere il contratto di leasing, che stabilisce la durata e l’importo dei canoni di locazione.
Chi stipula il contratto di leasing immobiliare dovrà pagare con cadenza periodica il canone stabilito, nel caso di sottoscrizione del mutuo, il massimo importo che viene concesso sarà tra i 70 e gli ottanta punti percentuali. Nel caso in cui si dovessero presentare difficoltà economiche sarà possibile richiedere la sospensione del pagamento canone di leasing. In base alle proprie esigenze finanziarie, le parti possono personalizzare il contratto di leasing immobiliare e stabilire liberamente il lasso di tempo dell’operazione finanziaria e l’importo del canone periodico.