L’auspicio è migliorare il record di medaglie di Tokyo 2020: dal presidente del CONI Giovanni Malagò a quello della Federazione Ciclistica Italiana (FCI), Cordiano Dagnoni, per finire al presidente del Comitato Internazionale Paralimpico (CIP), Luca Pancalli, è tutto un susseguirsi di dichiarazioni di fiducia per gli atleti e le atlete che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Alla presentazione presso il Salone d’onore del CONI di oggi 5 luglio 2024 erano presenti le delegazioni degli sportivi olimpici e paralimpici, con una sola aspettativa: “Attendono tutti l’Italia, ma siamo sicuri di aver fatto il nostro dovere“.
Il presidente del CONI Giovanni Malagò è pronto per le Olimpiadi di Parigi 2024: “Aspettano tutti l’Italia al varco”
Parigi 2024 si avvicina e si “respira aria olimpica“. Parole e musica di Giovanni Malagò, il presidente del CONI presente oggi 5 luglio 2024 al Salone d’onore per fare gli auguri e presentare le squadre olimpica e paralimpica: Tokyo 2020 è ancora presente nella memoria di molti e le medaglie conquistate (anche alle Paralimpiadi) mostrano il buon lavoro svolto dalle varie federazioni.
Sia Malagò che i presenti al Salone d’onore sono concordi nel ritenere le Olimpiadi giapponesi come un momento in cui l’asticella delle aspettative e delle prestazioni è stata posta ad un livello molto alto. Non ci deve esser pressione comunque sulle atlete e sugli atleti italiani: CONI e federazioni hanno lavorato duramente per metterli nelle condizioni di gareggiare al meglio.
Ma le aspettative per la delegazione italiana quali sono? Malagò sposa la pressione sugli altri paesi partecipanti ad Olimpiadi e Paralimpiadi, visto che devono confermarsi dopo gli exploit degli anni passati:
L’obiettivo è ripetere Tokyo e possibilmente migliorare il record: è complicatissimo, ma il traguardo è questo… Ci rendiamo conto che ci sono meno atleti qualificati nel mondo e c’è sempre maggior competizione. Ci sono sempre più paesi che portano via medaglie a quelli che hanno fatto risultati nella storia, ma questi 3 anni ci hanno messo in condizione di essere competitivi.
Pancalli (Comitato Internazionale Paralimpico): “Sicuri di aver fatto il nostro dovere” e Dagnoni (Presidente federazione ciclistica italiana): “La speranza è di superare i risultati di Tokyo”
La presentazione di oggi, come accennato, coinvolgeva anche la squadra paralimpica, che dovrà tenere alta la bandiera dei risultati sportivi italiani alle Paralimpiadi parigine. Un evento, questo, che arriva a 3 anni di distanza di quelli di Tokyo, dove pure la delegazione azzurra si è ben comportata (14 ori, 29 argenti e 26 bronzi).
Gli atleti e le atlete italiane sono ben consapevoli del compito che spetta loro e anche il presidente del Comitato Internazionale Paralimpico (CIP), Luca Pancalli, si aspetta grandi risultati. Nelle sue parole non c’è pressione, ma la sicurezza che tutto è stato preparato al meglio affinché la spedizione azzurra funzioni al meglio:
Sono consapevole che bisogna arrivare all’appuntamento nel miglior modo possibile e un risultato lo abbiamo già ottenuto: presumibilmente saremo la delegazione più ampia di sempre, con un leggero vantaggio delle atlete rispetto agli atleti. Saremo presenti su 17 discipline sulle 22 previste dal programma. Le aspettative? Se io confronto la speranza di Parigi con il risultato di Tokyo l’asticella lì è stata alzata tantissimo. E’ un’impresa ardua, ma l’importante è che tutti abbiano fatto il meglio.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana (FCI), Cordiano Dagnoni, che nella presentazione di oggi ha ringraziato il CONI per il prezioso supporto fornito alla sua disciplina. L’Italia sarà presente in tutte le discipline con 36 atleti: 12 parteciperanno alle Paralimpiadi. I 24 che gareggeranno alle Olimpiadi saranno poi divisi per le prove olimpiche di strada, pista, mountain bike e BMX racing.
Dagnoni auspica un grande risultato a Parigi 2024, considerando (come detto dallo stesso Pancalli e da Malagò) che Tokyo 2020 ha rappresentato uno step storico per le delegazioni olimpiche italiane:
Arriviamo a Parigi con la consapevolezza di affrontare un impegno con la responsabilità di aver vinto medaglie importanti sia olimpiche che paralimpiche. L’auspicio è quello di poter aumentare il nostro contributo al medagliere. E’ stato un percorso di avvicinamento molto intenso, con scrupolo e tanto impegno anche nella fase di ricerca e sviluppo, le quali rappresentano tutti dettagli che in questo settore possono fare la differenza. C’è la consapevolezza di aver lavorato bene e portato gli atleti nelle migliori condizioni, c’è serenità nell’affrontare questo impegno.