Android e Google: un possibile rimborso per i consumatori per contestazioni su abuso di potere. Negli ultimi giorni sono circolate online notizie su un possibile rimborso da parte di Google. Uno dei colossi del web, da tempo al centro di polemiche e controversie per il suo ampliamento nel settore tecnologico, ha adottato comportamenti che hanno spesso attirato l’attenzione, portando in discussione un possibile abuso di potere e violazioni delle leggi antitrust.

Nello specifico, nel corso degli anni, Google è stato oggetto di multe significative sia in Europa che negli Stati Uniti, dovute all’applicazione di pratiche commerciali ritenute scorrette e anticoncorrenziali. Tuttavia, negli ultimi giorni è circolata in rete la possibilità di ottenere un rimborso da Google per gli utenti Android.

 Android e Google: un nuovo rimborso in vista per gli utenti

Una delle cause legali più importanti, intentata circa quattro anni fa dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, ha accusato Google di abuso di potere in merito all’accesso dei consumatori alle app sui dispositivi mobili, in particolare quelli con sistema operativo Android.

Secondo quanto riportato da money.it, la controversia era incentrata sull’obbligo imposto agli sviluppatori di utilizzare quasi esclusivamente il sistema di pagamento di Google per le transazioni all’interno delle app scaricate dal Play Store, con l’applicazione di commissioni che variavano dal 15 al 30 per cento.

Modifiche alle politiche di Google: la causa di Epic Games e le sue conseguenze

Nel 2021, Epic Games, nota azienda produttrice di videogiochi, ha intentato una causa contro Google per motivi pressoché identici a quelli sopra elencati, ovvero l’applicazione di commissioni sul Play Store.

Nel 2023, la giuria statunitense ha riconosciuto le accuse di violazione delle leggi antitrust promosse nei confronti del colosso del web.

In risposta, Google ha implementato nuove modifiche alle politiche, applicando una rimodulazione in ribasso delle commissioni sulle transazioni. Attualmente, le commissioni oscillano tra l’11% e il 26%.

Inoltre, ha previsto l’opzione per gli sviluppatori di utilizzare prezzi diversi all’interno delle proprie app, bypassando l’autorizzazione preventiva di Google.

A seguito di questa variazione, è stata applicata una sanzione di oltre 630 milioni di dollari a Google.

I giudici ritengono che questo sia l’importo da distribuire ai consumatori che hanno subito maggiormente gli effetti delle politiche contestate al colosso del web.

In particolare, 70 milioni di dollari saranno destinati a un fondo statunitense. Si tratta di un rimborso dovuto all’applicazione di commissioni sul Play Store non conformi alle leggi antitrust.

Chi avrà diritto al rimborso da Google?

Secondo la sentenza, i consumatori che hanno effettuato acquisti sul Play Store tra il 16 agosto 2016 e il 30 settembre 2023 hanno diritto a un rimborso.

L’importo minimo del rimborso è di 2 dollari, ma può variare in base alle specifiche transazioni. I consumatori interessati non dovranno presentare alcuna domanda, in quanto il rimborso verrà erogato automaticamente.

I clienti che rientrano nei requisiti previsti dalla sentenza riceveranno una comunicazione via email con le opzioni disponibili per ricevere il rimborso.

Le modalità di erogazione del rimborso possono essere due:

  • accredito sul Play Store: il rimborso verrà aggiunto al credito del tuo account Play Store;
  • accredito su carta di pagamento: il rimborso verrà versato sulla carta di pagamento utilizzata per l’acquisto.

Le diverse controversie legali hanno spinto Google ad apportare diverse modifiche alle proprie politiche. Si tratta di passi importanti intrapresi dall’azienda per conformarsi alle leggi antitrust, migliorare le condizioni per sviluppatori e consumatori e garantire una maggiore trasparenza per i clienti che utilizzano il Play Store.