Non è più un mistero che Chiesa sia fuori dal progetto, la Juventus e il suo Direttore Tecnico Giuntoli sono a lavoro per cercare un degno sostituto che possa ambientarsi a Torino e migliorare il livello della squadra: tra tutte, l’idea che stuzzica di più la dirigenza bianconera è Sancho.

Con Chiesa fuori dal progetto Giuntoli cerca il sostituto

Con Federico Chiesa fuori dal progetto la Juventus valuta il sostituto da inserire, Giuntoli e Thiago Motta sono a lavoro per individuare il profilo adeguato tra giocatori già presenti in rosa e ipotesi di acquisti sostenibili.

Vendere ora e subito, è questo il diktat emerso dalle ultime tendenze in casa Juventus: il contratto di Chiesa scadrà nel 2025, motivo in più per spingere la società a monetizzare in questa finestra di mercato estiva.

Qualora, infatti, si dovesse arrivare a quella invernale non solo sarebbe più difficile permettere al ragazzo di partire e cambiare progetto in corsa ma anche riuscire a guadagnare una cifra anche solo vicina ad una ritenuta giusta.

La Juventus nel 2022 ha investito ben 60 milioni per portare l’esterno d’attacco in bianconero dalla Fiorentina, cifra attualmente impossibile da pareggiare ma che Giuntoli non vorrebbe del tutto perdere nella vendita.

Per questo motivo la dirigenza valuta il cartellino intorno ai 20/25 milioni di euro compresi bonus: una somma non impossibile per le casse delle squadre sia italiane che estere e che potrebbe realmente spingere qualche pretendente a farsi avanti.

La Roma, su tutte, ha espresso interesse dato dalla spinta di Daniele De Rossi suo grande estimatore: l’allenatore lo vorrebbe nella capitale ma i giallorossi attualmente non dispongono di tale cifra e per questo motivo dovranno prima monetizzare.

Difficile che, sponda Torino, Chiesa e Thiago Motta riescano a ricucire: nessuno strappo caratteriale, la scelta del nuovo tecnico bianconero è puramente progettuale e ha voluto chiarirlo da subito così da permettere al ragazzo di valutare le giuste alternative.

Tutte le alternative vagliate dalla dirigenza bianconera

La Juventus, intanto, sta sondando le occasioni di mercato adatte al nuovo progetto così da non farsi trovare impreparata qualora Chiesa dovesse trovare una soluzione e dovesse partire da qui a poche settimane.

Nonostante la partenza probabile dell’esterno azzurro restano in casa Juventus due talenti cristallini come Soulé e Yildiz: il primo 21enne e il secondo 19enne son due promesse del calcio futuro pronte a fare il salto di qualità. Difficile che i bianconeri possano puntare su entrambi, ma è certo che uno dei due rimarrà a Torino e Giuntoli sembrerebbe più disposto a tenere il turco dopo le ottime cose fatte vedere anche all’Europeo.

Su tutti stuzzica l’idea di portare Sancho a Torino: il talento inglese ha soli 24 anni ma ha già dimostrato in più occasioni il suo valore, non ultima la finale di Champions League giocata a testa alta contro un Real Madrid stellare.

La sua ultima esperienza al Borussia Dortmund ha significato non soltanto un ritorno romantico ma anche un fuoco che si è riacceso dopo il periodo buio al Manchester United: lì, complice anche il mancato feeling con Ten Hag, l’esterno ha vissuto una vera e propria involuzione che lo ha portato ad essere messo fuori rosa.

Con il prestito al Borussia qualcosa si è riacceso e il giocatore ha dato prova di essere ancora quello di una volta, per questo la Juventus vorrebbe provare a imbastire i primi contatti con l’entourage del giocatore inglese.

Intanto lo United ha chiarito che non resterà a Manchester, la società ha la volontà di cederlo e ha aperto alla Juventus con una certa flessibilità: il club inglese, infatti, avrebbe accettato alla formula del prestito con obbligo di riscatto, anche se si dovrà lavorare sul bilanciamento delle cifre.

L’ostacolo più alto resta l’ingaggio: Sancho dai Red Devils percepisce uno stipendio intorno ai 10 milioni di euro netti a stagione, una somma sproporzionata che la società bianconera non potrebbe mai promettere al calciatore. Per questo motivo Giuntoli tenterà di mettersi in contatto e di limare la distanza tra domanda e offerta per portare l’esterno a Torino.