Quando esce Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio in streaming su Netflix? Solo pochi minuti fa la famosa piattaforma di streaming ha annunciato che la docuserie sviluppata e diretta da Gianluca Neri, scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, e prodotta da Quarantadue, arriverà nei prossimi giorni.

Il lavoro di documentazione è cominciato già nel 2017, quasi quattro anni prima dell’uscita di SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano che ha in comune con questo progetto gli autori. Questi avevano già cominciato a delineare la struttura della docuserie nel 2021. Per la creazione di questo prodotto è stato attuato uno studio certosino di tutti i 60 faldoni (60mila pagine, oltre a centinaia di gigabyte di foto, audio e video) dei documenti che fanno parte dell’inchiesta. In tutto sono migliaia di ore di materiale video visionato, che è stato poi sintetizzato in 118 minuti di reperti, recuperati da venti archivi diversi e integrati come parte fondamentale della storia.

Quando esce Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio in streaming? Il trailer

La data da segnare sul calendario è quella di martedì 16 luglio 2024, quando Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio arriverà in streaming su Netflix. Un caso che ha sconvolto l’opinione pubblica e cambiato per sempre il nostro Paese che sicuramente farà molto discutere.

Prima di raccontarvi nel dettaglio cosa vedremo in questo prodotto, vi ricordiamo che per abbonarsi a Netflix c’è il Piano Basic con pubblicità al costo di 5,49 euro al mese, il Piano Basic senza pubblicità al costo di 7,99 euro al mese, il Piano Standard al prezzo di 12,99 euro al mese ed il Piano Premium con una spesa di 17,99 euro al mese.

Questo docu film ripercorre in cinque episodi la tragica vicenda di Yara Gambirasio, scomparsa a soli 13 anni la sera del 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra (Bergamo) mentre percorre i 700 metri che separano casa sua dalla palestra in cui pratica ginnastica ritmica. Yara viene trovata morta tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. La docuserie parte dall’indagine sulla scomparsa della giovane fino all’arresto di Massimo Bossetti. Il lungo processo investigativo e giudiziario rende noti alcuni segreti che riguardano alcuni legami familiari della famiglia Bossetti. Attraverso testimonianze, interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla moglie Marita Comi), ricostruzioni capiremo meglio cos’è successo in tutti questi anni e se l’eco mediatico che ha avuto questo caso ha influito anche sul risultato del processo. Ecco il trailer ufficiale:

Caso Yara, Massimo Bossetti a 10 anni dall’arresto

Da tanto tempo aspetto questo momento“, dice Massimo Bossetti nel trailer della docu serie. Ricordiamo che Bossetti è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara con movente di tipo sessuale.

Ad incastrarlo, le tracce di DNA rinvenute sui reperti sequestrati sul luogo del delitto. Reperti che gli avvocati dell’uomo, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno da poco potuto visionare e che ora puntano ad analizzare per chiedere la revisione del processo.

Eh sì, perché l’ex muratore di Mapello si è sempre dichiarato innocente, sostenendo di essere vittima di un errore giudiziario. A 10 anni dal suo arresto, attraverso l’avvocato Salvagni, ha dichiarato a “Crimini e criminologia” su Cusano Italia Tv di essere “molto fiducioso per una revisione del processo” a suo carico: “Spero che mi possa essere data finalmente la possibilità di far analizzare i reperti rimasti per dimostrare che non ho ucciso io Yara e che quel Dna non è il mio“.

Secondo l’avvocato, analizzandoli di nuovo i test del DNA si potrebbe arrivare a risultati diversi. L’esempio che ha fatto è quello delle scarpe: secondo l’accusa, Yara è stata uccisa a Chignolo d’Isola, dove il suo corpo è rimasto per tre mesi all’aperto prima di essere ritrovato. I calzini erano sporchi, mentre le scarpe pulite. Forse sono state messe successivamente?