Dal 25 al 27 giugno 2024, Termometro Politico ha condotto un sondaggio commissionato da True Data, volto a capire le intenzioni di voto degli italiani in vista delle prossime elezioni politiche. Questo sondaggio ha utilizzato la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) per raccogliere dati da un campione rappresentativo di 3200 italiani aventi diritto di voto. Il margine di errore è del ±3%.
Il sondaggio ha utilizzato un campione probabilistico rappresentativo della popolazione italiana per sesso, età, area geografica e condizione professionale, basandosi sui dati ISTAT 2022. Le interviste sono state condotte online, con una ponderazione dei dati per riportarli alle proporzioni presenti nell’universo di riferimento. La consistenza numerica del campione intervistato è di 3200 casi, con un 4% di indecisi o astenuti dichiarati.
Sondaggio Termometro Politico post europee: intenzioni di voto
Alla domanda “Cosa voterebbe se domani ci fossero le elezioni politiche?“, le risposte degli intervistati sono state le seguenti:
- Fratelli d’Italia: 29,6%;
- Partito Democratico (PD): 24,2%;
- Forza Italia e Noi Moderati: 9,6%;
- Movimento 5 Stelle (M5S): 9,4%;
- Lega: 8,7%;
- Alleanza Verdi Sinistra: 7,2%;
- Azione: 3,1%;
- Pace Terra Dignità: 2,1%;
- Italia Viva: 2,0%;
- Più Europa: 1,5%;
- Libertà: 1,1%;
- Altri: 1,5%.
La fiducia nel presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Un altro quesito del sondaggio riguardava la fiducia nel Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Le risposte si sono distribuite come segue:
- Molto: 25,0%;
- Abbastanza: 15,9%;
- Poco: 11,4%;
- Per nulla: 47,1%;
- Non so/preferisco non rispondere: 0,6%.
Sondaggio Termometro Politico fine giugno 2024: l’opinione su Julian Assange
Il sondaggio ha anche esplorato l’opinione degli italiani sulla liberazione di Julian Assange, che si è dichiarato colpevole ed è stato rilasciato dopo aver scontato la pena comminata. Le risposte sono state le seguenti:
- È un errore, ha messo in pericolo molte vite e avrebbe dovuto essere condannato in modo più severo: 7,5%;
- L’accordo dimostra che non c’era nessuna persecuzione e che i Paesi Occidentali non si comportano con la stampa come Russia o Cina: 16,6%;
- Mi sembra un buon compromesso, anche se tardivo, che premia l’opinione pubblica che si è battuta per il rilascio di un giornalista coraggioso: 29,9%;
- È comunque un abuso, Assange, pur innocente, è stato costretto a dichiararsi colpevole sotto minaccia di una condanna grave, è stato un ricatto: 34,6%;
- Non so/non intendo rispondere: 11,4%.
Le opinioni sulle occupazioni abusive di immobili sfitti
Alla domanda riguardante le occupazioni abusive di immobili sfitti, gli intervistati hanno risposto così:
- Se sono case realmente vuote è giustificato, in Italia trovare un alloggio è impossibile per molti, ed è giusto sensibilizzare le autorità su questa emergenza: 9,3%;
- Sono giustificate se a occupare sono persone veramente indigenti e in emergenza, come famiglie con bambini: 8,0%;
- Sono contrario, ma penso siano comprensibili se si tratta di immobili non privati, ma di edilizia pubblica, vuoti e abbandonati dallo Stato: 23,0%;
- Sono inaccettabili, la violazione della proprietà privata e della legge è un grave precedente, a rimetterci sono i più deboli cui spetterebbe una casa: 58,2%;
- Non so/non intendo rispondere: 1,5%.
Sondaggio Termometro Politico: limitazioni sugli affitti brevi nei centri delle città turistiche
Limitazioni sugli Affitti Brevi nelle Città Turistiche
Il sondaggio ha indagato anche l’opinione degli italiani sulla limitazione degli affitti brevi nei centri delle città turistiche, soprattutto dopo il recente caso Barcellona. Le risposte sono state le seguenti:
- Sì, andrebbero vietati come a Barcellona e New York. Creano carenza di alloggi e aumento incontrollato dei prezzi: 24,1%;
- Sì, anche se prima utilizzerei la leva fiscale, con tasse più alte per le case vuote o affittate meno di 30 giorni e divieti di affittare molti appartamenti: 24,7%;
- No, molti proprietari perderebbero entrate indispensabili. Vanno usati altri strumenti, come la tassa di soggiorno o il ticket di ingresso in città: 11,1%;
- No, sarebbe una violazione del diritto di utilizzo della proprietà privata, diminuirebbe l’offerta e aumenterebbe i costi per i turisti meno abbienti: 30,9%;
- Non so/non intendo rispondere: 9,2%.
La necessità dei Pride in Italia
Infine, il sondaggio ha chiesto agli italiani se ritengono che i Pride abbiano ancora ragione d’essere in Italia. Le risposte sono state:
- Sì, l’Italia è tra i Paesi avanzati più omofobi ed è necessario che le persone LGBT manifestino come meglio credono per chiedere rispetto: 22,9%;
- Sì, dopo tutto in molti luoghi si sono trasformati in un evento annuale di festa che coinvolge i cittadini, non solo le persone LGBT: 19,8%;
- No, non ci sono più le discriminazioni di un tempo, non vedo il motivo di manifestazioni così esibizioniste che non rappresentano veramente le persone LGBT: 29,8%;
- No, e non hanno mai avuto senso. Queste manifestazioni pubbliche dovrebbero essere proibite per una questione di decoro, se vogliono celebrare lo facciano in privato: 24,0%;
- Non so/non intendo rispondere: 3,5%.