Si chiama Gianluca Molinaro ed ha 53 anni l’uomo che attorno alle 14 di ieri, 4 luglio 2024, ha raggiunto l’ex Manuela Petrangeli in strada e le ha sparato con un fucile a canne mozze dalla sua auto, una Smart, su via degli Orseolo, in zona Portuense, a Roma. Stando a quanto emerso finora, avrebbe già confessato: nelle prossime ore, interrogato, dovrà fare chiarezza sul movente.
Chi è Gianluca Molinaro, l’uomo che ha ucciso l’ex Manuela Petrangeli a Roma
Operatore sociosanitario di professione, l’uomo, di 53, sarebbe anche un appassionato di sport. Da Manuela Petrangeli si era separato tre anni fa; prima aveva frequentato un’altra donna, Debora Notari, che lo aveva denunciato per maltrattamenti.
Sarebbe stata proprio lei a convincerlo a costituirsi: dopo aver sparato alla fisioterapista di 51 anni su via degli Orseolo – dove la donna si apprestava a salire in auto per andare a prendere il figlio di 9 anni dai nonni dopo l’uscita dal lavoro nella vicina clinica Villa Sandra – lui l’avrebbe chiamata per confessarle ciò che aveva fatto.
Era ubriaco, biascicava. Mi ha detto che aveva sparato, che l’aveva uccisa. Non capivo, non ci volevo credere. Non riuscivo ad alzarmi. Quindi gli ho chiesto dove fosse, ha detto che era in macchina a Selva Candida, che voleva ammazzarsi. Ma io sapevo che non lo avrebbe mai fatto. E ho fatto quello che avrebbero fatto tutti: gli ho detto di andare dai carabinieri, che tutto si sarebbe risolto, che tanto lo avrebbero preso e che sarei andata a trovarlo con nostra figlia, anche se non lo pensavo. Non so nemmeno come ho fatto a convincerlo, ma ci sono riuscita,
ha raccontato all’Adnkronos, spiegando che era da molto tempo che non lo sentiva e che, da ciò che sapeva, in carcere (dove avrebbe trascorso un paio di mesi) aveva seguito dei percorsi di “recupero”. Nessuno si aspettava che potesse arrivare a tanto: le colleghe della vittima, intercettate dai giornalisti poco dopo i fatti, avevano detto sempre all’Adnkronos che lei “non aveva mai parlato (loro, ndr) di liti o situazioni difficili“.
La ricostruzione del femminicidio
Ieri, attorno alle 14, la tragedia: Molinaro avrebbe aspettato che Petrangeli uscisse dal lavoro e che si dirigesse, insieme a dei colleghi, a prendere l’auto che aveva parcheggiato su via degli Orseolo, a pochi passi dalla casa di cura. Poi le si sarebbe accostato e, restando a bordo della sua Smart, l’avrebbe presa di mira con un fucile.
La donna, spaventata, avrebbe tentato di mettersi in salvo, venendo comunque raggiunta da almeno un proiettile in strada. A quel punto Molinaro sarebbe ripartito e avrebbe telefonato all’ex, recandosi, subito dopo, dai carabinieri. Intanto tra chi aveva assistito alla scena qualcuno avrebbe allertato i soccorsi: arrivati sul posto, non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso della 51enne.
Sembra che fosse in un periodo sereno della sua vita; che da poco avesse firmato un contratto a tempo indeterminato come fisioterapista e che, prima di morire, avesse telefonato al figlio per avvisarlo che di lì a breve lo avrebbe raggiunto per riportarlo a casa. “Amore, sto arrivando da te”, gli avrebbe detto. Invece è stata uccisa.
Proprio al bambino si è rivolto il sindaco Roberto Gualtieri dopo aver appreso la notizia. “Roma si stringe al dolore della sua famiglia e abbraccia con amore suo figlio”, ha scritto sui social. E ha poi ricordato l’importanza dell'”educazione al rispetto, al dialogo e alla parità di genere” in una società in cui putroppo, i femminicidi, sono ormai all’ordine del giorno.