È stata Donatella Di Pietrantonio a vincere il Premio Strega 2024 con 189 voti per il romanzo “L’età fragile”. Dietro di lei, al secondo posto, Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), 143 voti e al terzo Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), 138 voti. Donatella Di Pietrantonio, già data per favorita, aveva vinto lo Strega Giovani 2024. Nel suo libro la scrittrice ha affrontato anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 in Abruzzo, la sua terra. Andiamo però meglio a scoprire chi è Donatella Di Pietrantonio.  

Chi è Donatella Di Pietrantonio, età e carriera 

Nata ad Arsita in provincia di Teramo il 5 gennaio 1962, età 62 anni, Donatella Di Pietrantonio si è laureata in Odontoiatria nell’Università a Penne, in provincia di Pescara, dove ha esercitato la professione di dentista pediatrica. Il suo esordio come scrittrice avviene nel 2011 con il romanzo “Mia madre è un fiume”, ambientato nella sua terra natale.

In questo romanzo, Donatella affronta una malattia delicata, la demenza senile. Protagonista del romanzo è una donna anziana che mostra i primi segnali di demenza. Anche se la memoria la sta abbandonando, la figlia è pronta ad aiutarla ricostruendo la sua storia in modo che nulla vada perso. Allo stesso tempo la malattia diventa l’occasione per madre e figlia per ritrovarsi, ancora più forti di prima. Nello stesso anno, Donatella pubblica il racconto “Lo sfregio” sulla rivista Granta Italia di Rizzoli.  

I libri 

Nel 2013 Donatella pubblica il suo secondo romanzo, “Bella mia”, dedicato e ambientato all’Aquila. L’opera, influenzata dalla tragedia del terremoto del 2009, è stata candidata al Premio Strega e ha vinto il Premio Brancati. Nel 2017 pubblica il suo capolavoro, “L’arminuta”, anche questo ambientato in Abruzzo. Un’opera che vince molti premi tra cui il Premio Campiello, il Premio Napoli e il Premio Alassio. È stato tradotto in 25 paesi trasformandosi in un vero e proprio bestseller da cui è stato tratto anche un adattamento cinematografico con l’attrice Vanessa Scalera diretto da Giuseppe Bonito.

Il libro approfondisce il rapporto madre-figlio nei suoi tratti più patologici. Ne “L’arminuta” una ragazzina di tredici anni viene restituita ad una famiglia che lei non sapeva di avere. La sua vita è devastata in quanto si trova catapultata in una realtà diversa da quella a cui apparteneva. Nel 2017 Donatella Di Pietrantonio è stata insignita dell’Ordine della Minerva dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti. 

Nel 2020 pubblica il romanzo “Borgo Sud” sempre ambientato in Abruzzo. Anche in questo caso i personaggi femminili sono al centro della storia, costretti a fare i conti con il proprio passato e con le loro radici. L’opera era stata selezionata per partecipare all’edizione 2021 del Premio Strega e si era classificata al secondo posto.

Quest’anno ha trionfato al Premio Strega con il romanzo “L’età fragile”. Il romanzo, pubblicato dalla casa editrice Einaudi, parla di una donna impegnata a ricostruire il rapporto con la figlia di vent’anni durante il periodo del lockdown. Subito dopo l’annuncio della vittoria, Di Pietrantonio ha pronunciato parole cariche di significato e impegno: 

“Voglio solo promettere che userò le mie voci scritta e orale in difesa dei diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi trovo non più scontati”.  

Marito e figli 

Donatella Di Pietrantonio è molto riservata. Di lei si sa che è sposata e che ha un figlio ma non si conoscono ulteriori dettagli. Per via della sua riservatezza, in molti la paragonano alla scrittrice Elena Ferrante. Qualche notizia è uscita dal padre che in un’intervista aveva dichiarato che aveva sempre amato i libri, che aveva ereditato il carattere dalla madre e che era stata sempre una bambina vivace.