Esultano i Laburisti del nuovo premier Keir Starmer. Il partito di centrosinistra ha conquistato una maggioranza assoluta storica con 405 seggi nelle elezioni generali in Inghilterra tenutesi ieri 4 luglio 2024, crollano i Tory che perdono più di 200 posti e registrano il peggior risultato della loro storia.

Sorpresa Reform UK, il movimento di destra radicale guidato da Nigel Farage – la ‘mente’ dietro la Brexit – è riuscito a entrare nel Parlamento inglese. Appena sono stati resi noti i risultati, l’ormai ex premier Sunak si è congratulato con il leader laburista Starmer ed ha ammesso la schiacciante sconfitta. Oggi il primo ministro lascerà il numero 10 di Downing Street.

Elezioni in Inghilterra 2024: i risultati

Una vittoria preannunciata e schiacciante quella ottenuta dal Partito Laburista nella giornata di ieri. Il centrosinistra è riuscito a conquistare almeno 405 posti su 650 del Parlamento inglese e nelle prossime ore sarà ufficiale il passaggio di consegne dal premier Rishi Sunak al leader dei Labour Keir Starmer. Quella registrata nella giornata di ieri potrebbe essere la vittoria più ampia nella storia del centrosinistra inglese. Il nuovo premier ha ribadito durante un discorso:

Ce l’abbiamo fatta, il cambiamento inizia ora. Ci sono voluti quattro anni e mezzo per ricostruire il Partito Laburista

Elezioni da record anche per i Tory ma in negativo. I Conservatori, colpiti da scandali interni al proprio partito e accusati per politiche impopolari negli ultimi anni, perdono quasi 250 seggi arrivando a quota 115. Sono cresciuti invece i Liberaldemocratici, capaci di confermarsi come terza forza del Paese con 57 seggi. Il leader dei Tory si è scusato con i suoi elettori:

“Il partito laburista ha vinto queste elezioni generali e ho chiamato Sir Keir Starmer per congratularmi con lui per la sua vittoria. Oggi, il potere cambierà mano in modo pacifico e ordinato, con buona volontà da tutte le parti. Questo è qualcosa che dovrebbe dare a tutti fiducia nella stabilità e nel futuro del nostro Paese”

Esulta anche Nigel Farage: il suo partito ultraconservatore Reform Uk ha conquistato una dozzina di seggi riuscendo ad entrare nel Parlamento britannico. Si tratta della prima volta in assoluto per il movimento pro-Brexit. Il leader di Reform Uk si è sbilanciato negli scorsi giorni ammettendo che l’obiettivo per il 2029 – data delle prossime elezioni – sarà quello di arrivare primi.

Il tonfo del Partito Indipendentista Scozzese e la bassa affluenza

I risultati confermano anche il crollo del partito indipendentista scozzese di John Swinney. Lo Scottish National Party perde quasi 40 seggi. Sono poche le regioni scozzesi dove lo SNP è riuscito a ottenere la maggioranza, nelle restanti invece i Laburisti sono riusciti a rubare il posto agli indipendentisti.

La crisi del movimento per la Scozia indipendente è evidente da un anno. Nel 2023 l’ex premier scozzese Sturgeon è stata arrestata con accuse di reati finanziari, da allora la fiducia nei confronti dello SNP è diminuita sempre di più. A meno di un anno dalla nomina, l’ex premier Yousaf è stato sfiduciato ed al suo posto è stato nominato John Swinney lo scorso 6 maggio.

Una scelta che non sembra aver ripagato, almeno per ora. Il primo ministro scozzese e leader dello SNP ha scritto un lungo post sui propri canali social nel quale ha ammesso la batosta:

Questa è una notte molto, molto difficile per il Partito indipendentista scozzese. Mi dispiace per gli stimati colleghi che hanno perso il loro seggio. Dobbiamo imparare da questa battuta d’arresto, ascoltare il pubblico e rialzarci. Dobbiamo farlo perché vogliamo fare il meglio per la Scozia.

Altro dato che non può sfuggire è quello della bassa affluenza. Solo il 61% degli aventi diritto si è recato alle urne, l’ultima volta che si è registrato un punteggio così basso è stato nel 2005 quando si registrò il 61,4%. Anche in quel caso i Laburisti vinsero le elezioni, guidati dall’ex premier Tony Blair.