Ultimi sei mesi di tempo per ottenere il bonus del 50% sulla ristrutturazione 2024 del proprio immobile e per fruire, qualora fosse necessario di agevolarne le spese, gli acquisti di mobili ed elettrodomestici. L’agevolazione delle ristrutturazione si attua con la detrazione Irpef del 50% e tetto di spesa fissato a 96.000 euro. Fino a tutto il 2024 la detrazione fiscale totale è pari a 48.000 euro, da ripartire in dieci annualità costanti.

Effettuare lavori sul proprio immobile con questo bonus consente di fruire dell’agevolazione sui mobili ed elettrodomestici, in vigore fino al 31 dicembre 2024. Quest’ultima misura non è stata prorogata per il 2025, mentre il bonus ristrutturazione vedrà ridimensionare la propria percentuale di agevolazione al 36 per cento a partire dal 1° gennaio 2025, prima dell’ulteriore taglio al 30 per cento del 2028 fino al 2033.

Bonus ristrutturazione 2024, quali sono i lavori che si possono effettuare col 50% di sconto?

Conto alla rovescia fino alla fine dell’anno, dunque, per effettuare le ristrutturazioni sulla propria casa e fruire dell’agevolazione del 50% su un tetto massimo di spesa fissato a 96.000 euro. Il bonus ristrutturazione, a queste condizioni, rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2024, prima di ridimensionarsi. Fino alla fine dell’anno si può ottenere una detrazione fiscale massima dell’Irpef fino a 48.000 euro, da suddividere per dieci quote annuali dello stesso importo.

L’istituzione del bonus ristrutturazione comprende lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, pure rurale, e sulle relative pertinenza. La ristrutturazione può essere effettuata anche sulle parti comuni di un edificio residenziale secondo quanto prevede l’articolo 1117 del Codice civile. Può trattarsi, pertanto, di edifici di condomini.

Quali ristrutturazioni sono consentiti con lo sconto del 50% fino al 31 dicembre 2024

Inoltre, rientrano tra i lavori di ristrutturazione che si possono effettuare fino al 31 dicembre 2024 con agevolazione del 50% anche:

  • le ricostruzioni o i ripristini di immobili danneggiati da eventi calamitosi;
  • le realizzazioni di autorimesse o di posti auto pertinenziali;
  • l’eliminazione di barriere architettoniche, anche in combinazione con il superbonus o con il bonus anti barriere del 75%;
  • lavori di prevenzione di atti illeciti di terzi;
  • cablatura degli edifici;
  • interventi per contenere l’inquinamento acustico;
  • interventi per ridurre il rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3, con bonus dal 50% all’85% fino a fine 2024 o supersisma bonus dal 1° luglio 2020;
  • lavori per bonificare gli immobili dall’amianto;
  • lavori per il risparmio energetico, non qualificati, anche riguardanti il fotovoltaico, secondo quanto prevede il comma 1, dell’articolo 16 bis, del Testo unico delle imposte sui redditi;
  • bonus per l’acquisto di abitazioni in edifici ristrutturati, solo sul 25% del prezzo;
  • lavori per sostituire i gruppi elettrogeni di emergenza, con generatori a gas di ultima generazione, secondo quanto prevede il comma 3 bis, dell’articolo 16 bis, del Testo unico delle imposte sui redditi.

Agevolazione mobili ed elettrodomestici, ultime mesi per la domanda

L’accesso al bonus ristrutturazione fino al 31 dicembre 2024 consente di poter utilizzare, ancora per i prossimi sei mesi, anche il bonus mobili ed elettrodomestici. Questi ultimi devono possedere specifiche caratteristiche di efficientamento energetico. Pertanto, per i forni occorre acquistare almeno un elettrodomestico di classe A; per le lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici occorre almeno la classe E; per i frigoriferi e i congelatori almeno la F.

Attenzione, infine, ai limiti di spesa. Fino al 31 dicembre 2024 si può ottenere il 50% di detrazione fiscale su modello 730 o Redditi persone fisiche – PF, per spese fino a 5.000 euro, pari a un beneficio fiscale massimo di 2.500 euro. Il bonus si applica per lavori eseguiti per singola unità immobiliare, comprese le pertinenze, o per le parti comuni di un condominio o altra tipologia di edificio.