Ancora scintille dentro la maggioranza di governo. A far schizzare nuovamente la tensione oltre i livelli di guardia tra Lega e Forza Italia è il canone della Rai.
La posizione del Carroccio sembra, infatti, ormai orientata a un’abolizione dell’imposta sulla tv, attraverso un surplus di introiti pubblicitari. Prospettiva totalmente rigettata dagli Azzurri poiché, dicono, porterebbe al collasso il sistema industriale. Ma, pensano i più maligni, dietro la contrarietà dei forzisti potrebbe esserci gli interessi di Mediaset che risulterebbero minacciati da una competitor diretta nel mercato pubblicitario…
Canone Rai, Lega e Forza Italia ai ferri corti, Salvini: “Non capisco la polemica”
Il nuovo fronte di polemica all’interno del governo sembra già pronto, con la premier Giorgia Meloni chiamata, per l’ennesima volta, a serrare i ranghi e a comporre i contrasti di una maggioranza che negli ultimi tempi vede moltiplicarsi le crepe che la affliggono.
La Lega, infatti, sostiene con forza un possibile aumento della pubblicità sulle reti Rai per favorire una riduzione o, addirittura, un’abolizione del canone con il segretario Matteo Salvini che, da un incontro con la stampa a Cortina, sostiene che la misura fa parte del programma del Carroccio “da trent’anni“.
Proprio per questo il leader leghista dichiara sornione di non capire la polemica sollevata da Forza Italia, contraria a una simile misura. Tra le righe, però, il vicepremier lascia intendere di avere ben chiari quali siano gli obiettivi dei suoi colleghi di maggioranza:
“Forza Italia parla di Mediaset, li capisco, anche a me interessa che tutti possano lavorare. Però il servizio pubblico lo pagano tutti cittadini italiani”.
Tajani sul taglio dell’imposta tv: “Danneggerebbe Rai, Mediaset e La7”
Salvini insiste nel ribadire che il servizio pubblico a canone zero sia possibile, come avviene, dice, anche in altri Paesi europei. Una scelta che, però, Antonio Tajani considera sciagurata, poiché finirebbe col danneggiare la Rai.
Il segretario di Forza Italia nega che l’opposizione del suo partito a un’eventuale abolizione del canone sia dovuta ai rapporti privilegiati tra gli Azzurri e il gruppo Mediaset, di proprietà della famiglia Berlusconi. Per Tajani, infatti, il problema sarebbe strutturale, con danni che colpirebbero la Rai, Mediaset, La7, rischiando di portare al collasso l’intero comparto industriale.
Sulla stessa linea anche Alessandro Cattaneo il quale, raggiunto dai cronisti, tra i quali l’inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, sottolinea come il pagamento del canone sia fondamentale per la funzione di servizio pubblico che la Rai deve continuare a esercitare. Altrimenti, dice provocatoriamente il deputato forzista, tanto varrebbe privatizzarla sul serio e metterla in vendita.
Posizione che sembrano, dunque, difficilmente conciliabili. A quanto pare, la stabilità dell’esecutivo è qualcosa che esiste solamente nelle dichiarazioni ufficiali dei suoi esponenti. La verità sembra davvero tutt’altra.