Il panko è il classico pane utilizzato in Giappone per le panature. Rispetto al pangrattato nostrano, ha un aspetto chiaro e una consistenza molto soffice, in fiocchi, che conferisce un aspetto spumoso e un gusto fragrante ai cibi fritti. In molti lo avranno gustato nei ristoranti di cucina giapponese, soprattutto grazie a uno dei piatti più noti del Sol Levante: la tempura. Il panko si può facilmente realizzare anche in casa seguendo alcune semplici indicazioni. Avrete così a disposizione un ingrediente inedito e prezioso, adatto a realizzare le fritture tipiche dei pranzi estivi in una versione originale, leggera e molto apprezzata da tutti i commensali.

Panko giapponese: il pangrattato per panature soffici e spumose

Il panko giapponese equivale al nostro pangrattato, ma si differenzia dall’ingrediente nostrano grazie a una consistenza più leggera e soffice, che permette a questa originale panatura di assorbire molto meno olio e rendere così i cibi più asciutti e digeribili.

La particolarità del panko, infatti, consiste proprio nell’essere realizzato soltanto con la mollica di pane bianco, la quale, una volta frullata, si riduce in fiocchi leggeri: durante la cottura si gonfiano d’aria, donando il classico aspetto spumoso, senza incorporare olio in eccesso.

Inoltre, assicura una maggiore croccantezza a qualunque materia prima, oltre che un aspetto molto invitante: una panatura con il panko, chiara e fragrante, appare super crunchy al primo sguardo e invoglia ad essere gustata all’istante.

La sua fragranza si mantiene anche quando il cibo è consumato non proprio sul momento, una risorsa in cucina, soprattutto quando dobbiamo allestire aperitivi o buffet che non ci consentono di servire le pietanze subito dopo averle cucinate.

Quali pietanze preparare con il panko?

Proprio come il pangrattato nostrano, il panko si presta ad essere utilizzato in cucina in modo molto versatile e su una grande varietà di alimenti, dalla carne al pesce, alle verdure. In linea con la lezione della cucina giapponese, tanto apprezzata in Italia, il suo utilizzo migliore è di certo con il pesce: gamberi, mazzancolle o astice impanati con il panko acquisteranno un gusto unico, croccante e leggero, oltre che un aspetto vaporoso, proprio come avviene con la tempura.

Anche le verdure tagliate a rondelle o a stick possono essere fritte impanate nel panko, conferendogli una croccantezza unica. Servite con la classica salsa di soia in cui intingerle doneranno al vostro menù un tocco orientale.

Il pesce al gratin sarà di sicuro più leggero e invitante una volta cosparso con questo prezioso e originale ingrediente, magari amalgamato con del prezzemolo tritato. Una volta fuori dal forno, una spruzzata di limone è d’obbligo.

Il petto di pollo tagliato a bocconcini e passato nel panko può poi essere fritto o cotto al forno: anche in questo caso assumerà un crosticina davvero invitante, pronta per essere addentata con l’aggiunta di salsine fresche, a base di avocado o verdure di stagione. Prepararlo è facilissimo!

Come preparare il panko in casa? Ricetta

Ingredienti

  • 5 fette di pane in cassetta

Preparazione

Muniti di un coltello dalla punta affilata, eliminate la crosta di ogni fetta di pane. Tagliate poi le singole fette in pezzettoni e poneteli quindi in un mixer. Frullate in maniera grossolana, a più riprese, in modo da ottenere dei fiocchi: il pane in cassetta, infatti, non deve essere ridotto in briciole fini, ma deve raggiungere una consistenza più simile a delle scaglie.

Adesso ponete i fiocchi su una teglia ricoperta di carta forno e infornate in modalità grill a 120° per circa 5 minuti. I tempi vanno monitorati con attenzione in quanto i forni possono dare risultati diversi: l’aspetto finale dei vostri fiocchi deve essere leggermente dorato, senza mai arrivare a imbrunirsi.

Una volta fuori dal forno, lasciatelo raffreddare e utilizzatelo per le vostre panature. Se dovesse avanzare, conservatelo in un contenitore ben chiuso per la prossima occasione, sempre entro un mese dalla preparazione.

Foto di Shameel Mukkath