C’è già sapore di Serie A nell’aria. Tutto questo grazie al sorteggio dei calendari che di fatto ha stabilito quali saranno le partite che dal 17 agosto fino al 25 maggio terranno compagnia a milioni di appassionati calcistici. Con tanto di particolare curiosità in zona Juventus. La Vecchia Signora ha tolto le vesti da corto muso, per vestire quelli del bel calcio targato Thiago Motta, anche se a tal proposito Roberto Galia non ha dubbi: “Questo cambiamento necessita di pazienza”.
Il discorso è netto per l’ex centrocampista bianconero (1988-1994): per vedere una nuova Juventus, bisogna lasciare lavorare il mister con tranquillità. Senza puntare per forza di cose alla vittoria: “La società deve avere la forza di lasciar lavorare Motta, specie se all’inizio le cose non dovessero andare bene”, afferma Roberto Galia a “Melting Sport” su Radio Cusano Campus, da sempre “pro Allegri” ma desideroso di vedere una Juventus più giochista.
Juventus a Thiago Motta, le parole di Roberto Galia
Il countdown per la nuova Serie A è partito, poi sarà tempo di ostilità. E Roberto Galia non vede l’ora di scoprire la nuova Juventus.
D: Sorteggio fatto, ora c’è curiosità per Thiago Motta.
R: Sarà interessante vedere una Juventus con un nuovo allenatore ed un modo di pensare diverso, insieme a giocatori che arrivano, o arriveranno, di una certa caratura.
D: Bianconeri che partono in casa contro il Como, una neopromossa: c’è rischio di sottovalutare l’avversario?
R: Penso che questo discorso ormai non abbia più forza. In Serie A tutte le squadre possono dare fastidio. Il Como è una neopromossa, ma non scordiamoci che ha dietro una società ricca; dunque, costruirà una grande squadra per affrontare al meglio la stagione che verrà. Il Como poi sta puntando nomi importanti, e in panchina ha un certo Fabregas che ha esperienza europea, questo può dare una mano per raggiungere la salvezza.
D: Comunque una parte della tifoseria non dimentica Allegri: come si divideranno in previsione futura? Il nome del livornese potrebbe pesare, specie se le cose non dovessero andare bene?
R: Io sono stato sempre pro Allegri, ma la scelta di cambiare è stata dovuta per la voglia di cambiare mentalità. Quindi servirà tempo per poter cambiare da questo punto di vista, vedere una squadra capace di poter dominare l’avversario ma puntando sul gioco. Non come Allegri, che aveva come obiettivo di vincere e basta, il come non importa. Ora c’è la voglia di questo nuovo corso, e a me piace, ma servirà pazienza. La società deve dare tempo a Thiago Motta.
Nel segno del dominio
Da sempre in casa Juventus la mentalità era quella della vittoria: adesso, secondo Roberto Galia, si deve ragionare sul discorso del dominio dell’avversario
D: Una bell’aria di cambiamento.
R: La Juventus deve impostare il suo gioco non soffrendo, ma dominando. Deve essere la squadra di Thiago Motta a determinare il gioco e non l’avversario; poi è chiaro, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma vedere una squadra bianconera più europea stuzzica.
D: Ma lo stile Juventus esiste ancora, il “vincere a ogni costo”?
R: Quando si costruisce qualcosa di nuovo servono buonissime fondamenta, ma in Italia questo non esiste, si pretende tutto subito. È vero che queste società sono abituate ad avere grandi giocatori e quindi puntare a vincere subito. Ma ci sono anche dei momenti in cui questa via non è perseguibile; quindi, bisogna avere pazienza per perseguire un’altra strada.