Nel primo pomeriggio di oggi, a Roma, si è verificato un tragico femminicidio. Una donna è stata assassinata con colpi di arma da fuoco poco prima delle 14 in via degli Orseolo, nella zona di Portuense. La donna stava camminando per strada insieme a una collega quando è stata raggiunta dall’ex compagno, che guidava una piccola auto, una Smart.

Chi è Manuela Petrangeli?

Manuela Petrangeli, fisioterapista di 43 anni, è stata assassinata a Roma con diversi colpi di fucile a canne mozze. L’ex compagno, un uomo di 53 anni, si è presentato ai carabinieri poco dopo il fatto per confessare il crimine. Il delitto è avvenuto nel primo pomeriggio del 4 luglio 2024 nel quartiere Portuense, a pochi passi dalla clinica Villa Sandra, dove la donna lavorava. I colpi sarebbero stati esplosi da una piccola auto. Ogni tentativo di rianimazione della vittima è stato inutile.

L’uomo, che successivamente si è consegnato ai carabinieri, ha usato un fucile a canne mozze per sparare due colpi, uccidendo Manuela. Ogni tentativo di rianimarla è stato inutile; la donna è deceduta sul posto. L’assassino, ex partner della vittima, è il padre del loro figlio, e la coppia era separata da circa tre anni.

Secondo le prime ricostruzioni, Manuela era appena uscita dal lavoro alla Clinica Villa Sandra, dove lavorava come fisioterapista.

Aveva da poco parlato con il figlio, promettendogli di andarlo a prendere a breve: «Amore di mamma, adesso ti vengo a prendere», gli aveva detto. Mentre camminava con una collega, è stata raggiunta dall’ex compagno che, sceso dalla Smart, ha aperto il fuoco con il fucile. La scena è stata straziante: «Aiutami», ha urlato Manuela, rivolgendosi alla collega che era con lei. Quest’ultima, sotto choc, ha avuto un malore subito dopo aver assistito al tragico evento.

Il femminicidio ha scosso profondamente l’intera comunità. Le colleghe di Manuela, visibilmente provate, la ricordano con affetto e ammirazione: «Era una donna bellissima, si stava crescendo questo figlio da sola», raccontano in lacrime. «Punto di riferimento per i suoi genitori, lavorava in clinica da almeno 20 anni ed era una bravissima fisioterapista».

Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Roma. Le indagini sono state affidate al pool anti-violenza, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Si prevede anche l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’omicidio.

Perché è stata uccisa?

Si indaga sul movente dell’omicidio. Per ora si sa che la vittima e l’ex compagno si erano lasciati da tre anni e avevano un figlio di 9 anni.