Rumor, tensioni e il tanto chiacchierato scontro in tv con Lilli Gruber. Per molti spettatori non era sicuro che avremmo rivisto il conduttore, Enrico Mentana, alla guida del Tg La7. Invece, il 4 luglio 2024 è arrivata la notizia del rinnovo direttamente dal presidente Urbano Cairo durante la presentazione del palinsesto 2024-2025: Mentana resta, con tanto di serenità e stima da parte dell’editore.
La conferma è accompagnata da un post decisivoo su Instagram, pubblicato dall’account stesso di Mentana.

Enrico Mentana resta a Tg La7: la decisione almeno fino al 2026

Enrico Mentana non lascia il Tg La7, anzi, viene riconosciuto come una figura importante, amata da tanti telespettatori che tirano un sospiro di sollievo.
Dopo il botta e risposta con Lilli Gruber che “tra le righe” lo aveva accusato di dilungarsi troppo durante la trasmissione, si temevano bufere e ulteriori movimenti spiacevoli per l’emittente.

Tutto torna invece alla normalità, con la conferma da parte di Cairo che lo dice apertamente. Mentana per La 7 è un vero e proprio pilastro.

“E’ stato un vero pilastro per noi dal 2010. Portando un telegiornale di grande qualità. E poi con le sue Maratone ha inventato un genere apprezzatissimo

Il post su Instagram da Mentana: “Contro censure e allarmismi strumentali”

Un momento delicato quello vissuto nel 2024 dalla tv italiana. Si parte dagli scontri in Rai, gli scioperi, le varie tensioni emerse dopo il “Caso Scurati” e la sospensione finale di Serena Bortone che aveva denunciato sui social, lo scorso aprile, di non aver ricevuto comunicazioni o spiegazioni riguardo la cancellazione di un monologo dello scrittore sulla liberazione dell’Italia da nazifascismo, programmato per la trasmissione “Che Sarà”.

Mentana, dal canto di La7, rassicura tutti e parla di un lavoro vissuto in piena libertà d’espressione nella professione giornalistica e sui social scrive un messaggio carico di decisione e nel nome della chiarezza, del massimo confronto con l’editore Cairo:

“In questa fase convulsa e difficile sulla scena italiana e internazionale penso sia giusto continuare il lavoro svolto in piena libertà da ormai 14 anni

La sfida sarà ancor di più quella di un giornalismo libero, intransigente sui grandi principi, ma senza steccati, e contro tutte le censure, faziosità, prevaricazioni, allarmismi strumentali e partiti presi che intossicano il nostro sistema politico e mediatico.