E’ un asterisco o un fiore? Una festa può avere connotati maschili o femminili?

Sta facendo discutere la scelta del Partito Democratico di sostituire l’ultima lettera della parola ‘Unità’ con un asterisco (*) sui manifesti della Festa dell’Unità a Roma, in programma nella Capitale dal 22 giugno al 14 luglio alle Terme di Caracalla.

Lo storico appuntamento della sinistra in Italia, l’evento che dal dopoguerra ad oggi ha rappresentato un momento fondamentale di dibattito e di confronto, nelle ultime ore sta facendo parlare di sé più per la comparsa sui manifesti del simbolo grafico – l’asterisco appunto – che per i temi.

Per qualcuno, come il leader della Lega Matteo Salvini – che non ha perso l’occasione di sottolineare tale scelta con un post ironico sulla sua pagina Instagram – è ‘imbarazzante’. Per qualcun altro come il leader di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo, è un’ ‘arma di distrazione di massa’ per evitare di discutere dei temi importanti.

La Festa dell’Unit* 2024 a Roma, tra sfottò social e polemiche

L’utilizzo dell’asterisco al termine di una parola solitamente viene utilizzato per ‘superare’ i connotati di genere delle parole che nella lingua italiana viene indicato dalla lettera finale di un vocabolo. La parola Unità, che sui manifesti del Pd è diventata ‘Unit*’, è di genere femminile, ma non ha un corrispondente maschile nella nostra lingua essendo un termine astratto. L’intento del PD era, evidentemente, quello di rimarcare l’impegno e l’attenzione del partito per le tematiche dei diritti Lgbtqia+ e dei diritti civili in generale.

La polemica è stata sollevate nelle ultime ore anche da un post ironico del leader della Lega Matteo Salvini su Instagram che ha chiesto al Partito Democratico:

Ma “unit*” in che senso? Per il Pd esiste anche “la Festa dell’Unitò”? Imbarazzanti!”

Ha scritto il vicepremier raccogliendo facili ‘like’ e tanti commenti ironici. Tanti gli sfottò che hanno accompagnato il post del leader leghista, ma tanti anche gli sfottò e i commenti ironici in rete.

Rizzo: “Grande ca**ata, armi di distrazione di massa per non parlare dei temi”

Entra nel merito, invece, il leader di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo che, raggiunto in esclusiva da Tag24.it per un commento sulla scelta del Pd di utilizzare l’asterisco sulla parola Unità sui manifesti della Festa dell’Unità nella Capitale, ha dichiarato:

“Grandi ca..ate! Sono armi di distrazione di massa. E’ Fatto apposta per non parlare d’altro, per coprire per non parlare dei temi”.