Guerra a Gaza, razzo dal sud del Libano uccide militare israeliano. Media israeliani: cauto ottimismo sui colloqui per il cessate il fuoco
Sventolano al vento alcuni striscioni pro-Palestina, appesi alle finestre del Parlamento australiano da alcuni manifestanti. Dalla Striscia, però, arriva la notizia che Hamas starebbe sviluppando “nuove idee” per portare avanti i negoziati con Israele, grazie alla mediazione del Qatar.
Si continua a tentare di mediare fra Israele e Hamas per arrivare a un accordo di cessate il fuoco. Nonostante gli sforzi di intermediazione del Qatar, però, una proposta sembra ancora lontana. Nel frattempo, il presidente statunitense Joe Biden starebbe organizzando una visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu, il prossimo 24 luglio.
In Australia e in molte grandi città europee continuano le manifestazioni per chiedere la fine del conflitto.
Guerra a Gaza, giorno 272: tutti gli aggiornamenti di oggi 4 luglio 2024.
Raid israeliani a Beita e Nablus
Al Jazeera ha riportato che piattaforme dei social media palestinesi hanno diffuso video delle incursioni delle forze israeliane a Nablus, nella Cisgiordania, e a Beita.
Media: capo del Mossad a Doha per colloqui su tregua
Il capo dei servizi segreti israeliani, David Barnea, è in viaggio verso Doha per partecipare a negoziati riguardanti una possibile tregua e il rilascio di ostaggi con Hamas. Lo una fonte informata dei colloqui all’agenzia di stampa AFP.
Migliaia di persone in piazza contro Netanyahu
Migliaia di persone hanno protestato diverse città israeliane contro il governo Netanyahu. I manifestanti accusano il primo ministro di sabotare l’accordo sugli ostaggi, abbandonare il Nord e portare Israele verso il disastro.
Usa: “Importante opportunità per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco”
Secondo un alto funzionario statunitense, gli Stati Uniti ritengono che Israele e Hamas siano di fronte ad un’importante possibilità di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi.
Media: Gli attacchi aerei americani e britannici hanno colpito Hodeidah in Yemen
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, citando la televisione Houthi Al Masirah, i raid aerei hanno colpito i distretti di Al-Lahiyah e Bait al-Faqih, sulla costa occidentale dello Yemen.
Joe Biden: “Bene l’invio dei negoziatori israeliani”
Il presidente degli Stati Uniti ha accolto con favore la decisione di Netanyahu di inviare una delegazione israeliana ai colloqui per assicurare il rilascio degli ostaggi. Lo ha annunciato la Casa Bianca.
Il leader degli Houthi ha dichiarato che sei navi sono state attaccate la scorsa settimana
Il leader degli Houthi, Abdel-Malik al-Houthi, ha dichiarato che la settimana scorsa il gruppo ha attaccato sei navi utilizzando 20 missili balistici, missili da crociera, droni e un’imbarcazione senza equipaggio nelle loro operazioni militari. Ha aggiunto che fin dall’inizio del conflitto, gli Houthi hanno colpito un totale di 162 navi militari e commerciali.
Israele legalizza tre nuovi avamposti in Cisgiordania
La ong israeliana ‘Peace Now’ rivela la decisione presa dal Consiglio di Pianificazione israeliano di legalizzare tre nuovi avamposti in Cisgiordania.
La ong spiega che le aree scelte sono quelle di Mahane Gadi, Givat Hanan (Susya East) e and Kedem Arava, che faranno parte dei piani di costruzione di oltre 5mila case annunciati da Israele.
Netanyahu a Biden: “Invierò delegazione per la tregua”
In un colloquio telefonico con il presidente Usa Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha garantito che invierà una delegazione per proseguire i negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
Tuttavia, Netanyahu ha ribadito come Israele riterrà conclusa la guerra solo “dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi“, per poi terminare la chiamata facendo gli auguri a Biden per il Giorno dell’Indipendenza, dicendo che senza gli Stati Uniti non c’è libertà nel mondo.
Il presidente americano ha risposto, quindi, che “senza Israele non c’è sicurezza per gli ebrei nel mondo“.
Razzo dal Libano del sud uccide militare israeliano
Le forze di difesa israeliane riferiscono della morte di un loro militare, ucciso da un razzo laciato dal Libano del sud.
La vittima si chiama Italy Galea, 38enne maggiore della riserva originario di Ramat Gan.
Media israeliani: cauto ottimismo sulla tregua con Hamas
Alcuni media israeliani riportano di un cauto ottimismo circa l’esito dei prossimi colloqui di pace tra Israele e Hamas.
Il motivo, come spiega un alto funzionario israeliano, risiede nel fatto che la proposta arrivata da Hamas è “la migliore data finora“, poiché non prevede il ritiro totale delle truppe israeliane da Gaza nella prima fase del cessate il fuoco, della durata di 6 settimane.
L’accordo potrebbe essere raggiunto in 2-3 settimane ma, invitano gli analisti israeliani, occorre mantenere la prudenza.
Hezbollah: “Colpiremo obiettivi israeliani inattesi”
Hezbollah promette una dura reazione dopo l’uccisione di un suo comandante militare per mano israeliana, nella giornata di ieri.
Un suo alto rappresentante, Hashem Safieddin, ha spiegato che saranno effettuati “attacchi contro obiettivi inattesi“, che faranno seguito al ripetuto lancio di razzi iniziato ieri sera.
Netanyahu invia delegazione per i colloqui di pace
Un funzionario israeliano ha riferito della decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di inviare una delegazione ai colloqui per discutere dell’accordo sulla tregua nella Striscia di Gaza.
Lo stesso funzionario afferma che la posizione di Israele sul cessate il fuoco resta la medesima tenuta in passato e cioè che “la guerra finirà solo dopo aver raggiunto tutti i suoi obiettivi“.
Incontro tra Borrell e ministro degli Esteri saudita: Sforzi comuni per la pace”
L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, su Twitter riferisce dell’incontro avuto a Madrid con il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita Faisal bin Farhan.
“Abbiamo concordato delle misure per sviluppare i nostri attuali sforzi di pace insieme agli Stati arabi, europei e ad altri“, scrive Borrell nel suo post, specificando che il lavoro punta alla soluzione due popoli, due Stati e alla “pace regionale globale“.
Productive meeting with Saudi Foreign Minister @FaisalbinFarhan in Madrid.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) July 4, 2024
We agreed on steps to build on our existing peace efforts together with Arab, European and other States to help end the Gaza war, work towards the two State solution and comprehensive regional peace. pic.twitter.com/6yIIxENVzo
Attacco israeliano a Gaza | VIDEO
Un attivista palestinese locale ha mostrato la distruzione causata dall’attacco israeliano a Gaza.
Mostra anche il salvataggio di un bambino ferito e il recupero di un cadavere.
L’ospedale da campo del Kuwait vicino a Rafah annuncia che il servizio verrà interrotto entro 24 ore
L’ospedale da campo del Kuwait nella zona di Mawasi, vicino a Rafah, ha dichiarato che i suoi servizi saranno sospesi entro 24 ore a causa della mancanza di carburante necessario per far funzionare i generatori elettrici.
Nel frattempo, i media palestinesi hanno riferito che i bombardamenti israeliani sono attualmente concentrati nei pressi della scuola Sikkah e dell’ospedale da campo degli Emirati, nel centro della città di Rafah.
Chiesta la chiusura del centro di detenzione di Sde Teiman dal consigliere del governo ucraino
Il consigliere giudiziario del governo israeliano ha chiesto a Netanyahu di chiudere il centro di detenzione di Sde Teiman nel Negev, dove sono detenuti i prigionieri di Gaza, ha riferito il quotidiano israeliano Maariv.
Le organizzazioni israeliane per i diritti umani hanno presentato una petizione alla Corte Suprema, chiedendo la fine delle torture nei confronti dei palestinesi detenuti nel famigerato centro di detenzione e sollecitandone la chiusura “immediata”.
38.011 morti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre
Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha fornito il suo aggiornamento quotidiano sul bilancio delle vittime della guerra israeliana a Gaza, affermando che 38.011 persone sono state uccise e 87.445 ferite dall’inizio delle ostilità nell’ottobre scorso.
Ha aggiunto che nelle ultime 24 ore sono state uccise 58 persone e 179 sono rimaste ferite.
Colpita scuola da attacco aereo israeliano nel quartiere Daraj di Gaza City
Un attacco israeliano ha preso di mira una scuola che ospita sfollati nella parte orientale di Gaza City, uccidendo e ferendo numerose persone.
In precedenza avevamo riferito che le forze israeliane avevano preso di mira abitazioni residenziali nei quartieri di Shaaf e Daraj nella città di Gaza.
Razzi da Hezbollah contro Israele
Al Jazeera ha riferito che Hezbollah ha lanciato oltre 200 razzi dal Libano verso Israele. L’IDF, dal canto suo, ha dichiarato:
Abbiamo attaccato con più di 20 droni varie postazioni israeliane
Fonti israeliane: “Buone basi per un accordo fra Israele e Hamas”
Fonti israeliane annunciano:
Ci sono le basi per un buon accordo con Hamas
A riportare le parole della fonte senior l’emittente televisiva Canale 12. Tale fonte ha spiegato:
È possibile riportare indietro i soldati di osservazione, le donne, i bambini, i feriti, i malati, gli anziani. E c’è una via d’uscita per tornare ai combattimenti se Hamas viola i termini dell’accordo. C’è una lunga strada per l’intesa
Camera italiana: “Okay al riconoscimento della Palestina”
Le votazioni alla Camera italiana per la mozione del riconoscimento dello Stato Palestinese ha ottenuto l’approvazione.
La maggioranza di governo ha dichiarato di volersi impegnare a:
Sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali iniziative finalizzate al riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro di una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati sovrani e democratici, che possano riconoscersi reciprocamente e vivere fianco a fianco in pace e sicurezza
Tuttavia i M5S urlano alla “farsa” e dicono che:
Non abbiamo votato perché gli impegni della maggioranza sono fumosi e comunque non vengono rispettati. Quindi non ci sottoponiamo a questa farsa. I palestinesi sono ancora vittima di una mentalità neocolonialista occidentale di superiorità morale per cui siamo noi bianchi occidentali che dobbiamo decidere del loro destino, se possono o meno avere uno Stato, negando il loro diritto all’autodeterminazione, nonostante il diritto dei palestinesi a un loro Stato sia sancito da decine di risoluzioni delle Nazioni Unite.
E’ una vergogna che il governo chieda di derubricare in una mozione la parola ‘catastrofe’ a ‘crisi’: cosa sono 39 mila morti, cos’è sparare su gente in fila per il pane? A voi non frega nulla di quella gente. E’ una vergogna che chi invece difende i diritti dei palestinesi venga accusato di antisemitismo, quando i veri antisemiti sono dentro il partito della Meloni
Possibile colloquio fra Biden e Netanyahu su Gaza oggi
Il presidente statunitense Joe Biden e il premier Netanyahu potrebbero discutere in un colloquio telefonico delle sorti di Gaza già oggi, 4 luglio 2024.
Nonostante il premier israeliano potrebbe effettuare una visita ufficiale a Washington il prossimo 24 luglio, le ultime novità e la convocazione del gabinetto di sicurezza potrebbero aver anticipato la discussione.
Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza
Ha fatto breccia la proposta di Hamas nelle intenzioni del premier Benyamin Netanyahu, che ha deciso di convocare una riunione del Gabinetto di sicurezza per discutere di una eventuale tregua e il rilascio degli ostaggi.
Italia riconoscerà lo Stato della Palestina? Al via il voto alla Camera
L’Italia si prepara al riconoscimento dello Stato della Palestina? A deciderlo le votazioni alla Camera programmate per oggi, 4 luglio 2024.
Seduta aperta. In Aula prosegue l'esame delle mozioni concernenti iniziative volte al riconoscimento dello Stato di #Palestina. I deputati iscritti in dichiarazione di voto.
— Camera dei deputati (@Montecitorio) July 4, 2024
Ordine del giorno: https://t.co/iDf7aT6mdH
Segui la diretta: https://t.co/jR6vLvRDLL #OpenCamera pic.twitter.com/TxnmzK2pCO
La mozione unica è stata proposta dalla maggioranza e il governo ha dato parere favorevole. Le opposizioni Pd, M5s, Iv, Avs, Azione e Più Europa hanno, però, presentato ognuno una propria proposta, poi, confluita nella mozione unica.
Israele, familiari degli ostaggi bloccano l’autostrada per Tel Aviv
Secondo quanto appreso dai media locali, a bloccare l’autostrada per Tel Aviv sarebbero i familiari degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas.
Sono ancora 116 gli ostaggi rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 scorso, che ha dato inizio al conflitto.
Traffico in tilt per almeno 20 minuti, mentre i manifestanti srotolavano uno striscione con la scritta “Basta con il governo di distruzione“.
ONU: “90% dei palestinesi sfollati almeno una volta”
Il Guardian ha diffuso le stime dell’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, secondo cui quasi il 90% dei palestinesi è stato sfollato almeno una volta dall’inizio del conflitto.
Il responsabile nei Territori palestinesi dell’Ocha, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, Andrea De Domenico, ha dichiarato che si tratterebbero di circa 1,9 milioni di civili e spiega che:
Stimiamo che nove persone su 10 nella Striscia di Gaza siano state sfollate almeno una volta, se non fino a 10 volte, purtroppo, da ottobre”. Prima stimavamo 1,7, ma dopo c’é stata l’operazione a Rafah e abbiamo avuto ulteriori sfollati da Rafah. Poi ci sono state anche operazioni nel nord che hanno spostato altre persone. Dietro questi numeri, ci sono persone… E probabilmente avevano sogni e speranze; oggi sempre meno, temo, purtroppo
Today, at 9 a.m. EST, Andrea De Domenico, Head of Office for @ochaopt will brief reporters on the humanitarian situation in #Gaza.
— UN Spokesperson (@UN_Spokesperson) July 3, 2024
Watch live here: https://t.co/lgvxmbhS8x
Strade bloccate in Israele per le proteste antigovernative
Bagno di folla, questa mattina, 4 luglio 2024, per le strade di Israele.
Due proteste antigovernative marciano in corteo per chiedere nuove elezioni. Chiuse al traffico la Ayalon, la tangenziale di Tel Aviv, mentre la seconda è la strada numero 4 a Even Yehuda.
I media locali riferiscono di un grosso sciopero generale:
Israele ha bisogno di un governo sano e responsabile che garantisca a tutti un futuro migliore
Manifestanti appendono striscioni pro-Palestina al Parlamento australiano
Secondo quanto riportato dai media locali, alcuni manifestanti si sarebbero arrampicati sulla facciata del Parlamento australiano per appendere alle finestre striscioni pro-Palestina.
“La Palestina sarà libera” è il motto che campeggia sui manifesti contro il primo ministro Anthony Albanese, accusato dai cittadini di essere complice delle atrocità nella guerra a Gaza.
NOTE THE INVERTED RED TRIANGLE
— Dr David Adler (@DrDavidAdler1) July 4, 2024
This symbol is used by Hamas to identify a target to be destroyed.
It was placed on the Australian parliament house today. pic.twitter.com/AWbbbQbZqN
Si fanno sentire le spaccature all’interno del governo laburista, dopo la sospensione di una senatrice musulmana, Fatima Payman, per aver sostenuto una mozione in parlamento per il riconoscimento dello Stato Palestinese.
La stessa senatrice ha dichiarato di essere stata “mandata in esilio” a causa proprio della proposta avanzata dal partito dei Verdi. Al momento, il Paese non riconosce la Palestina, sebbene abbia espresso parere favorevole a una “soluzione dei due Stati“.