Questa sera, 3 luglio 2024, la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein ha partecipato alla Festa dell’Unità in corso alle Terme di Caracalla di Roma. I cronisti che l’hanno accerchiata subito le hanno chiesto delle parole spese dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Trieste “sull’assolutismo della maggioranza da evitare“. Evidentemente, sono suonate come un altolà alla riforma del premierato su cui punta il centrodestra di Giorgia Meloni. La numero uno dei dem, allora, si è mostrata quasi imbarazzata. Si è presa un secondo. E poi ha detto: “Credo che sia inopportuno coinvolgere il Presidente della Repubblica nel dibattito politico quotidiano. Quello che posso dire è che il Pd si batterà contro questa riforma. E che non lo farà da solo. E’ una riforma che indebolisce la democrazia”.

Schlein: “Inopportuno coinvolgere Mattarella contro il premierato. Ma è una riforma che indebolisce la democrazia”

Alla Festa dell’Unità, Elly Schlein è arrivata all’indomani della manifestazione di Bologna organizzata dall’Anpi che l’ha vista protagonista assieme a quasi tutti gli altri leader del centrosinistra (Renzi e Calenda non sono stati invitati). Così, se da una parte, dopo le parole di Mattarella che oggi, 3 luglio, ha evidentemente speso contro la riforma del premierato, aveva l’opportunità di sfruttare l’assist, dall’altra si è dovuta tenere per bon ton istituzionale, preferendo lasciare il Quirinale fuori dalla contesa politica:

“Quello che posso dire, però, è che il Pd si batterà contro il premierato perché è una riforma che indebolisce la democrazia. Indebolire il Parlamento e indebolire i poteri del Presidente della Repubblica, la figura che ha garantito anche in questi anni difficili la stabilità e la credibilità internazionale del nostro Paese, non rafforza i diritti democratici dei cittadini. Se davvero vogliamo farlo, piuttosto, cambiamo la legge elettorale dando più peso al loro voto e facendoli scegliere i loro rappresentanti”

Una possibilità, quella di cambiare la legge elettorale, che, in ogni caso, anche il Pd ha avuto in passato quando è stato al Governo, ma che puntualmente è stata fatta cadere ripiegando su listini bloccati e candidature spesso paracadutate.

Schlein sul caso della sospensione della giornalista Rai Serena Bortone

Schlein poi, sempre alla Festa dell’Unità di Roma, è stata interpellata anche sull’altro caso di giornata: a proposito della sospensione di sei giorni inflitta dalla Rai alla giornalista Serena Bortone per il caso Scurati:

“TeleMeloni sanziona una giornalista libera che ha protestato contro una censura ingiusta, come quella che ha colpito il monologo di Scurati ma, allo stesso tempo, assume amici e amichetti nel servizio pubblico. Tutto questo, naturalmente, non sta garantendo più un servizio di qualità ai cittadini. Non c’è più alcun criterio aziendale in quello che stanno facendo. Per la Rai serve una riforma che la liberi dai partiti e dalla politica. Ora lo chiede anche una direttiva europea: il Media Freedom Act”

Schlein e la formula per battere la destra

In questi giorni si parla spesso del “blocco democratico” che in Francia cerca di contrapporsi alla Le Pen. Ma come si batte la destra in Italia? Schlein, nella serata che l’ha vista protagonista alla Festa dell’Unità di Roma, ha risposto così:

“Uniti si vince, la destra si può battere. Noi non abbiamo mai posto veti su altre forze dell’opposizione e non intendiamo farlo adesso. Ma nemmeno siamo più disposti ad accettare veti perché il risultato delle Europee consegna a noi del Partito Democratico la guida dell’alternativa”