Bonus fino a 3.000 euro! Sono ancora troppi gli italiani che non hanno richiesto l’incentivo mensile. All’incirca il 40 per cento delle madri lavoratrici per errore o dimenticanza non ha ancora presentato la domanda per l’accesso all’esonero contributivo in busta paga. Vediamo insieme quando scade la domanda.

Bonus fino a 3.000 euro

Appena il 60 per cento delle mamme lavoratrici sta fruendo dell’incentivo economico che aumenta lo stipendio. La buona notizia è che alcune di loro possono ancora recuperare i mesi non goduti.

L’INPS, con il Messaggio numero 1702 del 6 maggio 2024, ha fornito ulteriori indicazioni sull’incentivo per le mamme lavoratrici. In particolare, i criteri che portano a beneficiare dell’esonero contributivo previsto dal Bonus Mamme Lavoratrici.

Si tratta di una  misura istituita per sostenere il potere di acquisto delle famiglie con figli a carico, in particolare delle mamme che lavorano, alleggerendo il peso dei contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, calcolato mensilmente.

Tuttavia, per ricevere questo beneficio economico, è fondamentale che le lavoratrici rispondano a diversi requisiti. Analizziamo brevemente i principali criteri del bonus mamme lavoratrici.

Cos’è il Bonus Mamme Lavoratrici?

Come riportato da money.it, l’INPS ha riportato che solo il 60% delle persone che avrebbero diritto al beneficio ne ha effettivamente usufruito entro la fine di maggio 2024. Ma, cosa si può fare per assicurarsi di non perdere questa opportunità?

Innanzitutto, il Bonus Mamme Lavoratrici è stato istituito dall’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024, con l’obiettivo di supportare le mamme che lavorano e hanno almeno due figli.

Fino a qualche anno fa, questo beneficio era riservato alle mamme con tre figli o più. La novità per il 2024 è l’estensione del beneficio anche alle mamme con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane.

Come Funziona il Bonus nel 2024?

L’INPS applica l’esonero contributivo in favore di tutte le mamme che risultano assunte con contratto a tempo indeterminato nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

L’applicazione del beneficio prevede il mancato versamento di parte delle tasse previdenziali in busta paga. Così da aumentare il netto ricevuto dello stipendio.

In sostanza, si tratta di un beneficio economico molto importante per le mamme italiane. In questo modo, il governo italiano ha ridotto il costo del lavoro per le mamme, supportando la crescita dei figli.

Come Richiedere il Bonus fino a 3.000 euro

Le mamme possono presentare la richiesta per il Bonus Mamme Lavoratrici direttamente al loro datore di lavoro o tramite l’applicazione disponibile sul sito online INPS dedicata “Utility Esonero Lavoratrici Madri”. Nel modulo di richiesta deve essere riportato il numero dei figli e i loro codici fiscali per assicurare il corretto trattamento della richiesta.

L’INPS ha chiarito che l’esonero contributivo si applica automaticamente una volta che il datore di lavoro ha ricevuto e verificato la richiesta della lavoratrice. Non è necessaria una domanda formale al di fuori della richiesta di adesione con i dati specifici richiesti.

Certificazione dei figli

Per mantenere il diritto al beneficio economico, le mamme lavoratrici devono assicurarsi che il datore di lavoro trasmetta correttamente i dati dei figli attraverso le dichiarazioni contributive (flussi Uniemens) o tramite l’applicativo INPS entro sette mesi dalla fine del periodo di competenza.

In altre parole, viene assicurato che le informazioni presentate risultino aggiornate e che il beneficio sia correttamente applicato.

La mancata comunicazione dei codici fiscali dei propri figli può comportare la revoca del beneficio. Pertanto, è fondamentale che le mamme lavoratrici monitorino attentamente su questo iter e che tutte le informazioni vengano trasmesse in modo tempestivo e accurato.