La Turchia è ai quarti di finale di Euro 2024, un trionfo permesso dalla guida di Montella che ha spinto la squadra verso un livello mai ottenuto nel recente passato e che potrebbe portare la Nazionale a giocarsi il trofeo.

La rinascita di Montella con la Turchia a Euro 2024

Vincenzo Montella ha conquistato definitivamente un posto nel cuore dei tifosi della Turchia dopo aver conquistato i quarti di finale di Europa 2024 e aver rilanciato una Nazionale che sembrava priva di speranze dopo 16 anni di fallimenti.

L’ultima impresa, infatti, è stata quella del 2008 quando la Turchia arrivò a giocarsi le semifinali di Euro 2008 tra Austria e Svizzera contro la Germania. In quel frangente la Nazionale turca non riuscì ad andare oltre ma fu comunque considerata una delle migliori edizioni giocate.

Scenari che si sono ripetute soltanto ai Mondiali del 2002 tra Corea del Sud e Giappone e proprio contro la prima la Turchia si giocò il terzo posto. Mentre 2 anni prima, agli Europei del 2000 la Nazionale turca fu battuta dal Portogallo ai quarti.

Con la conquista dei quarti di finale oggi Montella si gode una rivincita che passa da una serie di fallimenti collezionati sulle panchine di alcune società private prima di approdare come Commissario Tecnico della Turchia.

Arrivato il 21 settembre 2023, tra lo scetticismo e lo stupore di tutti, l’allenatore romano è riuscito a conquistare la fiducia e la stima di una tifoseria che non aspettava altro da anni e che ora è la forza motrice della squadra.

Il segreto dell’exploit la responsabilizzazione dei convocati e la scelta di molti ragazzi giovani, promesse del calcio europeo e non tra cui Arda Guler militante nel Real Madrid e Kenan Yildiz parte della rosa della Juventus.

Ai quarti la Turchia dovrà affrontare l’Olanda per un match sulla carta difficile ma non impossibile da superare e che permetterebbe a Montella di approdare alle semifinali e riportare la Nazionale turca in auge.

Una carriera di alti e bassi fino all’exploit con la Nazionale turca

Il 2-1 contro l’Austria ha fatto emergere definitivamente quando di buono costruito fin qui da Vincenzo Montella, allenatore italiano che ha preso per mano una Nazionale ormai persa da anni e che l’ha riportata lungo la retta via.

Un percorso non facile, quello scelto dal tecnico, degno di una personalità di spessore e convinta di poter ancora fare qualcosa di buono nonostante le ultime esperienze sfortunate sulle panchine di alcuni club.

Montella ha cominciato la sua carriera da allenatore proprio un anno dopo l’ultimo traguardo degno di nota della Turchia, forse un segno forse il destino: i primi passi sono stati mossi attraverso le giovanili della Roma, per poi passare in un secondo momento in prima squadra per fare da traghettatore fino a fine stagione.

Poi l’esperienza a Catania, dove ha vissuto 2 stagioni di grande crescita, prima di vivere l’esperienza più significativa e longeva della sua attuale carriera: la panchina della Fiorentina. Ben 153 panchine complessive e 4 anni di permanenza a Firenze per poi arrivare a fine contratto e chiudere il capitolo definitivamente.

Da lì la parentesi alla Sampdoria e l’approdo al Milan, scelto da Montella con grande entusiasmo e voglia di riscatto dopo l’esperienza negativa a Genova: con i rossoneri, però, non è mai scattato vero amore e appena iniziata la seconda stagione le strade si sono divise.

Per Montella si è poi profilata un’esperienza estera, al Siviglia, durata poco come quella del Fiorentina-bis e che hanno portato l’allenatore a dover cambiare completamente area e accettare una nuova sfida con l’Adana Demirspor, in Turchia.

Lì dove poi è stato conosciuto per quanto fatto in quei 2 anni e che lo hanno portato ad essere il candidato numero 1 per la Federazione calcistica turca per prendere il posto di Commissario Tecnico della Nazionale.