La ventilazione IVA dei corrispettivi è una modalità di registrazione degli incassi giornalieri regolamentata dalla legge italiana, utile per i commercianti al minuto. Questo metodo permette di semplificare la gestione fiscale, evitando la distinzione delle diverse aliquote IVA durante la registrazione giornaliera. Andiamo a vedere come funziona la ventilazione IVA dei corrispettivi, chi può utilizzarla, i suoi vantaggi e come applicarla correttamente.

Cos’è la ventilazione IVA dei corrispettivi: definizione e normativa

La ventilazione IVA dei corrispettivi è disciplinata dal D.M. n. 3495 del 24 febbraio 1973 e dall’art. 24 del DPR n. 633/72. Questo metodo prevede la registrazione globale dell’ammontare giornaliero degli incassi senza distinzione per aliquota IVA, con una successiva ripartizione proporzionale agli acquisti effettuati durante l’anno.

Ventilazione IVA corrispettivi: soggetti ammessi

Possono utilizzare la ventilazione IVA dei corrispettivi i commercianti al minuto autorizzati alla vendita di:

  • Prodotti alimentari e dietetici;
  • Articoli tessili e di vestiario, comprese le calzature;
  • Prodotti per l’igiene personale e farmaceutici.

Soggetti esclusi

Sono esclusi dall’applicazione della ventilazione IVA i commercianti che:

  • Vendono anche merci appartenenti a categorie diverse, se tali vendite superano il 50% dell’ammontare complessivo degli acquisti e delle importazioni;
  • Emettono fatture per oltre il 20% del totale dei corrispettivi annui, escludendo le vendite di beni strumentali.

Ventilazione IVA corrispettivi: come funziona, la procedura

Per applicare correttamente la ventilazione IVA dei corrispettivi, è necessario seguire una serie di passaggi operativi:

  • Registrazione globale dei corrispettivi: annotare l’ammontare complessivo giornaliero dei corrispettivi, senza distinzione di aliquota IVA, nel registro prescritto dall’art. 25 del DPR 26.10.72 n. 633.
  • Calcolo delle percentuali di composizione: alla fine di ciascun mese o trimestre, determinare le percentuali di composizione per ciascun gruppo di acquisti soggetti a diverse aliquote IVA, basandosi sugli acquisti effettuati durante l’anno al lordo dell’IVA, e cumularlo con gli acquisti dei periodi precedenti.
  • Applicazione delle percentuali: applicare le percentuali di composizione al totale dei corrispettivi registrati per ripartire gli importi secondo le diverse aliquote.
  • Scorporo dell’IVA: separare l’IVA dagli importi ottenuti, applicando le percentuali corrette.
  • Dichiarazione e versamento dell’imposta: determinare l’imposta da dichiarare e versare per ciascun mese o trimestre, e indicare nella dichiarazione annuale l’ammontare complessivo dei corrispettivi registrati, ripartito per aliquote secondo il rapporto di composizione degli acquisti.
  • Ripetizione della procedura: ripetere questa procedura per ogni periodo di liquidazione (mensile o trimestrale) e in sede di dichiarazione annuale IVA.

Vantaggi e benefici

Uno dei principali vantaggi della ventilazione IVA è la semplificazione nella registrazione delle vendite. I commercianti non devono distinguere tra le diverse aliquote IVA al momento della registrazione, rendendo il processo più rapido ed efficiente.

Con l’introduzione dei documenti elettronici, come scontrini e fatture elettroniche, la ventilazione IVA può essere gestita inserendo un codice specifico (AL – Altro non IVA) nei documenti, semplificando ulteriormente il processo.

Esclusioni e limitazioni: limiti di applicazione

La ventilazione IVA non può essere applicata da commercianti il cui ammontare annuo degli acquisti di merci non rientranti nelle categorie autorizzate supera il 50% degli acquisti complessivi, o se le vendite fatturate superano il 20% dei corrispettivi totali. Inoltre, non possono usufruire della ventilazione i commercianti che vendono beni destinati ad altre finalità o beni non oggetto di rivendita.

In sintesi

La ventilazione IVA dei corrispettivi è una modalità di registrazione fiscale per i commercianti al minuto, regolamentata dal D.M. n. 3495/73 e dall’art. 24 del DPR n. 633/72. Consente di registrare globalmente gli incassi giornalieri senza distinzione per aliquota IVA. Applicabile a vendite di alimentari, articoli tessili e prodotti per l’igiene, esclude chi vende merci di altre categorie oltre il 50% degli acquisti o fattura più del 20% dei corrispettivi. I vantaggi? La semplificazione della registrazione e la gestione elettronica con codici specifici.