Il prestito chirografario rappresenta una forma di finanziamento fiduciario particolarmente adatta a chi cerca liquidità senza fornire garanzie reali. A differenza di un mutuo, questo tipo di prestito non richiede un’ipoteca e si basa principalmente sulla capacità reddituale e patrimoniale del richiedente. Ecco quali sono le caratteristiche principali, i requisiti e i rischi associati a questo strumento finanziario.
Cos’è il prestito chirografario: definizione e significato
Il termine “chirografario” deriva dalle parole greche “chiros” (mano) e “graphos” (scrivere), indicanti qualcosa di scritto a mano. In pratica, il prestito chirografario è un finanziamento la cui garanzia è costituita esclusivamente dalla firma del richiedente sul contratto. Pertanto, questo tipo di prestito non è supportato da garanzie reali come ipoteche o pegni.
Durata e condizioni del prestito chirografario
Generalmente, i prestiti chirografari hanno una durata compresa tra 24 e 60 mesi, ma in casi eccezionali possono arrivare fino a 84 mesi. Questo tipo di finanziamento è finalizzato principalmente a sostenere investimenti per lo sviluppo di attività o a finanziare scorte di magazzino. Rispetto al leasing, offre vantaggi fiscali come la deducibilità del canone e dell’IVA.
Come accedere al prestito chirografario: requisiti richiesti
Per richiedere un prestito chirografario, il richiedente deve presentare una serie di documenti fiscali e reddituali. Questi includono:
- Documento di riconoscimento e codice fiscale;
- Ultima busta paga e CUD per i lavoratori dipendenti;
- Ultimo cedolino o modello OBIS M per i pensionati;
- Ultima dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi.
Valutazione del merito creditizio
La banca valuta l’affidabilità creditizia del richiedente prima di concedere il prestito. È fondamentale non essere segnalati come cattivi pagatori nei Sistemi di Informazione Creditizia. La capacità di restituire il prestito è un fattore cruciale per ottenere l’approvazione.
Differenze tra prestito e mutuo chirografario
La principale differenza tra prestito e mutuo chirografario riguarda la durata e l’importo del finanziamento. Il prestito chirografario ha una durata inferiore, solitamente compresa tra 1 e 5 anni, mentre il mutuo può estendersi fino a 15 anni. I mutui chirografari, non garantiti da ipoteca, sono utilizzati per acquisti di minore entità, come automobili o arredamenti, a differenza dei mutui ipotecari, destinati all’acquisto di immobili.
Tasso di interesse
I tassi di interesse per i prestiti chirografari tendono ad essere più elevati rispetto ai mutui ipotecari, a causa dell’assenza di garanzie reali. Questo rende il prestito chirografario una scelta più costosa, ma anche più accessibile per chi non può offrire garanzie immobiliari.
Uso del prestito chirografario per privati e imprese
Il prestito chirografario può essere richiesto sia da privati che da imprese. Per i privati, l’importo massimo erogabile è solitamente di 30.000 euro, mentre per le imprese può arrivare fino a 120.000 euro, a seconda delle necessità e della capacità di rimborso.
Finalità del prestito
I privati utilizzano questo tipo di prestito per spese personali, come interventi medici o ristrutturazioni di immobili, mentre le imprese lo utilizzano per finanziare investimenti produttivi e gestire il capitale circolante.
Modalità di erogazione e garanzie
Solitamente, la concessione del prestito chirografario avviene con l’acquisizione di garanzie consortili (MCC) o di garanzie personali dei soci. Questo tipo di garanzia può coprire fino all’80% del finanziamento.
L’erogazione avviene dopo una valutazione approfondita del merito creditizio del richiedente. Il rimborso è rateizzato nel tempo, con criteri di merito creditizio stringenti, simili a quelli di altri finanziamenti.
Prestito chirografario: vantaggi e svantaggi
Uno dei principali vantaggi è la velocità di erogazione, dovuta alla minore complessità delle verifiche richieste rispetto ai mutui ipotecari. Inoltre, non essendo necessaria l’iscrizione di un’ipoteca, si risparmiano i costi notarili e peritali. Questo rende il prestito chirografario ideale per chi necessita di liquidità immediata senza dover ricorrere a garanzie reali.
Il principale svantaggio è il tasso di interesse più elevato rispetto ai mutui garantiti da ipoteca. Inoltre, l’importo finanziabile è generalmente inferiore, limitando le possibilità per chi necessita di somme più ingenti.
Conseguenze del mancato pagamento
In caso di mancato pagamento delle rate, la banca può adottare diverse misure, tra cui il protesto, il pignoramento dei beni e la richiesta di risarcimento danni. Il debitore rischia anche di essere iscritto nel registro dei cattivi pagatori, rendendo più difficile l’accesso a futuri finanziamenti.
Il mancato pagamento può comportare la perdita del beneficio del termine, obbligando il debitore a restituire l’intero importo dovuto in una sola soluzione, con l’aggiunta di interessi di mora. È quindi essenziale prestare attenzione alle clausole del contratto per comprendere appieno le sanzioni applicabili.
Quando conviene richiedere un prestito chirografario
Il prestito chirografario è conveniente quando si ha bisogno di liquidità immediata per spese impreviste o investimenti a breve termine, senza dover fornire garanzie reali. È particolarmente utile per chi ha difficoltà a ottenere un mutuo ipotecario o quando l’iscrizione di un’ipoteca risulta complicata o costosa.
Le imprese possono ricorrere a questo tipo di prestito per finanziare investimenti produttivi o ristrutturare debiti esistenti a condizioni più favorevoli. Per i privati, è ideale per spese mediche, ristrutturazioni o acquisti di beni durevoli.