Guerra in Ucraina, Putin e Xi Jinping reputano “futili” i negoziati senza la Russia. Zelensky a Trump: “Se sa come fermare la guerra deve dirlo”

Oggi, 3 luglio, il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Dennis Francis, si è recato in Ucraina per una visita di due giorni. Il rappresentante delle Nazioni Unite vuole constatare di persona l’impatto dell’invasione russa nel Paese e valutare cosa l’Onu possa fare a favore della popolazione colpita.

Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov non riconosce il presidente turco Erdogan come possibile mediatore: “Non può fungere da mediatore nei colloqui sulla soluzione della crisi ucraina”. Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco hanno avuto colloqui a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Hanno discusso della questione ucraina, ha detto Peskov. Il presidente turco aveva mostrato ottimismo affermando che in Ucraina “una pace giusta è possibile”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affida a X (ex Twitter) il proprio pensiero sull’attacco russo alla città di Dnipro.

Zelensky fa un bilancio della situazione, che vede cinque persone uccise e 34 ferite, tra cui un bambino.

“I terroristi russi hanno colpito di nuovo la nostra città“, spiega Zelensky che assicura che “tutti i servizi necessari sono sul posto, e soccorritori stanno aiutando tutte le vittime“.

Poi ribadisce le “due cose possono fermare questo terrore russo“, individuate in “moderni sistemi di difesa aerea e le capacità a lungo raggio delle nostre armi“.

Dnipro. Russian terrorists have struck our city again. As of now, five people have been killed, and thirty-four injured, including a child. All necessary services are on site, and rescuers are helping all the victims.

Only two things can stop this Russian terror – modern air… pic.twitter.com/nqhPYmlbxR

— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 3, 2024

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, riferisce che, durante il loro colloquio ad Astana, in Kazakistan, Xi Jinping e Vladymyr Putin si sono trovati concordi nel giudicare “futile” qualsiasi negoziato che avvenga “senza la partecipazione della Russia“.

Peskov, intervistato da una tv russa, ha chiarito che i due leader hanno dedicato comunque poco tempo a discutere della guerra in Ucraina.

“Alto tradimento“ è una delle accuse con cui sono stati condannati i fratelli Ioann, Alexey e Timofey Ashcheulov con pene che vanno dai 17 anni ai 17 anni e 6 mesi.

I tre, accusati anche di tentata partecipazione all’attività di un’organizzazione terroristica e tentato attraversamento illegale del confine, avevano provato ad arruolarsi nel gruppo ‘Legione Libertà della Russia’, formazione paramilitare che combatte per l’Ucraina.

Intervistato da Bloomberg TV, Volodymyr Zelensky si rivolge al candidato alle Presidenziali Usa Donald Trump, dicendogli che “se sa come porre fine a questa guerra, dovrebbe dircelo oggi“.

Il presidente ucraino sostiene che i suoi cittadini hanno il diritto di sapere se, dopo le elezioni del prossimo 5 novembre, l’Ucraina potrà ancora contare sul “potente sostegno degli Stati Uniti“.

Alexey Likhachev, capo dell’autorità nucleare russa Rosatom, ha reso noto che un attacco con droni da parte dell’Ucraina ha ferito 8 lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dai russi.

Likhachev accusa l’esercito di Kiev di aver deliberatamente violato i regolamenti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica sulla sicurezza nucleare.

Secondo alcune fonti diplomatiche, la Nato avrebbe raggiunto un accordo sui 40 miliardi l’anno di sostegno militare all’Ucraina.

Le stesse fonti sostengono che l’iniziativa sarà discussa e ratificata nel vertice dell’Alleanza Atlantica previsto a Washington per la prossima settimana.

L’importo di 40 miliardi è stato stabilito sulla base dell’attuale portata degli aiuti dei singoli Paesi Nato a Kiev.

Era stato proposto che il contributo di ciascun Paese fosse calcolato sulla base del Pil ma la Turchia si è opposta. Nel testo, dunque, dovrebbe essere prevista una generica “equa ripartizione degli oneri“.

Durante il loro colloquio ad Astana, in Kazakistan, Xi Jinping ha chiesto esplicitamente al presidente russo Vladimir Putin di “continuare a sostenere l’aspirazione originaria di amicizia duratura“, l’unica sicurezza in un periodo storico instabile come quello attuale.

Come riporta l’agenzia di stampa Tass, il presidente cinese, durante l’incontro, si è rivolto a Putin definendolo più volte “caro amico“, sottolineando la necessità di un impegno reciproco per “salvaguardare diritti e interessi legittimi“ di Cina e Russia.

È durato un’ora il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, che si è svolto ad Astana, capitale del Kazakistan.

Come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, nel corso dell’incontro, Erdogan ha detto al leader di Mosca che la Turchia può svolgere un ruolo centrale per “gettare le basi per un accordo che ponga fine alla guerra tra Russia e Ucraina“, arrivando a un cessate il fuoco e a una pace “giusta“.

La televisione di Stato russa ha mostrato i filmati dell’incontro ad Astana, capitale del Kazakistan, tra il premier russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping.

Si tratta di un incontro considerato fondamentale per gli equilibri economici internazionali. Entrambe le parti, infatti, hanno come obiettivo il contrasto a quella che definiscono “l’egemonia” degli Usa negli affari internazionali.

Il presidente russo ha esordito sottolineando come le relazioni tra Russia e Cina stiano attualmente vivendo “il periodo migliore nella loro storia“.

La Russia ha annunciato la decisione, ratificata da entrambe le camere del Parlamento, di sospendere la propria partecipazione all’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).

Il motivo è legato alle accuse all’organizzazione di aver assunto “approcci parziali e discriminatori, due pesi e due misure e una totale russofobia“, nonostante “i ripetuti appelli” dei parlamentari del Cremlino per “un dialogo interparlamentare paritario“.

Un sondaggio effettuato all’European Council on Foreign Relations (Ecfr) rivela che la maggioranza dei cittadini ucraini (58%) ritiene di poter vincere la guerra contro la Russia.

Le divisioni maggiori si registrano, però, in merito a possibili negoziati futuri.

Di fronte alla possibilità di riconquistare i territori occupati dalla Russia accettando, però, la smilitarizzazione e una neutralità che escluderebbe l’adesione alla Nato, il parere è fortemente contrario (favorevoli solo il 26% degli ucraini).

Al contrario, il 45% della popolazione accetterebbe la perdita di quei territori se questo significasse rimanere “sovrana, con un proprio esercito e la libertà di scegliere le proprie alleanze“.

Gli alleati della Nato hanno raggiunto un accordo sul finanziamento dell’assistenza militare all’Ucraina per il prossimo anno, pari a 40 miliardi di euro.

Il numero delle persone uccise nell’attacco russo alla città di Dnipro è aumentato: si contano cinque morti. Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato su Facebook:

“I terroristi russi attaccano di nuovo la nostra città. Finora, cinque persone sono state uccise. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro amici. Trentaquattro persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino.”

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il presidente Volodymyr Zelensky ha respinto la sua proposta di “tregua” tra Ucraina e Russia, che avrebbe comportato il congelamento dell’attuale linea del fronte.

“Al momento, si sa che 3 persone sono state uccise e altre 18 hanno cercato assistenza medica in ospedale”.

Ha dichiarato  il sindaco di Dnipro Borys Filatov su Telegram. E’ successo ai civili, la mattina del 3 luglio 2024.

I procuratori regionali hanno dichiarato che una persona è stata uccisa in un attacco nel villaggio di Borova a Kharkiv.

Il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, ha firmato un disegno di legge sull’amnistia. Tra i beneficiari della legge ci sarebbero anche circa 7.000 prigionieri politici. Lukashenko ha firmato il provvedimento in occasione dell’80º anniversario della liberazione della Bielorussia dai nazisti.

Il presidente finlandese, Alexander Stubb, ha affermato in un’intervista a Bloomberg che la dipendenza della Russia dalla Cina è cresciuta e che Pechino potrebbe porre fine al conflitto con una chiamata:

“La Russia in questo momento è molto dipendente dalla Cina. Una telefonata del presidente Xi Jinping risolverebbe questa crisi.”

Il porto di Novorossiysk sul Mar Nero è stato preso di mira da droni militari ucraini. Le autorità russe hanno bloccato l’accesso alla zona fino alle 9 ora locale.

Oggi – 3 luglio 2024 – il presidente russo Vladimir Putin è in Kazakistan dove avrà diversi incontri bilateri.

Tra i leader mondiali che incontrerà ci sono anche il il presidente cinese Xi Jinping e con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.

Nelle scorse ore Putin è arrivato nella capitale kazaka, Astana, per prendere parte al summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco).

Prevista anche la partecipazione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Si è conclusa con le parti ferme sulle loro posizioni la visita a sorpresa a Kiev, ieri 2 luglio 2024,  del premier ungherese Victor Orban, presidente di turno dell’Unione Europea.

Orban ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky a cui ha avanzato la proposta di un cessate il fuoco immediato per favorire i negoziati di pace. Una richiesta a cui Zelensky ha risposto con freddezza, chiedendo una “pace giusta” per il suo paese.