È arrivato, dopo cinque mesi, il decreto attuativo del superbonus assunzioni 130%, in favore dei datori di lavoro che assumono soggetti svantaggiati.
La misura prevede l’applicazione di una deduzione fiscale fino al 130% e, dopo l’annuncio, prende finalmente forma grazie alla pubblicazione del decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Vediamo come funziona la maxi deduzione fino al 130%, a chi spetta e chi sono i soggetti svantaggiati.
Cos’è il superbonus assunzioni 130%
Il superbonus assunzioni è una misura che prevede il 120% dei costi del lavoratore per l’impresa, nel caso di assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Spetta un 10% in più e, quindi, fino a 130% se le assunzioni riguardano soggetti che appartengono alla categoria dei lavoratori svantaggiati.
Chi sono i soggetti svantaggiati
Per sapere chi avrà diritto alla maxi deduzione, si deve capire chi è il lavoratore svantaggiato. Si deve far riferimento all’articolo 31, comma 2, del Decreto legislativo n. 81/2015 e al Decreto ministeriale del 17 ottobre 2017.
In base ai suddetti, per essere svantaggiati, è necessario, alternativamente:
- Non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- Avere un’età compresa tra i 15 anni e i 24 anni;
- Non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale o aver completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni;
- Non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
- Aver superato i 50 anni di età;
- Essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico;
- Essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
- Appartenere a una minoranza etnica di uno Stato membro UE.
Chi sono i soggetti molto svantaggiati
Bisogna fare un discorso e un riferimento diverso per sapere chi sono i lavoratori molto svantaggiati.
In questo caso, vi rientrano i lavoratori che sono privi di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.
Oltre ai suddetti, ritroviamo anche i lavoratori che, da almeno dodici mesi, sono privi di un impiego regolarmente retribuito e appartengono alle categorie individuate dal Decreto ministeriale.
Il superbonus assunzioni 130% spetta anche alle aziende che assumeranno:
- Donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di diciotto anni;
- Donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai fondi strutturali Ue e nelle aree svantaggiate;
- Giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile per under 30, neet o ragazzi inseriti nel programma occupazione giovane.
Infine, rientrano nella categoria anche i lavoratori meritevoli di maggior tutela e gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza che non sono riusciti a perfezionare il requisito per l’accesso all’Assegno di inclusione.
Come funziona il superbonus assunzioni 130%
La maggiorazione del 30%, per arrivare ad una maxi deduzione del 130%, spetta, come abbiamo detto, se si assumono lavoratori svantaggiati e/o molto svantaggiati.
Il bonus spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. È fondamentale, in ogni caso, che avvenga un incremento occupazionale.
La misura è un ulteriore passo nella direzione di agevolazioni che possono realmente stimolare la crescita dell’occupazione stabile, favorendo, altresì, l’occupazione delle categorie svantaggiate.
Si stima che la misura possa avere un impatto su circa 380.000 imprese: si tratta di un dato molto alto che, almeno per il momento, fa ben sperare.