Potrebbe essere stato trascinato via dalla corrente oppure potrebbe essere caduto e aver battuto la testa. Sono molte, troppe, le ipotesi che si affollano attorno al cadavere di Alex Marangon, il barman scomparso da Vidor, nel Trevigiano, la notte fra il 29 e il 30 giugno 2024 e ritrovato, oggi 2 luglio 2024, su un isolotto del fiume Piave.
Treviso, ritrovato il cadavere di Alex Marangon: scomparso dopo una festa sabato notte da Vidor
È giallo sulla morte di Alex Marangon e sulle fatidiche ore della sua scomparsa, intercorse fra la notte di sabato 29 e domenica 30 giugno 2024. Gli inquirenti sono ancora al lavoro per riportare luce su cosa sia potuto accadere al barman 26enne originario di Marcon, in provincia di Venezia.
Secondo gli ultimi avvistamenti, infatti, del ragazzo si sarebbero perse le tracce durante una festa privata, organizzata all’abbazia di Santa Bona di Vidor. A dare l’allarme i suoi amici, preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con lui.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che, anche al buio, hanno continuato a cercarlo in lungo e in largo, perlustrando anche le sponde del fiume Piave. A far temere il peggio, la sua auto, con all’interno il telefono, i documenti e altri suoi effetti personali, abbandonata a ridosso della chiesa. Questo ha fatto credere che il 26enne potesse essere precipitato nel fiume dalla terrazza panoramica.
Oggi, 2 luglio 2024, il tragico ritrovamento: i sommozzatori hanno recuperato il cadavere di Alex da un isolotto del fiume.
Le indagini
Secondo quanto appurato dagli inquirenti nelle ultime ore, sul corpo del giovane non ci sarebbero segni di lotta o ferite che possano far pensare che Alex sia rimasto vittima di un delitto. Tuttavia, per averne conferma, bisognerà attendere i risultati dell’esame autoptico.
Il cadavere era arenato su un cumulo di terra nella zona di Ciano del Montello, a 4-5 chilometri da Vidor. Ad avvistarlo nel primo pomeriggio l’elicottero dei vigili del fuoco, sollevatosi in volo per perlustrare meglio l’area, caratterizzata da tratti difficili e pericolosi.