E’ una Giorgia Meloni ‘arrabbiata e rattristata’ quella che oggi – 2 luglio 2024 – ha preso carta e penna e ha scritto ai dirigenti del suo partito, Fratelli d’Italia, in merito alla vicenda relativa all’inchiesta di Fanpage.it sull’antisemitismo in Gioventù Nazionale, il movimento giovanile del partito.
A rattristarla la rappresentazione del partito che emersa dai contenuti mostrati nel corso dell’inchiesta giornalistica. Nella sua lettera, la Presidente del Consiglio ha ribadito che non c’è spazio in Fratelli d’Italia
“per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”.
Un’irritazione che traspare anche dalla scelta delle parole dal quel sottolineare “l’ho detto e ripetuto decine di volte”.
Lettera di Meloni: “In FdI non c’è posto per razzisti e antisemiti, chi non l’ha capito se ne vada”
La contrarietà della premier emerge anche dalla nettezza con cui conclude la lunga missiva – dopo aver fatto appello alla storia del partito, ai valori che hanno portato alla sua nascita, tra cui la condanna “senza esitazione tutte le dittature del ‘900” – affermando che Fratelli d’Italia non ha tempo da perdere con chi non ha capito tutto ciò.
“Il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi non è in grado di capire cosa sia Fratelli d’Italia e quali siano le grandi sfide storiche della nostra epoca.”
Scrive Meloni che, poi, continua:
“Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia.”
La linea Meloni: “Piedi a terra, testa alta, e sguardo rivolto sempre, e solo, avanti”
La leader del primo partito d’Italia poi indica ai suoi dirigenti la strada da seguire:
“Piedi a terra, testa alta, e sguardo rivolto sempre, e solo, avanti”.
Un compito non facile, conclude Meloni, ma
“se sapremo essere all’altezza della sfida, vi prometto che la storia si ricorderà di noi, che l’Italia si ricorderà di noi, che ogni persona perbene ci dirà grazie per il coraggio e la forza che avremo saputo dimostrare.”
Intanto oggi la Commissione presieduta dalla senatrice Liliana Segre ha acquisito i filmati dell’inchiesta di Fanpage.
Donzelli: “L’antisemitismo è pericoloso sempre, quando viene da destra e quando viene da sinistra”
In mattinata il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, era intervenuto sulla vicenda ai microfoni dell’inviato di Tag24.it Michele Lilla. Secondo il deputato di FdI l’antisemitismo deve essere sempre condannato, anche quando viene da sinistra e dalle piazze, dicendosi d’accordo con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ieri aveva dichiarato di essere preoccupato dalle manifestazioni antisemite provenienti dalle piazze italiane durante le manifestazioni pro-palestina.
“L’antisemitismo è pericoloso sempre, quando viene da destra e quando viene da sinistra. Bisogna evitare che infetti qualsiasi settore della politica. La distinzione che vedo fare a sinistra che è pericoloso solo quando viene dalla destra non la condivido. Mi auguro che nessuno in Italia voglia dire che c’è un antisemitismo da condannare e uno da difendere e che tutti possano condividere le parole del ministro Piantedosi”.
Ha dichiarato Donzelli.