La cessione di Osimhen per ora non si sblocca e di conseguenza anche il mercato in entrata è fermo. Conte aspetta fiducioso e la prossima settimana incontrerà la squadra per iniziare a lavorare per la prossima stagione. De Laurentiis ha ambizioni importanti e Manna proverà a chiudere un paio di colpi a breve. Per commentare il mercato del Napoli, il futuro di Osimhen e il nome di Spinazzola, Salvatore Aronica, ex calciatore azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Mercato Napoli, da Osimhen a Spinazzola: Aronica a Tag24
Manca sempre meno al raduno del nuovo Napoli di Antonio Conte e il club è al lavoro sul mercato, sia in entrata che in uscita. Le operazioni da completare sono molteplici e anche i casi da risolvere. Il mister vuole costruire il progetto intorno a Kvaratskhelia, che però prende tempo e ci pensa e dall’altro lato va risolta la grana Di Lorenzo, ma non solo. De Laurentiis conta sulla cessione di Osimhen per poi avere un tesoretto da spendere, ma il costo è alto e al momento non ci sono offerte concrete. Per commentare il mercato del Napoli, il futuro di Osimhen e il nome di Spinazzola, Salvatore Aronica, ex calciatore azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sembra essersi complicata la possibile cessione di Osimhen. Come ti aspetti che andrà a finire? C’è la possibilità che lui possa rimanere?
“Io credo di no, anche perché il giocatore è stato molto chiaro già a dicembre, quando era in Coppa d’Africa. La sua esperienza a Napoli è finita e lui ha necessità di andare via. Ora però subentra il gioco delle parti e chi è interessato potrebbe aspettare un attimo, con la speranza che il club possa decidere di eliminare la clausola rescissoria e abbassare le sue pretese. Ci vorrà del tempo per trovare la quadra, ma credo che questa sia la soluzione più plausibile. Resta il fatto che tra Osimhen e il Napoli sia finita e non mi aspetto sorprese in questo senso”.
In caso di sua partenza si fa sempre più insistente il nome di Lukaku, di cui ha già parlato anche Conte. È un profilo che ti piace?
“Mi piace perché ha già lavorato con Conte e conosce i suoi metodi e le richieste del tecnico. Sarebbe sicuramente agevolato il lavoro da parte dell’allenatore. Poi c’è anche il fatto che il Napoli, in questa stagione, non disputerà le competizioni europee e quindi questo rende più difficile l’acquisto di top player, vista la situazione”.
Pare che Conte voglia costruire il suo progetto intorno a Kvaratskhelia, ma il georgiano per ora prende tempo. Cosa ti aspetti?
“Le dichiarazioni del suo entourage e della famiglia hanno incrinato il rapporto. Ci sarà da vedere la funzionalità di Kvara nel progetto di Conte, anche perché se lui dovesse decidere di giocare a due punte, potrebbe andare in difficoltà. Finendo gli Europei però, a bocce ferme, ci sarà un nuovo incontro per cercare di capire anche qual è la richiesta economica da parte del calciatore. Resta il fatto però che non sono sicurissimo che lui possa decidere di restare a Napoli”.
E invece Di Lorenzo che fine fa?
“Per Di Lorenzo vale un discorso simile. Lui ha subìto le critiche stagionali che hanno investito tutta la squadra ed è rimasto molto ferito da alcune dichiarazioni fatte da parte della società. Il presidente ha sottolineato più volte che nessuno fosse incedibile e lui ne è rimasto offeso. Il suo entourage ha già parlato, ma Giovanni è un giocatore talmente intelligente e importante per il progetto Napoli, che insieme a Conte e alla società proverà a ristabilire lo strappo. Mi aspetto che lui possa far parte di questa squadra e decidere di continuare insieme, da capitano, per condurre gli azzurri a una stagione migliore”.
Si parla in modo sempre più insistente di Spinazzola, ti piace?
“Spinazzola è uno degli italiani più forti in assoluto su quella fascia e si è liberato a parametro zero. La sua carriera è stata condizionata da una serie di infortuni, più o meno gravi, ma ritengo che se il Napoli dovesse prenderlo, farebbe un affare importante. Sarebbe un giocatore interessante, capace di completare quella casella che è l’esterno di sinistra, che agli azzurri manca, con la partenza di Mario Rui”.
Con Antonio Conte, De Laurentiis annuncia ai top club che il Napoli vuol tornare da subito in lotta per lo scudetto?
“Conte è una garanzia e la decisione di prenderlo lancia un messaggio forte sia ai tifosi, che alla stampa e soprattutto alle concorrenti. È un allenatore che ha le idee chiare, che vuole costruire un progetto, che non lascia nulla al caso. Vorrà una squadra a sua immagine e somiglianza, e molto ambiziosa. Lui è la garanzia di potersi sedere di nuovo al tavolo delle pretendenti, poi è chiaro che le cose vanno guadagnate sul campo con i risultati. Il Napoli ha messo un tassello importante per ripartire, con obiettivo scudetto”.
L’Inter resta la squadra costruita meglio, mentre Milan e Juventus, come il Napoli, hanno cambiato allenatore e stanno lavorando sul mercato. Qual è la pretendente che ti preoccupa di più?
“L’Inter, in virtù anche dei risultati che ha ottenuto quest’anno, ha davvero poco da fare e riparte dalle sue certezze, da un allenatore capace e da una squadra solida, organizzata e competitiva. Penso che il Napoli darà filo da torcere ai nerazzurri, ma in questa lotta inserisco anche la Juventus, che farà degli acquisti mirati. I bianconeri hanno deciso di puntare su un allenatore nuovo, che ha idee chiare e personalità. Giuntoli è un uomo di mercato molto importante e questo annovera la Juve tra le pretendenti alla vittoria finale”.