La giuria del Tour de France 2024 ha recentemente emesso un avviso alle squadre e ai ciclisti riguardante l’uso delle leve dei freni. Dopo le prime tre tappe, i commissari di gara hanno sentito la necessità di rilasciare un richiamo ufficiale, simile a quello precedente relativo al lancio delle borracce fuori dalle zone di raccolta designate. Sebbene non siano state imposte sanzioni immediate, è chiaro che l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) intende far rispettare il nuovo regolamento introdotto a fine 2023, che specifica l’inclinazione consentita per le leve dei freni al fine di prevenire modifiche che migliorino l’aerodinamica senza violare le norme.
Tour de France, avviso della giuria sulle leve dei freni
Nel comunicato diffuso al termine della terza tappa, si sottolinea che “il piano mediano delle leve dei freni deve essere allineato con il piano mediano del manubrio tradizionale (parte bassa)”, permettendo però “una inclinazione massima di 10 gradi tra i due piani”. Questo limite è stabilito per “garantire che il sistema di frenaggio sia azionato in sicurezza e secondo le modalità previste, con le mani posizionate correttamente sui supporti delle leve”.
Attualmente, l’UCI non ha inflitto sanzioni a nessun corridore né ha emesso avvertimenti specifici a una squadra in particolare. Tuttavia, il richiamo indica chiaramente che alcune squadre stanno cercando di sfruttare le ambiguità del regolamento per ottenere vantaggi aerodinamici.
Questa problematica delle leve dei freni non è nuova. Già nel 2023, l’UCI aveva annunciato che dal 2025 sarebbero state imposte sanzioni a tutti i corridori che gareggeranno con le leve dei freni del manubrio piegate eccessivamente verso l’interno. In una nota, l’UCI aveva spiegato che “tale posizionamento sarà limitato nel 2024. Nel 2025 entreranno in vigore nuove normative che richiederanno il rispetto delle linee guida di installazione stabilite dai produttori di leve freno”.
Il regolamento
L’UCI controlla le leve del manubrio delle bici utilizzando uno strumento specifico per misurare quella che viene definita “inclinazione della leva del freno”. Verrà imposto un limite all’angolo di inclinazione di circa quattro o cinque gradi. A detta dell’UCI, questa regolamentazione è necessaria in quanto “il posizionamento delle leve con un’inclinazione estrema limita la capacità di frenata dei corridori e costituisce una modifica del prodotto oltre la sua destinazione d’uso”.
Uno dei corridori che maggiormente ha utilizzato le leve del manubrio piegate verso l’interno è stato Remco Evenepoel. Già nel 2019, il campione del mondo a cronometro aveva adottato questa posizione durante le gare in linea, al fine di garantire maggiore aerodinamicità. Questa soluzione era particolarmente vantaggiosa dopo che l’UCI aveva vietato le posizioni stile cronoman durante le gare in linea.
Le opinioni dei corridori
Tuttavia, non tutti i corridori sono favorevoli a questa modifica. Sam Bennett, per esempio, ha dichiarato che questa posizione delle leve manubrio ha già causato numerosi incidenti. Anche se si preme a fondo la leva del freno, non si riesce a bloccare bene la bici secondo il corridore, questa posizione delle leve aiuta molto perchè si guadagna molto sotto il punto di vista dell’aerodinamica.
La regolamentazione delle leve dei freni è quindi un tema caldo nel ciclismo professionistico. Da una parte, c’è la spinta per migliorare l’aerodinamica e le prestazioni, dall’altra c’è la necessità di garantire la sicurezza dei corridori. Le nuove normative dell’UCI mirano a trovare un equilibrio tra questi due aspetti, assicurando che le leve dei freni siano utilizzate come previsto dai produttori e non modificate in modo eccessivo. Con l’avvicinarsi del 2025, sarà interessante vedere come le squadre e i ciclisti si adatteranno a queste nuove regole e se verranno sviluppate nuove tecniche per mantenere alte le prestazioni senza compromettere la sicurezza.